Settore di Attività Nazionale

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Liceo sportivo da primato

In Friuli il diploma di maturità si prende con gli sci ai piedi. A Tarvisio studenti da tutta Italia ed Europa per il Bachmann, ma è urgente completare il convitto

"Non costringere i ragazzi a dover scegliere tra un titolo di studio e la pratica sportiva ad alto livello", è con questo proposito che nel 200 è nato il liceo per gli Sport Invernali a Tarvisio, intitolato a Ingeborg Bachmann, la poetessa austriaca. Tiziana Candoni è la responsabile del settore sportivo della scuola che è più conosciuta all'estero che in Italia: "Abbiamo ragazzi polacchi, russi, austriaci, perfino un messicano e un giapponese. Arrivano anche dalle altre regioni, Sicilia compresa".

Tarvisio è un paese di montagna, meno di 5 mila abitanti al confine con Austria e Slovenia. Un convitto ospita la maggior parte degli studenti e l'attività scolastica è plasmata sulle esigenze degli atleti: allenamento al mattino, lezioni al pomeriggio. Quando ci sono le trasferte per le gare si accende il computer e si entra in classe via internet. "Richiede un grande impegno. Tra allenamenti, gare e studio nn rimane tempo per altro", afferma la Candoni con un tono di voce che per un attimo lascia trasparire l'istinto materno, solitamente celato dal ruolo tecnico.
Strutture simili esistono in Austria dove lo sci è lo sport nazionale. "Lì quest scuole sono tenute in alta considerazione. Ce ne sono di simili anche in Svizzera e in Francia, finanziate dale federazioni". Da noi, invece non ci sono contributi federali, ma solo i finanziamenti della Regione Friuli, della provincia di Udine e del Comune per sostenere il convitto e ridurre all'osso le spese a carico degli studenti. "Costa poco: 2.700 euro all'anno tutto compreso, anche il personale che assiste i ragazzi in ogni fase della giornata. Ai quali ne vanno aggiunto altri 1.100 per tutta l'attività sportiva che facciamo. Però, se c'è un ragazzo particolarmente dotato che vuole andare oltre l'attività programma nella nostra zona le spese aumentano. Le trasferte in altre regioni e oltre confine vanno pagate. Così, paradossalmente, più uno è bravo più spende". Solo quando un atleta entra in Nazionale le spese per l'attività agonistica passano a carico della federazione. 
Un centinaio gli aspiranti campioni che frequentano il liceo Bachmann, che quest'anno è diventato liceo scientifico sportivo provinciale, come prevede la legge. Così, è stato aperto anche agli studenti che praticano altre discipline e ai ragazzi che vogliono praticare sport senza, però, avviarsi all'agonismo.
"Rispetto al liceo tradizionale non c'è il latino e la seconda lingua, ma 6 ore di educazione fisica alla settimana e tutta una serie di attività pomeridiane. Cerchiamo di dare la possibilità di fare un liceo scientifico con tutto lo sport che il territorio permette di praticare", chiosa la Candoni. La scuola, insomma, si adegua alle normative ma non cambia lo spirito e il progetto iniziale che la vede fortemente legata agli sport invernali.

Fra i ragazzi diplomati al "Bachmann" alcuni sono approdati in Nazionale, come Mattia Casse, campione del mondo juniores di discesa libera nel 2010 e la fondista Virginia De Martin. Altri indossano già la tuta azzurra nella squadra di salto. Ma la lista è pronta ad allungarsi nei prossimi anni, la schiera dei diplomati è sempre più fitta e sta raggiungendo l'età giusta per fare il grande passo. 

Da Avvenire - Venerdì 9 gennaio 2015

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