Comitato Territoriale

Bergamo

Giovedì al Maite si parla di sport ed emancipazione femminile con la Uisp

L'appuntamento è per giovedì 28 aprile alle 21 al circolo Maite di Città Alta, al civico numero 6 di via Sant'Agata. Nell'ambito della rassegna "Partigiane 1943-45" la Uisp di Bergamo presenterà il documentario "Le ragazze del '43 e la bicicletta", realizzato dalla Uisp e dall'Udi in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione, e in cui si racconta il contributo decisivo delle donne alla Resistenza. Un modo alternativo di celebrare i valori della Liberazione, con il comitato bergamasco Uisp che prende così parte in prima persona alla rassegna di mostre ed eventi al femminile - tutte ad ingresso libero - “Partigiane 1943-45”, in programma fino al 5 maggio presso l’ex carcere di Sant’Agata, in Città alta.

Sempre durante la stessa serata verrà presentato il libro dello storico dirigente Uisp, il toscano Luciano Senatori, dal titolo “Parità di genere nello sport: una corsa ad ostacoli. Le donne nello sport proletario e popolare”: alla serata è attesa anche Manuela Claysset, responsabile nazionale Uisp per le politiche di genere.

Il giorno dopo, il 29 aprile (inizio alle 18), lo stesso spazio ospiterà la testimonianza di Angelica Casile, per tutti "Cocca", partigiana bergamasca per tanti un simbolo della lotta per la Liberazione sul territorio. Con lei, oltre a Veronica Fama e Lara Boffelli, anche Fabio Canavesi, detenuto in semilibertà che opera alla Uisp: Dopo la mostra organizzata lo scorso anno sulle figure degli sportivi deportati durante la tirannia nazifascista, quest’anno la Uisp ha unito le forze con altri enti e associazioni locali - commenta soddisfatto il presidente della Uisp Bergamo, Milvo Ferrandi, che giovedì scorso ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione in Città alta, culminata con il concerto dei Corsi per Caso e della Piccola Orchestra Banda Banditi -. Gli eventi in programma sono molto eterogenei fra loro, tutti capaci di portare una testimonianza importante di cosa fu la Resistenza e di cosa rappresenti ancora oggi, a distanza di oltre sessant’anni, la Liberazione. E in un contesto del genere lo sport popolare gioca un ruolo importante”.

 

 

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