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Basilicata

"Fischia il vento": Grottole urla no al razzismo

Il vento dell’antirazzismo soffia su Grottole e riscalda i cuori e gli animi dei partecipanti in una fredda mattinata di fine Febbraio.

Nonostante l’allerta meteo e la tramontana, infatti, si è regolarmente svolta in data 28 Febbraio la 4° tappa del “Torneo Antirazzista – Aspettando i Mondiali”, organizzato dal Comitato Uisp di Matera in collaborazione con “Il Sicomoro” e “Tolbà” e che, dopo 4 edizioni svoltesi esclusivamente nella città di Matera, va a coinvolgere per la prima volta i membri di diverse comunità locali ed i ragazzi inseriti nei progetti S.P.R.A.R. ( Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) e M.S.N.A.R.A. ( Minori Stranieri Non Accompagnati Richiedenti Asilo).

Come le precedenti tre giornate, disputatesi rispettivamente a Sant’Arcangelo, San Chirico Raparo e Salandra, anche quella di Grottole ha regalato diverse sorprese ed emozioni, in un clima di festa e sportività che non ha lasciato spazio a forma alcuna di agonismo o competitività.

Particolare e coinvolgente, da questo punto di vista, la presenza del tenace e simpaticissimo speaker Fabio Cufino, che per oltre due ore e mezza di gioco ha allietato il pubblico con la sua particolare telecronaca e con i folkloristici soprannomi dati ai vari giocatori in base all’abbigliamento, alla struttura fisica o alla provenienza ( Giubbino, Cappellino, Higuain, Novi, Grassanico, Cingolo ecc. ).

Anche in questa occasione, proprio per mettere l’accento sulla totale amatorialità dell’evento, si sono rispettati i parametri caratterizzanti le giornate precedenti, ovvero: assenza del direttore di gara, mescolanza casuale delle squadre, premi uguali per tutti i partecipanti e le compagini.

Per quanto concerne le presenze istituzionali, ha preso parte all’evento anche il Sindaco di Grottole nonché Presidente della Provincia di Matera Franco De Giacomo, che al termine delle partite si è esibito con ottimi risultati in una serie di palleggi con i giocatori.

Dopo il pranzo, svoltosi in un bar del centro, tutti i ragazzi e gli operatori hanno preso parte ad una visita guidata per le strade del paese, per mettere l’accento sull’interazione e la partecipazione che deve costituire la base di una società multiculturale nel senso proprio del termine.

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