Una tipica giornata autunnale, minacciose nubi all’orizzonte, uccelli che si rincorrono giocando col vento, che accarezza le alte chiome degli alberi dietro gli spalti scoperti, dando vita ad un concerto di suoni naturali che accompagnano le giocate degli appassionati del mondo pallonaro amatoriale UISP. Non si tratta di una classica UISP, sul manto erboso locale Sardara e Decimoputzu si incontrano per la prima nella loro storia in Coppa Italia Over 40, di fronte a soli 4 coraggiosi sostenitori al seguito. Pre gara umido tra foto ricordo di gruppo e strette di mano, gli ultimi timidi raggi di sole, rapiti presto dalle nubi sempre più scure che da lì a poco oscuravano il terreno di gioco.
Diretta dall’arbitro Marco Arrais di Assemini, più che sufficiente la sua prestazione generale, la gara è subito pro locali, la Dinamo costruisce e Decimoputzu difende, inevitabile il gol del vantaggio al 10’ su calcio di punizione, sul secondo palo svetta di nuca Sanna Giuseppe che insacca alle spalle dell’estremo difensore avversario (1-0). Il Real Putzu non demorde e finalmente fraseggia tra centrocampo e attacco e dopo 6’ raggiunge il pareggio direttamente su calcio di punizione calciato magistralmente da Pierpaolo Sanna (1-1). Un minuto più tardi gli ospiti accarezzano la traversa e 6’ dopo un tiro alto fa presagire il gol del vantaggio; il Sardara appare in difficoltà, soprattutto a centrocampo, e non riesce ad imbastire delle efficaci azioni di rimessa capaci di allentare la morsa avversaria. Alla mezzora arriva così il cercato vantaggio ospite, Franco Racis, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, approfitta delle distrazioni avversarie in area di rigore portando in vantaggio la sua squadra (1-2).
Si va al riposo con gli ospiti in vantaggio di misura, partita correttissima sul piano sportivo, che agevola soprattutto il compito del giovanissimo Direttore di Gara, sempre vicino a tutte le azioni di gioco. Nel frattempo il vento comincia a muovere con più decisione le pale eoliche che si ergono sulla sommità delle retrostanti colline, qualche goccia di acqua comincia ad allentare il campo di gioco erboso.
La ripresa di gioco vede nuovamente il Real Putzu in attacco, punizione al 2’ parato dal portiere avversario, capovolgimento di fronte e Sardara si rende pericoloso, da fuori area ciabatta la palla Massenti Massimiliano, direttamente tra le braccia del portiere. La Dinamo prende coraggio ed insiste con decisione, e così al 6’ raggiunge il pareggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo, questa volta sono gli ospiti a cincischiare in mezzo all’area, ad approfittarne è sempre lui, Giuseppe Sanna, che realizza la sua doppietta personale (2-2). Il pareggio anestetizza a questo punto le trame di gioco, le squadre sembrano accontentarsi di un punto che fa classifica, entrambe reduci dalla vittoria contro il Turriga Selegas, si fraseggia più che altro a centrocampo, la fatica comincia a sentirsi per qualcuno nonostante la girandola di cambi volanti, tipici della categoria Over 40.
Sanna Pierpaolo ed Ena Tony giganteggiano al centrocampo per gli ospiti, tra loro il subentrato Caddeo Francesco della Dinamo Sardara eleva il tasso tecnico locale smistando palle e avviando alternativamente gli esterni di fascia, che cercano ripetutamente la punta Sanna Giuseppe.
Serra Gionata si fa ammonire inutilmente per proteste, Ibba Leonardo poco più tardi si fa espellere per doppia ammonizione, la seconda per una pericolosa entrata in scivolata che prende palla e gambe dell’avversario, azione contestata decisamente dai locali ritenendo la decisione dell’arbitro un po’ severa, enfatizzata dall’allentamento del terreno di gioco causato dalla pioggia. Fatto sta che con un uomo in meno il Sardara soffre il ritorno degli ospiti, che 5’ più tardi si riaffacciano pericolosamente in area di rigore avversaria tirando alto sulla traversa. Un minuto più tardi il portiere del Sardara evita un gol quasi fatto con una straordinaria parata, su una staffilata da fuori area, degna del miglior Buffon, dal successivo calcio d’angolo il Real tira alto sulla traversa dall’altezza della lunetta. Il Sardara a fatica guadagna nel frattempo una punizione, che allontana gli ospiti dalla propria porta, giusto in tempo per il liberatorio triplice fischio arbitrale che da fine alle ostilità di gioco.
Strette di mano, abbracci, saluti e meritata doccia anticipano solo il terzo tempo tra le due compagini sportive, che tra sorrisi e un bicchiere di birra rendono vivo il dibattito del post gara, dove la moviola scarseggia e le battute abbondano, sorrisi in amicizia che rendono amaro solo quello che si vede in TV nei campi di calcio più importanti, dove il calcio, diversamente dal nostro, non è solo un gioco.
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