Ancora sorrisi in quota con la terza tappa del Trofeo Amiata di slalom su pattini in linea. A Santa Fiera è stato ancora una volta grande protagonista il fiorentino Fabio Mancioli, tra i migliori interpreti in Toscana di questa disciplina, ma la giornata è corsa via veloce per il divertimento di tutti i partecipanti e del pubblico radunato lungo la strada, anche incuriosito visto l'insolito spettacolo proposto dalla gara.
Rispetto alla prova di Castel del Piano, la prova era più veloce e difficile e questo ha messo a dura prova un po' tutti i discesisti, facendo emergere anche alcune belle storie. Come quella di Daniela Bonadonna, che è caduta due volte in prova e in tutte le tre manche, ma è comunque voluta giungere al traguardo dimostrando grande caparbietà: si è piazzata seconda nella categoria Dame dietro all'amica Anna Serban, anche per lei un incidente durante la prova, che però non le ha impedito di vincere. O come quella dell'applauditissimo Matteo Melidoro, il migliore nei Cuccioli, che ha solo nove anni ma pattina già da cinque. Abita a Pisa. Nell'ultima domenica di agosto al mare ha preferito la montagna, convincendo anche mamma e papà: «Prima andavo in piscina, ma poi ho iniziato a pattinare - racconta - così mi sono appassionato e non voglio fermarmi».
Nutrito il gruppo di fiorentini, capitanato da Mancioli e dal sempreverde Roberto Cappelli, 71 anni, vincitore della categoria Pionieri. Con loro Serban, Bonadonna e Piero Gelli, secondo nei Veterani dietro a Mancioli. A tenere alto l'onore della Maremma ci ha pensato Leonardo Marzocchi, vincitore nei Seniores e secondo come a Castel del Piano.
«È bello avere ospitato una prova come questa che unisce idealmente tutto il Monte Amiata - spiega Eleonora Tattarini, assessore comunale allo sport - la speranza è che in futuro questa disciplina possa crescere e l'evento diventi un appuntamento fisso».
La prova era organizzata dallo Sci Club Lo Scoiattolo e dall'Uisp Neve, presente con il responsabile provinciale Olinto Fedi e il presidente regionale Bruno Chiavacci: «L'Amiata offre la situazione ambientale perfetta per questo tipo di attività - chiude Chiavacci - che ci auguriamo possa creare opportunità di allenamento per gli sciatori e di crescita per il territorio».
Da Il Tirreno Grosseto