Comitato Regionale

Basilicata

Ripresa dello sport sul territorio: l’allarme dei Comitati Uisp

Dal Piemonte alla Basilicata, rilanciamo gli appelli dei Comitati Uisp che chiedono maggiore attenzione delle istituzioni sullo sport sociale e per tutti del territorio

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese l’Uisp nazionale e i comitati regionali e territoriali sono stati avamposto nella richiesta di azioni concrete, sostegno per associazioni e società sportive, ma anche chiarimenti di fronte a ordinanze e disposizioni poco chiare o contrastanti che impedivano la regolare attività sui territori. Abbiamo rilanciato con continuità gli appelli dei Comitati Uisp, che in questi giorni si sono concentrati sui temi degli spazi scolastici e del sostegno delle amministrazioni regionali e territoriali allo sport di base, sociale e per tutti.

Una questione che ha allarmato molto le società sportive è quella dell’utilizzo delle palestre scolastiche per l’attività sportiva pomeridiana: la destinazione delle palestre scolastiche a spazi da utilizzare per attività didattica, quasi a significare che l'educazione fisica e motoria non lo sia, rischia di annullare o quasi la possibilità di praticare attività a scuola. A ciò si aggiunge il numero insufficiente di docenti e l'attesa nella scuola primaria dell’inserimento di insegnanti di educazione fisica. Inoltre, un altro problema è rappresentato dalle difficoltà preannunciate nell'utilizzo delle strutture scolastiche da parte delle associazioni sportive, immaginando eventuali criticità circa la sicurezza e la disponibilità degli impianti, le cui responsabilità sono affidate ai dirigenti scolastici.

Su questo tema l’Uisp Piemonte ha lanciato un allarme nei giorni scorsi: “Abolita la pratica sportiva sociale e popolare per tutti in Italia. Se non state bravi non andiamo in palestra!”. Il comitato Uisp ha chiamato in causa le società sportive, invitandole a scendere in piazza insieme ai loro associati, ai tanti praticanti, alle famiglie, agli amici ed a tutti i presenti e futuri cittadini per rappresentare la difesa di un diritto fondamentale. “Una decisione di questo tipo non può essere assunta senza convocare il mondo sportivo, che per quanto ci riguarda, si dichiara disponibile a lavorare ad un tavolo per individuare soluzioni alternative in ogni comune e quartiere”.

Nella stessa giornata in cui veniva lanciato questo appello l’assessore allo sport della Città di Torino ha scritto alla ministra dell’Istruzione chiedendo di salvaguardare le palestre. La presidente del comitato regionale Uisp, Patrizia Alfano, ha ricevuto rassicurazioni dall'assessore sul fatto che il Comune è già alla ricerca di spazi, dichiarando che tutti i locali sono utilizzabili per le lezioni tranne le palestre. “Ci sentiamo rassicurati dall’attenzione su questa questione dimostrata dal Comune di Torino - dice Patrizia Alfano - ma sappiamo che molti dirigenti scolastici non si fidano ad assegnare le palestre a realtà esterne per il timore di non avere il controllo sugli ingressi. Credo che la soluzione potrebbe essere quella di assegnare alle associazioni che li gestiscono nel pomeriggio la sanificazione degli spazi e il controllo degli accessi, senza invadere altri spazi della scuola”.

Dalla Basilicata è stata sollevata un’altra esigenza, quella di non essere considerati “figli di un Dio minore”: gli Enti di promozione sportiva hanno firmato una lettera aperta indirizzata all'assessore allo Sport della Regione Basilicata, Francesco Cupparo, esprimendo incredulità per il criterio individuato per l’assegnazione del contributo a fondo perduto per gli operatori del settore sportivo: "sarà concesso nella forma di fondo perduto forfettario per l'anno 2020, parametrato nel modo seguente: 1.000 euro per associazione e società sportiva dilettantistica affiliata alle Federazioni Sportive Nazionali Olimpiche e Paralimpiche; 500 euro per associazione e società sportiva dilettantistica affiliata alle Discipline Sportive Associate: 500 euro per associazione e società sportiva dilettantistica affiliata agli Enti di Promozione Sportiva”.

“Nella nostra lettera - dice in un video pubblicato su Facebook il presidente Uisp Basilicata, Michele Di Gioia - si rivendica la revisione del criterio annunciato con cui saranno assegnati i contributi che non sono assolutamente equi e dignitari per tutti i soggetti riconosciuti dal Coni e dal Comitato italiano paralimpico. Gli Enti propongono che il criterio sia uniformato e che la differenziazione tra € 500 e € 1000 sia legata al numero di tesserati che ciascuna società avrà al momento della presentazione della domanda”. 

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