Comitato Territoriale

Bergamo

La palla ovale corre per ricordare Aldo Battaggion

A distanza di alcune settimane dal 25 aprile, si sono concluse ieri, domenica 17 maggio, le iniziative organizzate quest'anno dalla Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) di Bergamo per celebrare il settantesimo anniversario della Liberazione.

Dopo la mostra fotografica “Campioni nella memoria”, organizzata con la collaborazione dell’Isrec (Istituto per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea) e che ha portato nel salone dell'ex Ateneo di Città Alta circa un migliaio di visitatori, ieri al campo di via Pizzo della Presolana, la casa del rugby bergamasco, è stata direttamente la pratica sportiva a dare un segnale importante.

A sfidarsi, in un triangolare d'eccezione organizzato con il contributo tra gli altri dello psicologo dello sport e allenatore di rugby Marco Gritti, sono state una rappresentativa del Rugby Bergamo 1950, la Stella Rossa Milano (che partecipa al campionato Uisp) e l'Imperium Rugby, squadra con sede a Clusone e composta da giocatori dell'alta Valle Seriana.

Tre partite da 40 minuti ciascuna, con il triangolare che è andato - giusto per la cronaca - ai padroni di casa del Rugby Bergamo, prima dell'immancabile terzo tempo, momento caratteristico conviviale dello sport dalla palla ovale. Ma al di là del risultato sportivo il principale obiettivo era quello di ricordare e celebrare la figura di Aldo Battaggion, bergamasco e tra i fondatori della società Rugby Bergamo. Nato nel 1922, Battaggion si appassiona sin da giovane al rugby, ma dopo l'8 settembre aderisce alla Resistenza nelle montagne orobiche. Nel 1944 finisce nel campo di prigionia di Dachau, dove resiste fino all'arrivo degli americani. Dopo la guerra torna a giocare nell'Amatori Milano disputando, nel 1948, anche due partite con la nazionale azzurra, nella posizione di mediano di mischia.

Al triangolare non sono mancate la moglie di Aldo, Maria Rosa (detta Titti) e la figlia Iginia, per tutti Pupi. Sono state loro, insieme al presidente della Uisp di Bergamo, Milvo Ferrandi, a consegnare le targhe ricordo dell'iniziativa. "Mi avete fatto emozionare - ha detto Titti Battaggion ai ragazzi -. Il rugby lo vedevo da ragazza, quando accompagnavo Aldo da fidanzata. Questa giornata ci ha riempito il cuore, vi ringrazio moltissimo. Aldo ha amato moltissimo il rugby, al punto che quando è morto ha voluto che una maglia del Rugby Bergamo fosse posta vicino a lui". 

"Vogliamo che questo memorial diventi un appuntamento fisso - il commento di Ferrandi -. L'anno prossimo l'obiettivo è quello di trasformarlo in una giornata legata al mondo giovanile del rugby. Durante una sua intervista Aldo Battaggion ha detto una cosa importante: "Il rugby mi ha salvato la vita". Non dimentichiamo le sue parole". Una frase, questa, che è stata anche riportata sulle tre targhe consegnate alle società partecipanti: "Le abbiamo volute tutte uguali, a testimonianza di come oggi il risultato sul campo fosse l'ultimo per importanza", dice il dirigente della Uisp orobica, Dario Colelli. 

 

Per accedere alla ricca galleria fotografica dell'evento è sufficiente cliccare QUI

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE

 

 

POLASPORT, la grande festa delle nostre società

Dove Siamo