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Calabria

Uisp Catanzaro e Asd Calabriando - Binomio vincente

Nuova escursione dell'Asd Calabriando alla riscoperta di vecchie storie di montagna "La curva dei tedeschi"

Si è svolta nel week end, sulla neve della Sila, l'ennesima iniziativa dell'asd Calabriando di Catanzaro, affiliata al comitato UISP del capoluogo, per riscoprire le tante storie che la montagna calabrese conserva e che spesso restano dimenticate.

Armati di ciaspole e di tanta voglia di divertirsi, il nutrito gruppo di escursionisti, tra cui alcuni bambini, ha trascorso due giorni bellissimi camminando sulla neve della Sila. Domenica, complice una bella giornata, gli escursionisti sono partiti da Bocca di Piazza (m. 1238 slm) in direzione località Camporotondo (m. 1300 slm) e lago Savuto (m. 1197 slm), per poi giungere nei pressi della presa sul medio Savuto. In tutto 8 km circa, immersi nella bellezza della natura invernale, che hanno permesso di conoscere manufatti e costruzioni dell'uomo e vari tesori ambientali della montagna.

Soprattutto è stato possibile conoscere la storia della “curva dei tedeschi”, che si trova poco distante dal bivio Spineto (direzione Bocca di Piazza); si tratta di un’ampia curva a destra sulla strada, dove furono seppelliti nel settembre 1943 cinque soldati tedeschi, morti nel bombardamento degli aerei inglesi sull’autocolonna militare tedesca che ripiegava su Napoli e Cassino dopo l’armistizio dell’8 settembre e i conseguenti tragici giorni di caos. Cinque croci di ferro con gli elmetti e il nome dei caduti furono poste sul luogo dai tedeschi, poi negli anni sessanta i familiari dei deceduti recuperarono i resti riportandoli in Germania.

La storia (insieme a molte altre) con i suoi dettagli è stata ben ricordata da Michele Belcastro in articoli e libri. Belcastro (classe '38) è stato infatti testimone oculare di questa e altre vicende, avendo vissuto a lungo sulla Sila; e da tempo si accompagna con gli amici "uispini" nei boschi e nei luoghi della Sila che così ben conosce, sempre rigorosamente a piedi.

In passato la sua presenza è stata preziosa nella conoscenza di altre storie e altri luoghi: la tragedia degli otto operai morti nel lago Ampollino nel '54, la vicenda di "Mamma Giuseppina", gli affascinanti racconti di vita, tra lupi e neve, in Sila; i ricordi legati a dighe, aziende boschive e centrali idroelettriche, il tutto ai tempi in cui non esistevano cellulari, internet e mezzi di trasporto. 

Sulla curva dei tedeschi il gruppo ha posto un cartello temporaneo, ma in futuro il Comune di Parenti (Cs), potrebbe apporre una targa a beneficio dei passanti, per ricordare quest'altra vecchia storia di montagna. Far conoscere queste e altre storie può servire infatti a non dimenticare il passato e a contribuire allo sviluppo sociale e culturale della nostra bellissima Sila. 

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