Comitato Territoriale

Bergamo

Una schiacciata all'indifferenza

Sotto l'egida della Uisp di Bergamo, nuovo appuntamento stagionale tra le mura del carcere di via Gleno per le ragazze e i ragazzi della Rete Terzo Tempo, che nella mattinata di domenica 5 giugno (come documentano i bellissimi scatti di Francesca Ferrandi) hanno reso visita alle detenute dedicando loro un paio di ore all’insegna della pallavolo e del divertimento. Dopo l’immancabile riscaldamento, due squadre miste si sono affrontate sul parquet della palestra del penitenziario, ribadendo una volta di più il legame fraterno andato cementandosi con il passare degli anni. Spazio così a larghi sorrisi, e continui incoraggiamenti tra uno scambio e l’altro, come compete a uno sport privo di contatto, ma dagli alti valori etici, quale il volley. Al termine della seduta, tutti gli atleti, gli accompagnatori e i soggetti coinvolti in un progetto che perdura da ormai tre anni, si sono radunati negli spazi esterni alla palestra, per un rinfresco imbastito con pizze, focacce e altre prelibatezze sfornate dai laboratori interni al carcere. A margine dell’incontro, ecco le parole, senz’altro cariche di soddisfazione, della responsabile dell’area pedagogica, la Dott.ssa Anna Maioli: “Questo appuntamento è da inquadrare all’interno del progetto denominato “Oltre il muro, porte aperte allo sport”, nell’ambito della convenzione su scala nazionale stipulata con la Uisp. 25-30 ragazze si stanno cimentando nella pallavolo, nello yoga, nel rugby, e altre discipline ancora, mentre ai circa 150 detenuti della sezione maschile è stato riservato il calcio, attraverso l’organizzazione di tornei interni, e di sfide con alcune selezioni esterne, come ad esempio la squadra dei sindaci e le vecchie glorie atalantine. Così come è successo con la scuola, e l’allestimento di una precisa offerta formativa, anche lo sport, se inserito in carcere, è da ritenersi un trattamento a tutti gli effetti, in quanto momento privilegiato rivolto alla cura di sé stessi, della propria salute, e delle dinamiche di gruppo. Resta il piccolo rammarico dettato dall’assenza dei parenti, ma è pur vero che tra pochi giorni saremo impegnati nella “Festa della genitorialità”, che verrà allestita sempre negli spazi della palestra, e pertanto a breve saremo indaffaratissimi”. Da vero uomo di sport, coach Marco Gritti, affiancato dal preparatore atletico Roberto Schipani, riconosce come il lavoro, e il sacrificio, paghino sempre, anche quando di mezzo c’è il delicato contesto di un carcere: “Non ho dubbi nel ritenere questo il miglior anno in assoluto, per l’ampia presenza di ragazze, e per la continuità sul lavoro tecnico intrapreso. Attraverso questi momenti di allenamento, o partita, cerchiamo di offrire una dimensione concreta del lavoro che prevede lo sport, con l’intento primario di trovare l’aggregazione laddove ci sia privazione. Siamo di fronte a un’annata che, in termini numerici, va in crescendo, sia per le detenute che hanno aderito che per i ragazzi coinvolti dalla Rete Terzo Tempo. Il tutto, senza dimenticare i ragguardevoli risultati raggiunti, in ambito maschile, dai responsabili del calcio, mister Stefano Ardit e il preparatore Claudio Pasini”. Particolare soddisfazione per la giornata è stata espressa dal presidente della Uisp di Bergamo, Milvo Ferrandi, che non è voluto mancare ad un appuntamento ritenuto cardine della proposta dell'associazione, all'insegna dello sportpertutti.

Nikolas Semperboni


 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE

 

 

POLASPORT, la grande festa delle nostre società

Dove Siamo