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Bergamo

Judolandia, è un altro trionfo

Qualora ci fosse ancora bisogno di conferme sulla bontà della manifestazione, anche la nuova edizione di Judolandia (la diciassettesima, andata in scena domenica mattina al PalaGorle) si è confermata un successo. Una squadra capace e ben coordinata di organizzatori, i ragazzi della società Body Park (storica affiliata alla Uisp di Bergamo) ha dato ancora una volta dimostrazione di saper gestire con qualità un evento mai così corale, con ben 240 piccoli samurai – i veri protagonisti dell’evento – che sono arrivati per l’occasione da tutta la Lombardia.

“Un plauso va in particolare ai giovani judoisti, a partire dalla terza media che, per quel che ho visto, si sono prodigati con impegno, capcità e serietà nei loro compiti, rappresentando di fatto il motore operativo di Judolandia. Ottimi”, commenta il presidente di Body Park, Emilio Maino, che chiude citando una delle allenatrici della società della Besanese: “Venire a Judolandia è meglio che andare a un corso di formazione, si imparano un sacco di cose”.

L'evento era rivolto a giovani e giovanissimi sportivi, nati tra il 2003 e il 2010. I giovani samurai si sono confrontati in

- Randori: giochi di lotta judoistica (2009-2010), lotta a terra (2007-2008) e lotta con partenza a piedi più i più grandi (2003-2004 e 2005-2006). 

- Giochi: motori, espressivi e di collaborazione. 

Aperta ai judoisti e a tutto il pubblico di grandi e piccoli anche una grande area ricreativa con "Arte al volo", Enigmistica, Colora (e porta a casa) i personaggi di Yoriuchi Yamamoto. 

I giovani judoisti sono stati suddivisi per fasce d'età e, per quanto riguarda il randori, anche per peso e grado di cintura. 

Durante la giornata, presentata da Francesco Brighenti, era anche presente un banchetto informativo e di raccolta fondi di Emergency. 

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