100 giorni di UISP Cagliari

I primi 100 giorni alla guida di questo Comitato UISP di Cagliari, ce ne parla il Presidente dell’Associazione, Pietro Casu, subentrato a metà gennaio al dirigente Lorenzo Durzu, in scadenza di mandato.

Sono passate 2400 ore le cui prime 100 sono state altrettanto importanti, così come i primi 100 minuti e i primi 100 secondi di questa nuova avventura, “così diversamente impegnativa dal mondo delle attività, soprattutto dal mondo del calcio amatoriale, da dove provenivo e dove si era costruito qualcosa di grande, un eredità pesante” esordisce Pietro.

Ed è così “dalle cose belle che ho trovato e da questo qualcosa di grande che ho preferito partire, da quell’altro qualcosa di grande che sapevo di trovare nella UISP di Cagliari, come l’atletica, il tennis, la ginnastica, il sociale, gli anziani, i bambini e molto altro, dalla collaborazione granitica con l’ufficio di segreteria e con l’ufficio di amministrazione, senza la quale non potrai mai vincere la battaglia burocratica che un’associazione, grande e complessa come la nostra, è obbligata a combattere quotidianamente.”

Cerchiamo di farci spiegare un po’ quello che si è iniziato a fare in questi primi 100 giorni. Ci racconta il dirigente “Abbiamo potenziato meglio la Comunicazione, grazie all’apporto e all’opportunità sfruttata con un tirocinante proveniente dall’Università di Cagliari, al quale stiamo svolgendo un’azione di formazione sul campo e di tutoraggio. Sito internet nuovo e i social media sono diventati la quotidianità, e il gran lavoro fatto durante Vivicittà 2017  e Vivicittà Porte Aperte, all’interno dell’Istituto Penale Minorile di Quartucciu, ne è stata una dimostrazione. E gli apprezzamenti dei partecipanti ci hanno fatto piacere.”

Dalla chiacchierata comprendiamo come l’attenzione rivolta alla Delegazione del Sulcis Iglesiente è l’altro punto di forza, ci dice Pietro Casu “Stiamo riordinando alcune cose che permetteranno a quella porzione di territorio della Sardegna di rilanciarsi con uno spirito nuovo, con nuove attività, con nuove risorse umane sportive che faranno della passione il nuovo motore trainante.” E Continua raccontandoci di una “Nuova fiducia verso quel territorio trascurato in passato, un nuovo portale ad esso dedicato, il confronto messo in atto con le istituzioni locali, alcune nuove attività come il Beach Tennis ed altre in fase di progettazione. I progetti della UISP Sardegna, Diamoci una Mossa (DUM), rivolto ai bambini delle prime classi della scuola elementare, ed eSPORTabile (Arrampicata Sportiva), rivolto ai giovani dai 14 a 30 anni, sono qualcosa di altrettanto importante in quel territorio, che ha bisogno di questo supporto politico dell’associazione, economico e progettuale.” Stessi progetti che sono partiti anche a Cagliari, giusto? “Si, coi bambini di due scuole in quartieri difficili (come Sant’Elia e San Michele), e con l’Equitazione.”

Sono stati eletti i nuovi Responsabili di Attività, delle strutture più rappresentate come il Calcio, il Tennis e l’Atletica, che stanno sfornando nuovi progetti di attività da proporre, come il calcio a 7 e il Walking Football nel calcio, l’attività in spiaggia nel Tennis, i Gruppi di Cammino nell’Atletica. Nuove attività sono state fortemente volute e stanno per iniziare, come ad esempio quella della Pallavolo, che da decenni mancava nel nostro territorio. Sull’attività già svolta in passato procede a ritmo sostenuto quella con i Diversamente Giovani, così li chiamiamo simpaticamente, diversi gruppi composti da più di centinaio di persone (a Cagliari, Burcei e Sarroch), che svolgono attività motoria di base. “Abbiamo sperimentato lo Yoga, ma non ancora come avremmo voluto” dice il presidente “abbiamo però in cantiere qualcosa di importante nelle scuole, che nell’immediato futuro spiegheremo.”. E ci espone altri corsi come la Biodanza mentre si sofferma su quelli che vanno avanti a pieno regime come quelli rivolti alle disabilità in quel di Burcei, Sarroch e Pula.

