Comitato Territoriale

Bergamo

Una pista per le moto a Bergamo? La Uisp dice sì

Una pista per le moto in provincia di Bergamo è ormai indispensabile, vista la crescita esponenziale dei praticanti della disciplina sul territorio. E’ pieno, senza se e senza ma, l’endorsement della Uisp di Bergamo alla proposta del sindaco del capoluogo, Giorgio Gori, che nei giorni scorsi ha lanciato la possibilità di realizzare un circuito in Valle Brembana, con il supporto del Cai: “Visto che il mercato dell’enduro è in forte crescita (circa 25 mila appassionati tra Italia, Austria, Germania e Svizzera) e manca però di destinazioni adeguate, è possibile immaginare di ampliare la pista di Dossena creando un circuito compatibile col contesto naturale, sicuro, controllato, con vari livelli di difficoltà? Si tratterebbe di un impianto unico nel nord Italia. E a sua volta — unitamente all’offerta culturale, gastronomica e termale — potrebbe contribuire alla specializzazione turistica e all’economia della Valle”, una parte dell’intervento del sindaco Gori pubblicato dall’edizione locale del Corriere della Sera.
Parole che il responsabile dell’attività per la Uisp di Bergamo, Angelo Maggioni, sottoscrive in pieno, andando anche oltre: “Si potrebbe progettare un circuito adatto non solo all’enduro, ma anche al cross. Basta uscire qualche chilometro fuori dalla provincia per trovare circuiti bellissimi, che ogni giorno richiamano tanti appassionati. A noi, a Bergamo, non manca nulla, visto che i praticanti sono tantissimi, costretti da tempo ad emigrare per poter aprire il gas”. Il punto di vista della Uisp è privilegiato: sono ben 22 le società motociclistiche affiliate al Comitato territoriale di Bergamo, con i numeri in forte crescita. “La richiesta di uno spazio adeguato è fortissima, e i motivi sono tanti - prosegue Maggioni -. Una pista controllata garantirebbe condizioni ideali di sicurezza, e potrebbe fare da volano ad un’ulteriore crescita del settore. Visto che negli ultimi tempi si sono avvicinati alla disciplina anche tanti bambini e ragazzi, per loro poter correre su un circuito sarebbe davvero importante, con la possibilità di imparare e crescere con serenità e senza dover periodicamente “emigrare” nelle province vicine. Poter educare a una guida corretta i piccoli centauri in pista avrebbe anche un inevitabile riflesso positivo sul loro comportamento in strada”. Se il progetto partirà, la Uisp è pronta a fare la propria parte: "La nostra esperienza sul campo potrebbe tornare utile a chi disegnerà il tracciato - conclude Maggioni -. Le istituzioni possono già sin da ora contare sulla nostra collaborazione. Si tratta, non dimentichiamolo, anche di un'iniziativa in grado di aumentare".
F.Sp.

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