►GENOVA – «Non possiamo essere soddisfatti del decreto sostegni perché non vediamo misure concrete di contributo a sostegno dell’attività istituzionale delle società sportive. È quello che ci aspettavamo per i collaboratori sportivi, pensiamo a tutti gli istruttori, gli allenatori, ma da una prima lettura non vediamo ristori diretti nei confronti delle associazioni sportive».
C’è un po’ di delusione da parte di Tiziano Pesce, genovese, da pochi giorni alla guida di Uisp, che riunisce 65 mila tesserati, 3 mila tecnici, con oltre 900 associazioni e società sportive solo in Liguria, nella prima lettura del decreto Sostegno. La richiesta forte, infatti, resta quella di aiutare le associazioni “di base” che fanno un’attività che unisce lo sport al sociale per evitare che, al termine dell’emergenza, ci si possa trovare con un tessuto associativo, sopratutto nelle aree periferiche e nei paesi, quasi azzerato.
«Noi pensiamo che si debba aprire una nuova stagione, lo sport di base deve essere visto non più come un’attività ricreativa, per riempire il tempo libero, ma come un vero progetto di vita, uno strumento di crescita della persona. Capisco che in un momento come questo, in cui è difficile fare la spesa, una retta di iscrizione a un corso può essere pesante ma si possono trovare modalità per intervenire».