“Ci siamo dotati di un Ufficio di Presidenza snello ed efficace, di una Direzione rinnovata, abbiamo aperto due canali nuovi comunicativi che ci legano ai soci di sesso femminile e alle società affiliate.” Infatti, nel nuovo portale UISP di Cagliari ritroviamo spazi ai Racconti di Sport dal punto di vista femminile (la rubrica Donne di Sport) e i racconti delle società affiliate, che avranno l’opportunità di raccontare quello che fanno, come lo fanno e dove lo fanno.

“Sono in cantiere avanzato”, dice ancora Pietro, “alcuni progetti importanti in fase conclusiva, uno che riguarda il tema dell’integrazione (i Giochi Tradizionali) e l’altro quello dell’inclusione (A Ruota Libera, rivolto ai ragazzi ex reclusi).”

Tra le altre cose notiamo tanto lavoro dietro le quinte come ad esempio Consulenza e Formazione, “da una parte stiamo mettendo appunto una nuovo piano di azione con la Consulenza alle Società, dobbiamo diventare un punto di riferimento importante per le nostre affiliate, e stiamo mettendo le basi per costruirlo e ripartire a Settembre con questa nuova fase” continua il dirigente “dall’altra, un nuovo Piano della Formazione delle risorse umane presenti, un piano che stiamo stendendo, partendo dai bisogni formativi, per la fortuna degli anni a venire. Perché abbiamo bisogno di tutta la nostra intelligenza, di tutta la nostra conoscenza, di tutto il sapere delle materie che servono, per essere diversamente utili.”

In sostanza, in questi primi 100 giorni non si è fatto altro che costruire piccole e nuove fondamenta che sosterranno l’attività del prossimo futuro.

Tutto il resto non lo è stato fatto perché il tempo era poco o per incapacità, gli chiediamo? “Non spetta a noi dirlo, ma miglioreremo, ne siamo certi, il lavoro non ci ha mai spaventato. E da quello che non abbiamo fatto che ripartiamo più consapevoli di prima, con quei dirigenti che avranno a cuore la politica del fare, soprattutto del fare insieme, con quelli che avranno a cuore e metteranno molto impegno per la UISP di Cagliari.”

Qualche consiglio da dispensare? “Non voglio dare consigli a nessuno perché sono io che ho bisogno di più consigli di altri, personalmente avrei voluto avere la praticità e la conoscenza dell’ex presidente Lorenzo su alcune tematiche in particolare, che faceva con semplicità alcune cose che a me appaiono più difficili. Però un’osservazione l’ho fatta ” ci dice Pietro “vi sono diversi dirigenti dietro la scrivania e dietro la cattedra ai quali dovremo far comprendere meglio che per sapere cosa fare bisogna partire dai bisogni dei soci e delle società, e questi bisogni non si improvvisano e nemmeno ce lo possono raccontare gli altri. Siamo noi dirigenti che dobbiamo uscire dalle nostre quattro mura per raggiungere i soci e le società affiliate sui loro luoghi di azione, bisogna cogliere le loro emozioni dai loro racconti, bisogna lavorare per lenire le loro difficoltà e non creargliene altre, bisogna collaborare con loro e non rimanere sordi.”

Una visione a 360° del dirigente provinciale che chiude con un incoraggiante "rimbocchiamoci tutti le maniche perché avremo bisogno del supporto di tutti, perché da soli riusciremo a fare poco", perché l’unione fa la forza aggiungiamo  “Perché noi siamo la UISP” termina Pietro.