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In Sicilia e Calabria lo sport sociale contro le mafie

Lo sport sociale scende in campo per la legalità. L'Uisp-Unione italiana sport pertutti si mobilità nel territorio del sud Italia per promuovere l'educazione alla legalità, attraverso la partecipazione e la condivisione, mettendo al centro la cittadinanza attiva.

Giovedì 2 giugno nel Parco nazionale della Sila è stata inaugurata "CasaUisp", una struttura confiscata alla criminalità organizzata e data in uso all'Uisp. L'appuntamento all'interno del Parco, presso il villaggio Cutura residence, nel comune di Taverna (Cz). L'amministrazione comunale ha assegnato la struttura all'Uisp Catanzaro per permettere ai cittadini di sviluppare attività sportive, sociali, culturali e ambientali, come da anni il comitato Uisp fa su tutto il territorio calabrese e in particolare sui monti della Sila.

Sabato 4 giugno l'attenzione si è spostata ad Avola, provincia di Siracusa, nell'aula magna dell'Istituto "Majorana" per la 2° edizione della manifestazione "Il gusto della legalità", che ha affiancato sport e Costituzione, nel convegno che ha coinvolto più di 1400 studenti, insieme per combattere l'illegalità. A parlare di contrasto della mafia ci sarà il presidente del Senato, Pietro Grasso, ex procuratore nazionale antimafia. La Costituzione italiana, come antidoto all'illegalità, forte del suo messaggio educativo riesce a garantire in ogni contesto socio-culturale la tutela e la dignità della persona liberandola da ogni vincolo di ignoranza e di totale eclissi dei valori. Lo sport è stato rappresentato dal presidente nazionale Uisp, Vincenzo Manco, che ne ha evidenziato il valore di educazione alla convivenza e alla cittadinanza, di rispetto di un sistema di regole e di un contesto sociale, che consente la valorizzazione del ruolo di tutti e il riconoscimento del ruolo di ciascuno. Tra i partecipanti anche Lauretta Rinauro, coordinatrice di Libera-Siracusa; Giuseppe Cataudella, docente della scuola e presidente dei SuperAbili Onlus.

"L'Uisp è in prima fila per abitare il territorio con le sue società sportive e associazioni – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – siamo convinti che questo sia il modo più efficace per combattere mafia e criminalità organizzata. Attraverso le attività di sport sociale ogni giorno trasmettiamo socialità, partecipazione ed educazione, per difendere spazi di democrazia e di libertà. Lo sport sociale e per tutti è innanzitutto cultura e costruisce presidi di responsabilità sul territorio che, coinvolgendo i cittadini, tolgono terreno alle mafie".

Dopo il convegno è stato inaugurato, negli spazi interni della scuola, il campetto di baskin dedicato a "Rita Atria", giovanissima vittima di mafia. Subito dopo gli studenti si sono esibiti in una partita dimostrativa di baskin o basket integrato, uno sport innovativo ed inclusivo, che permette a persone con e senza disabilità di giocare insieme, grazie ad un regolamento adattato. Il basket integrato si gioca 6 contro 6 su di un campo regolamentare, dotato di altri due canestri supplementari posizionati sui lati lunghi. I ruoli vengono assegnati in base alle capacità motorie di ogni singolo giocatore. Il regolamento è elaborato in modo da consentire la migliore partecipazione possibile di sportivi con disabilità.

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