Come ogni anno Vivicittà affianca, alle corse nelle città italiane e straniere, il “Vivicittà Porte Aperte”, eventi podistici che si svolgono dentro gli istituti penitenziari italiani, per adulti e minorili.
L’antipasto del lauto pranzo di Vivicittà 2017 a Cagliari è stato il gemellaggio con Viana (Maranhao, Brasile), martedì 4 aprile, dove 30 bambini hanno corso manifestando affetto per la Città di Cagliari e solidarietà ai bambini profughi della Siria. Il menù prevedeva poi la gara podistica di 12 km svoltasi domenica 9 aprile a Cagliari, nel circuito di 4 km percorso tre volte dagli agonisti e una sola volta dai camminatori di qualsiasi età. Poco più di 500 persone che hanno trascorso una mattinata di sportpertutti dove allegria, condivisione e solidarietà si respirava a polmoni pieni.
In un giorno inconsueto, di venerdì santo, il 14 aprile, si consumerà il dolce e il caffè della manifestazione, il Vivicittà “Porte-Aperte”, la corsa agonistica riservata ai detenuti minori, con la partezipazione ormai consolidata di atleti esterni, o chiunque abbia voglia di sposare questa altra causa.
Il Vivicittà negli istituti penitenziari é parte della proposta culturale che l’Uisp fa ai propri soci intorno al tema dello sportpertutti. Per tutti, quindi anche negli istituti penali per minorenni e per adulti, laddove le condizioni operative lo consentono. Anche quest’anno, grazie alla collaborazione fornita dalla Direzione dell’Istituto Penale Minorile di Quartucciu (CA), circa una quindicina di detenuti minori, si contenderanno il podio e un posto onorevole nella classifica nazionale di “Porte - Aperte”, che vede coinvolti in tutta Italia una ventina di Istituti Penitenziari, minorili e per adulti; quello di Quartucciu (CA) è l’unico istituto minorile presente in Sardegna che partecipa alla storico evento.
L’iniziativa del Vivicittà 2017, rientra in molteplici altri progetti all’interno delle carceri portati avanti dalla UISP di Cagliari in concerto, spesse volte, con la UISP Sardegna.
Gode del Patrocinio del Comune di Cagliari, Città Europea dello sport 2017, e sarà presenziata dall’Assessore allo Sport , Yuri Marcialis, che ha sposato sin da subito questa causa sociale.
UISP Cagliari collabora da diverso tempo all’interno dell’Istituto Penale Minorile di Quartucciu portando avanti, con svariati istruttori ed Educatori, tra i quali Mazzella Giampaolo e Frailis Gianluca, diversi progetti tra cui: “Terzo Tempo”, la “Ciclofficina”, e il nuovo che partirà a breve denominato “A ruota Libera”.
Progetti rivolti ai minori a rischio e detenuti, lo Sportpertutti diventa in questi contesti così difficili un'opportunità per stimolare nuove e positive modalità di relazione tra i ragazzi e con gli altri, per sostenerli nel tentativo di ricostruirsi una personalità e favorire lo scambio e il confronto con la realtà interna al carcere e quella esterna, in una prospettiva di rieducazione/riabilitazione.
Un compito che l’UISP porta avanti da oltre trent’anni aldilà di ogni problematica, e “PORTE APERTE” , le varie edizioni di Vivicittà in carcere e il protocollo d’Intesa “Sport e Carcere” in passato firmato tra l’UISP e il Ministero della Giustizia, grazie ai quali si son potuti coinvolgere ben 3500 ragazzi in attività sportive strutturate individuali e di gruppo.
“Quest’anno lo staff del Vivicittà ha voluto dare un carattere più forte a tutte le tre manifestazioni che abbiamo organizzato”, sottolinea il Presidente della UISP di Cagliari, Pietro Casu. “La solidarietà tra i popoli, attraverso il Gemellaggio con la poverissima città Brasiliana di Viana, la corsa di solidarietà del Vivicittà dove tra gli agonisti veri hanno partecipato gruppo di migranti, di diversamente giovani, di bambini, di amici di avventura e dove anche gli ultimi hanno trovato premi” continua Pietro Casu “sono stati solo un esempio di quello sporpertutti che da sempre portiamo avanti. Ora nelle carceri la solidarietà cerca di raggiungere i minori reclusi che, dopo aver commesso qualche errore di gioventù, sta espiando una pena con sofferenze e rinunce che lasciano cicatrici. E noi saremo lì a trascorrere con loro un giorno differente e contribuire con lo sport a portare quei valori inclusivi positivi, che aiutano tutti a comprendere le difficoltà degli altri, lezioni vita che in tanti dovrebbero provare per abbattere i veri muri del pregiudizio”. Chiude il Presidente "Correrò anche io, non voglio assolutamente stare ad osservare".
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