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Bergamo

Lo sport bergamasco piange Federico “Gato” Mazzoleni

Il nuovo anno si apre davvero nel peggiore dei modi per lo sport bergamasco, segnando un grande lutto in casa UISP. Ci ha lasciati presto, davvero troppo presto Federico Mazzoleni, per tutti “Gato”, tra i principali promotori della disciplina del parkour in Italia e in Europa. Con la sua società Parkour Wave, di cui è stato fondatore e Presidente, nonostante la giovane età per tanti anni Gato ha contributo in maniera decisiva allo sviluppo dello sport dell' “arte dello spostamento”, diventando uno dei primi istruttori in Italia riconosciuti anche all'estero. Una crescita del parkour che è andata sempre a braccetto con l'UISP, di cui Federico ha sempre abbracciato i valori sociali e civici diventando responsabile nazionale della Formazione per la disciplina, con tanti seminari e iniziative organizzate in tutta Italia seguendo il protocollo Adapt, elaborato da Parkour Generation e riconosciuto dal ministero dello Sport inglese. “Sono davvero tanti i ricordi che legano la figura di Federico all'UISP, ma mi piace ad esempio citare il viaggio nella striscia di Gaza a Capodanno 2015 per un significativo gemellaggio con i colleghi di disciplina palestinesi – ricorda il Presidente dell'UISP Bergamo, Milvo Ferrandi -. Federico era un ragazzo splendido, e mancherà davvero a tutti noi: alla sua famiglia e a tutti i suoi cari vanno le più sentite condoglianze di tutta l'UISP”.

Lo scorso anno Federico era stato tra i protagonisti del progetto realizzato in collaborazione con il nostro Comitato e il Comune di Bergamo che aveva portato alla realizzazione del primo spazio aperto di parkour in Italia nel contesto del parco della Malpensata: ce lo aveva raccontato con la consueta disponibilità ed entusiasmo, felice per essere riuscito in quella che era stata davvero una piccola, grande impresa.

Nonostante la malattia, Federico ha portato avanti i suoi progetti fino a quando è stato possibile. Lasciando segni indelebili della sua presenza a livello umano in tantissime persone: sarebbe bello poterlo pensare arrampicarsi ora tra le nuvole, con la sua straordinaria agilità che lasciava sempre senza parole.

La camera ardente è stata allestita presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII. La cerimonia di commiato si terrà sabato 5 gennaio alle 13 in città Alta presso la Sala Curò del Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi in piazza Cittadella.

F.S.

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