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Uisp su riforma terzo settore: valorizzare volontariato sportivo

Manco, anticipa alcune linee del documento Uisp per il governo. Oggi iniziativa Forum terzo settore: diretta streaming su GRS

L’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti accoglie positivamente la volontà del Governo di rinnovare la legislazione del Terzo Settore e di raccogliere le proposte che arrivano dai diretti protagonisti. Per questo ha partecipato con un proprio documento alla costruzione di proposte sollecitata dal Forum del Terzo settore che oggi, 12 giugno, a Roma presenterà un documento di sintesi di tutte le associazioni che ne fanno parte, tra le quali anche l’Uisp.

“Abbiamo partecipato attivamente e con un nostro documento a questa consultazione perché lo sport di cittadinanza è un pezzo importante dell’associazionismo, del volontariato e del terzo settore italiano – diceVincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – siamo convinti che serva una nuova cornice legislativa, più moderna e certa. Anche la promozione sportiva italiana va basata su basi diverse, di maggiore trasparenza e rendicontabilità dell'effettiva attività svolta: lo diciamo al governo e lo diciamo al Coni”.

“Rispetto alle Linee guida del governo – prosegue Manco – ci siamo concentrati su alcuni aspetti considerati essenziali. Al primo posto c’è la necessità di armonizzare la normativa, auspicando il superamento della parcellizzazione degli enti non profit in albi e registri. L’Uisp chiede di implementare le clausole legate alla democraticità, trasparenza gestionale e assenza di scopo di lucro diretto e indiretto. A questo scopo chiediamo di dare piena dignità al volontariato sportivo, al pari del volontariato realizzato nell’ambito delle associazioni iscritte nel registro delle organizzazioni di volontariato di cui parla la legge 266/1991”.

"Poi chiediamo di favorire la semplificazione degli adempimenti che le associazioni sono chiamate ad espletare, uniformando le norme. Come terza cosa chiediamo di garantire limitazioni alla responsabilità dei dirigenti delle associazioni che si trovano oggi ad affrontare una sempre maggiore complessità gestionale, semplificando l’accesso alla personalità giuridica. Quarto aspetto: assicurare assoluta trasparenza gestionale, implementando anche strumenti di controllo sostanziale delle attività a tutela della fede pubblica. Infine chiediamo che lo sport di cittadinanza sia pienamente riconosciuto nell’ambito del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Lo sviluppo della pratica sportiva rappresenta un aspetto esemplare di tale dinamica. La pratica motoria e sportiva rappresenta un nuovo bisogno sociale perché ha un ruolo formativo, di prevenzione sanitaria, di inclusione e coesione sociale, di educazione alla democrazia”.

L’Uisp parteciperà alla consultazione aperta dal governo e invierà il suo documento entro venerdì 13 giugno, come sollecitato dal governo stesso.


#LAVOLTABUONA. LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE: PARTECIPARE PER CAMBIARE

Il contributo del Forum Nazionale del Terzo Settore
Giovedì 12 giugno 2014 | Roma Eventi, Piazza della Pilotta 4, Roma
 
Diretta streaming del Giornale Radio Sociale dalle 12.00 alle 13.30
su www.giornaleradiosociale.it
 
Roma 11 giugno - Anche il Forum Nazionale del Terzo Settore ha accolto l’iniziativa del Governo di riformare la legislazione del Terzo Settore e ha redatto un Documento quale suo contributo alle “Linee guida per una Riforma del Terzo Settore” proposte dal Governo.
 
“Il Documento che presentiamo al Governo -  dichiara il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Pietro Barbieri - è stato frutto di un dibattito molto ricco e articolato tra le reti nazionali associate e le oltre 97 mila sedi territoriali, al fine di approfondire la riflessione sia da un punto di vista del metodo - cogliendo lo spirito di partecipazione e confronto proposto nelle ‘Linee guida’ - che del merito, e vuole essere un primo apporto al percorso di individuazione di criteri di massima.”
 
“Abbiamo apprezzato in maniera significativa l’iniziativa lanciata dal Governo nella quale abbiamo colto, anzitutto, il riconoscimento del ruolo strategico del terzo settore, come soggetto del cambiamento per lo sviluppo politico, economico e sociale del Paese. Un soggetto che deve essere reso protagonista nell’attuazione dei principi costituzionali della solidarietà e sussidiarietà, promosso e sostenuto, liberando le sue energie.” Prosegue il Portavoce.
“Il tentativo di stabilire i confini del ‘terzo settore’, intervenire sul Libro I del Codice Civile, aggiornare la Legge quadro sul volontariato, istituire un’Authority del terzo settore, parlare di riforma dell’impresa sociale, di servizio civile universale, di sussidiarietà e di rapporti tra profit, non profit e Stato rappresenta  senza dubbio un passo in avanti decisivo per il nostro mondo che prova da decenni ad affrontare molte di queste tematiche, cercando di dargli una forma giuridica definita.” Afferma ancora il Portavoce.
 
“Renzi ci ha lanciato una sfida, e l’incontro di domani rappresenta l’occasione pubblica per presentare le nostre proposte e segnalare alcuni nodi critici di rilevante importanza. Siamo intenzionati a dare il nostro pieno contributo al percorso volto alla nascita del disegno di Legge Delega sul Terzo Settore, augurandoci che questa sia davvero #lavoltabuona. Allo stesso tempo proseguiremo il nostro percorso di rilancio culturale della riflessione sulla natura, l’identità e il ruolo del terzo settore per aumentare la consapevolezza del e sul nostro mondo in una prospettiva di lungo termine ” Conclude Pietro Barbieri.
 
L’incontro del 12 giugno, realizzato in collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare del Terzo Settore, vedrà la partecipazione e gli interventi del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti,  del Sottosegretario Luigi Bobba, degli On. Paolo Beni e Edoardo Patriarca, On. Davide Faraone, On. Filippo Fossati, On. Federico Gelli, Sen. Stefano Lepri, On. Bruno Molea, Sen. Alessia Petraglia,  On. Renata Polverini, Sen. Giorgio Santini, On. Marina Sereni, Stefano Tabò del CSVnet, degli esperti Gregorio Arena, Emanuele Rossi, Leonardo Becchetti. e del Direttore di Vita Riccardo Bonacina

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