Comitato Territoriale

Bergamo

SportAntenne, a Bergamo Rugby senza frontiere in meta per i diritti

Anche il Comitato Territoriale Uisp Bergamo é parte del progetto nazionale UISP  “SportAntenne - Prevenzione, Emersione e Mediazione per combattere le discriminazioni”, iniziativa finanziata da FAMI (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione) in accordo con UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e in collaborazione con SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), servizio del Ministero dell'interno.
Nel quadro di “SportAntenne”, nei giorni scorsi è stato avviato il progetto 'Rugby senza frontiere' nato dalla collaborazione tra il Comitato Territoriale di Bergamo Uisp e la sua associata Asd Cantiere dello Sport, la AsdRugby Bergamo 1950, lo SPRAR e la rete di comuni del territorio di Bergamo e provincia che realizza progetti di accoglienza integrata per rifugiati e richiedenti asilo. Assistendo alle partite trasmesse in tv del torneo "Sei Nazioni 2017" infatti, gli ospiti delle strutture di accoglienza per i rifugiati e i richiedenti asilo della bergamasca hanno espresso il loro interesse nei confronti del rugby.
Nasce così, all'interno della ASD Cantiere dello Sport, il progetto 'Rugby senza frontiere' che ha come obiettivo quello di promuovere il contrasto alle discriminazioni utilizzando il rugby, in quanto sport basato su una filosofia di aggregazione e di integrazione.
Da qui l'idea di una serie di incontri rivolti ad adulti per far conoscere e far praticare questo sport, per loro nuovo, attraverso open day nelle società di rugby vicine alle strutture in cui vengono ospitati (a Bergamo, Levate, e in Val Cavallina).
L'attività sportiva proposta ha coinvolto, nella prima tappa del progetto, dodici rifugiati e richiedenti asilo e una ventina di atleti seniores della Rugby Bergamo (squadra che milita in serie B), oltre ai responsabili della Asd Cantiere dello Sport Michele Pressiani e Gilberto Rivola, a Rossana Aceti e gli operatori SPRAR e ai referenti della Uisp locale, Roberto Schipani e Marco Gritti.
Dopo una parte di attivazione motoria e di conoscenza delle basi del gioco, due squadre si sono affrontate in una divertente partita di rugby TAG, versione del rugby molto dinamica ma senza situazioni di contatto fisico tipiche del gioco del rugby. Questo ha permesso a tutti di giocare in assoluta sicurezza mantenendo però saldi i principi del gioco, ovvero l'avanzamento, il sostegno e l'evitamento dell'avversario nell'ottica di schiacciare la palla oltre la linea di meta.

Dopo la partita si é svolto nella Club House della Rugby Bergamo il tradizionale “terzo tempo” che ha visto tutti i protagonisti della serata sportiva intorno ad un tavolo per mangiare, conoscersi e poi salutarsi con un sorriso, nella convinzione che stare bene insieme é possibile. Attraverso la collaborazione con i tecnici e i giocatori delle società sportive ospitanti, dopo il felice esordio del progetto iniziato a Bergamo presso il campo della Rugby Bergamo 1950 in via Presolana, ci sarà a giugno una nuova tappa a Dalmine presso le strutture della locale società di rugby, per finire con una tappa in Val Cavallina. SPRAR si impegna a portare chi aderirà al progetto dalla struttura residenziale al campo in cui si svolgerà l'attività. L'intento è inoltre quello di rendere partecipi anche altre associazioni che operano in questo settore per coinvolgere più persone possibili. Chi aderirà alle iniziative proposte dal progetto verrà tesserato Uisp e conseguentemente sarà coperto da assicurazione sugli infortuni.

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