Settore di Attività Nazionale

Acquaviva

CORSO AGGIORNAMENTO ISTRUTTORI ACQUAVIVA

A CURA DEL COORDINAMENTO NAZIONALE ACQUAVIVA CORSO DI AGGIORNAMENTO PER ISTRUTTORI 1 Novembre 2014. Il corso si svolgerà presso l'Ecoturismo Tevere Farfa Via della Vecchia Fornace 2 00060 Nazzano (RM) Come arrivare in auto da Roma. Si prende l’autostrada A1 per Firenze e, prima del casello di Roma nord, si esce a Fiano Romano (circa 15 km dal raccordo anulare di Roma). Superato il casello, si va a destra verso Dopo circa un chilometro si gira ancora a destra al bivio per Nazzano-Torrita Tiberina e si prosegue per circa 13 km. Arrivati a Nazzano, seguite le indicazioni per l’ecoturismo e la Riserva Naturale Tevere Farfa. Come arrivare in treno da Roma. Si prende il treno FR1 (linea Fiumicino aeroporto – Orte) direzione Orte da una delle seguenti stazioni di Roma: Trastevere, Ostiense, Tuscolana, Tiburtina, Nomentana e si scende alla stazione di Poggio Mirteto.

PROGRAMMA

01 novembre 2014

Ore 09:00 inizio lavori

I contratti di fiume

Giuseppe Dodaro Referente Lazio CIRF (Centro Italiano Riqualificazione Fluviale)

Gianni Russo Coordinatore Acquaviva

Ore 11:00 la sostenibilità ambientale delle attività sportive

Prof. Sergio Barbadoro Componente Direzione Coordinamento Acquaviva

Ore 13:00 pausa pranzo

Ore 15:00 le Aree Comuni della Formazione

Prof. Stefano Dati Coordinatore Formazione Acquaviva

Ore 16:00 La Comunicazione

a) i linguaggi comuni

b) lo stress da leader ship

c) problem solving

d) sviluppo equilibrio e controllo emotivo

Dott.ssa Melissa Mughetto - Esperta in Comunicazione Pubblica, d’Impresa e Pubblicità

Ore 20:00 Cena

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE

 

DOMANDE E RISPOSTE

Risposte alla domande più frequenti

Regole per accedere ai corsi per i tecnici

Perché pagaiare in Acquaviva-UISP è diverso?

Perché l'Acquaviva-UISP pone al centro delle proprie attività il tema dell'identità e dell’appartenenza alla UISP: tema che si declina nei cento modi e cento tempi diversi che caratterizzano i club, le associazioni e i singoli soci sul territorio ma che, sempre e ovunque, si concretizza nell’inclusione (disabilità, immigrazione, disagio sociale, ecc.), nella partecipazione attiva e nell’attenzione all’ambiente.
Perché non è riconducibile al primato dell’etica del risultato, propria dello sport di prestazione assoluta, ma è, invece, riconducibile alla tutela della salute, all'attenzione alla qualità della vita di ciascuno, al primato dell'educazione e della socialità.
Perché non è il fine ma il mezzo per la ricerca della felicità propria e di tutti a cominciare dai più deboli:

  • disabili fisici e sociali
  • immigrati
  • poveri.

Perché è partecipazione alla tutela dei “luoghi in azione” siano essi le sorgenti dei torrenti d’alto corso o i parchi acquatici cittadini o, ancora, i canali e i tratti fluviali urbani da troppo lasciati all’incuria e al degrado.