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Bergamo

Bergamo capoluogo regionale dell'educazione al movimento

Bergamo capoluogo regionale dell'educazione al movimento. Si concluderà a maggio il seminario che ha preso il via a metà aprile organizzato dal comitato orobico della Uisp insieme al comitato regionale, e che mira alla formazione di animatori, educatori, operatori sportivi e specialisti delle discipline che operano nei centri "Primi passi", centri estivi, doposcuola e centri sportivi. "Educare al movimento", questo il nome del primo corso di formazione regionale sul tema, sta garantendo a tutti i partecipanti lo sviluppo di nuove competenze in campo pedagogico e motorio per la diffusione e promozione secondo i principi dello SportperTutti:  innovazione culturale, traducendola concretamente in sperimentazione tecnica, metodologica e organizzativa. A cominciare dal primo appuntamento, andato in scena proprio a Bergamo e che ha visto tra gli altri gli interventi della referente del progetto per la Uisp di Bergamo, Francesca Bettineschi, e dello psicologo e psicoterapeuta Marcello Maggioni. Nei primi due incontri si è parlato molto di comunicazione, un aspetto fondamentale quando ha a che fare con i bambini. Maggioni si è concentrato sugli aspetti comunicativi nei confronti di bambini e adolescenti: utilizzando una buona comunicazione le figure educative possono imparare a gestire i conflitti che spesso emergono a quelle età, riuscendo a trasmettere importanti informazioni di natura non solo didattica, ma anche affettiva ed emozionale. Tra gli altri intervenuti gli esperti Fernando Vranic che ha sottolineato l'importanza per i bambini del gioco e dello sport, dando dei suggerimenti per aiutare giovani e giovanissimi avvicinarci ad una attività motoria e sportiva più partecipativa e gratificante, Antonio Cafelato che si è occupato di delineare la strada che ogni operatore Uisp dovrebbe intraprendere: " ...educare piuttosto che istruire, educare alla salute e alla competizione intesa come cooperazione e non come lotta alla conquista di un primato; infine  Luca Ferri: "Lo zainetto dell'operatore è pieno di tanti attrezzi e strumenti, ma spesso non contiene uno stradario che lo orienti, che gli dia una finalità – ha spiegato Ferri -. Spesso si perde la ragione ultima dell'utilità di quegli strumenti. Così anche per quanto riguarda il lavoro con i bambini e gli adolescenti nella pratica di attività sportive, il rischio è quello di una certa ansia del metodo e del risultato, mentre invece ci si dimentica di giocare!". Per questo durante il corso la didattica ludica è tutt'altro che assente. "Segui il cappello", "La bottiglia ubriaca", "Il vecchio e il bastone", sono solo alcuni dei giochi "testati" dagli operatori, e che mirano a favorire equilibrio e fiducia. 

Alta l'affluenza al corso: 34 i partecipanti, di cui 15 operatori del comitato Uisp di Bergamo, 14 provenienti da sette diverse società affiliata e 5 provenienti da altri comitati lombardi.

 

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