Comitato Territoriale

Bergamo

Le nostre società al tempo del Covid: Le Corti di Treviolo

La società Le Corti di Treviolo è una delle più importanti realtà del territorio per il pattinaggio a rotelle. Ogni anno questo straordinario gruppo fa incetta di medaglie a tutti i livelli, confermandosi ai vertici del panorama italiano. Come sta reagendo la società allo stop forzato? “La situazione è triste - racconta il presidente, Giuseppe Mazzoleni -. Bloccare tutto per i ragazzi, soprattutto lo sport, è dura. Lo sport per gli atleti è passione, movimento, sfogo, benessere, amore e delusione, sacrifici... e tutto questo è sospeso già da 15 giorni. La delusione è che la nostra disciplina si svolge in un ambiente di 800 metri quadri e per far allenare le nostre atlete in totale sicurezza abbiamo sempre rispettato tutte le regole Covid, avendo in pista massimo 10 ragazze, prevedendo sempre una pausa tra un gruppo e l’altro per disinfettare tutto. Inoltre il palazzetto ora è gestito solo dalle Corti ed utilizzato solo dalle nostre atlete”. Ma il grintoso gruppo treviolese non molla: “La nostra attività però si ferma - racconta Mazzoleni -. Le nostre allenatrici, per restare in contatto e per fare attività motoria insieme, svolgeranno degli incontri online di allenamento con vari tipi di lavoro con le nostre atlete attraverso piattaforme come Zoom. Abbiamo avuto un piccola fortuna prima del nuovo stop! Il 18 ottobre si è  svolta la prima gara UISP a Pavia dopo il lockdown e la nostra società ha partecipato con tre atlete e con ottimi piazzamenti: due primi posti e un sesto posto. In questo anno così difficile abbiamo quindi due campionesse regionali: Alba Chiara Paris Ceresoli, prima classificata nel livello Professional e Giulia Tartari, prima nel 3° livello Professional. Ottima anche Laura Peca, sesta nel livello Professional”. Il presidente Mazzoleni ci tiene ad esprimere tutta la sua soddisfazione: “Sono fiero di questo risultato, e soprattutto dell'impegno e della passione di tutte le atlete che sono sempre state presenti in questi mesi, e che ora ci hanno salutato con le lacrime agli occhi, in attesa di rivederci dopo il lockdown”.

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