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Bergamo

"Il CalciaStorie", Bergamo c'è. Dedicato a Beppino

C'è grande soddisfazione in casa Uisp Bergamo per il lavoro svolto dai ragazzi dell'istituto cittadino “Natta” nel contesto de “Il CalciaStorie”, progetto nazionale lanciato da Lega Serie A e Uisp per diffondere tra i giovani la cultura dell'integrazione e della tolleranza attraverso il calcio. Dopo quasi un anno di lavoro l'iniziativa si è conclusa ufficialmente ieri, giovedì 27 gennaio, a Milano, con una conferenza stampa che ha tirato le somme di quello che è stato un vero e proprio viaggio attraverso l'Italia, all'insegna della lotta al razzismo e all'intolleranza. All'evento di ieri sono intervenuti Marco Brunelli, direttore generale Lega Serie A, Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, Adam Masina, difensore del Bologna e dell’Under 21 azzurra, Cristiano Giaretta, direttore sportivo dell’Udinese, Milo Hasbani, presidente della Comunità ebraica di Milano, e Matteo Marani, giornalista sportivo e autore del libro “Dallo Scudetto ad Auschwitz”. I veri protagonisti sono comunque stati loro, i ragazzi delle scuole coinvolte dal progetto, che hanno presentato i risultati del loro importante lavoro: video, interviste e articoli su calciatori che hanno vissuto esperienze di discriminazione e di integrazione. Ad “aprire le danze” è stata proprio la delegazione bergamasca: nella provincia orobica la Uisp, grazie anche all'importante supporto dell'Atalanta B.C., ha organizzato il percorso storico affidando la realizzazione del progetto allo psicologo dello sport Marco Gritti: tra le iniziative anche una serie di incontri sul tema del razzismo (l'ultimo proprio mercoledì scorso) con i ragazzi delle squadre giovanili dell'Atalanta. Il progetto realizzato dai ragazzi dell'istituto Natta di Bergamo si è concentrato sulla figura di Giuseppe Marcarini, una giovane promessa del calcio bergamasco morto poco dopo la fine della Seconda Guerra mondiale a causa delle sofferenze patite durante la deportazione nei campi di concentramento tedeschi. A raccontare la loro esperienza Margherita e Riccardo, due ragazzi del Natta che hanno illustrato il loro lavoro e quello dei loro compagni. Ad accompagnarli, oltre al nostro Fabio Canavesi, anche Marco Gritti: “Non posso che esprimere grandissima soddisfazione per l'esito di un lavoro importantissimo che ha visto coinvolti i ragazzi in un modo all'inizio forse impensabile – spiega lo psicolo dello sport -. Ora non possiamo che auspicare una seconda edizione de “Il CalciaStorie””. Entusiasta anche il numero uno della Uisp Bergamo, Milvo Ferrandi: “Un grazie va a tutti coloro che a Bergamo si sono spesi per portare a termine questo progetto. Merito della scoperta della storia di Beppino Marcarini va all'Isrec, l'Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea, che ha realizzato un dossier poi “adottato” dalla Uisp: da qui è partito il lavoro dei ragazzi, che splendidamente supportati da Gritti hanno svolto un percorso che speriamo possa aver contribuito al loro percorso di crescita personale. Il nostro no al razzismo e all'intolleranza dev'essere fermo e deciso, e in quest'ottica lo sport può giocare un ruolo davvero fondamentale”

Fabio Spaterna

 

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