UISP - Calcio - Matti per il calcio: “via” festoso e bagnato a Montalto di Castro

Matti per il calcio: “via” festoso e bagnato a Montalto di Castro

Oggi diretta tv sul sito www.uisp.it per la seconda giornata di partite, ore 16-16.30. Sabato mattina si chiude con le finali

Ha preso il via ieri, giovedi 12 settembre, la VI edizione di Matti per il calcio, la Rassegna nazionale Uisp per squadre formate da persone con disagio mentale, operatori e medici delle Asl di tutta Italia. Alle ore 15, nell'impianto comunale di Montalto di Castro, il primo cittadino dell'ospitale cittadina viterbese,Sergio Caci, ha dato il calcio d'inizio, insieme ai molti dirigenti e volontari della Lega calcio Uisp, dell'Uisp Viterbo e della Polisportiva di Montalto.
Oggi le partite si susseguiranno per tutta la giornata, dal mattino al tramonto. Dalle 16 alle 16.30 è prevista una finestra in diretta streaming tv sul sito www.uisp.it
Domani mattina si terranno le semifinali e le finali.

Significativo l'interesse dei media che seguono Matti per il calcio.

Matti per il calcio, la rassegna nazionale Uisp di calcio all'interno dell'area del disagio mentale, è stata ospitata anche da Radio1Rai: mercoledì 11 settembre Vincenzo Manco, vicepresidente nazionale Uisp, e Raffaella Garavaglia, operatrice sanitaria presso l'Ospedale di Legnano (Mi) sono intervenuti all'interno della trasmissione Zona Cesarini, trasmessa alle 22.45 (a questo link è possibile ascoltare la trasmissione in versione integrale).

Raffaella Garavaglia ha così presentato la loro esperienza: "Sostenuti dalle associazioni del territorio e dai familiari, stiamo tentando di socializzare l'esperienza il più possibile, per permettere anche a ragazzi molto giovani di usufruire della riabilitazione in ambito di salute mentale. Il calcio è una porta aperta che permette a tutti di incontrarsi e sperimentarsi con ruoli sociali diversi da quelli del malato, il risultato migliore dell'esperienza calcistica fatta dalla nostra squadra".

"In questa grande occasione di calcio sociale - ha spiegato Vincenzo Manco - che la Uisp organizza in collaborazione con Dsm, Csm e Asl, di tutta Italia, il gioco e la terapia si confondono. Lo sport è in grado di creare relazioni che sanno produrre benessere, in questo caso personale e collettivo, quindi benessere sociale. Attraverso il gioco si neutralizza lo stigma e spesso lo si sconfigge. È la dimostrazione che lo sport attraverso l'inserimento e l'impegno di tutti i soggetti assume una valenza sociale. Attraverso queste manifestazioni noi entriamo sul terreno del welfare, di un nuovo sistema di welfare".

"La rassegna finale di Matti per il calcio - ha concluso Raffaella Garavaglia - rappresenta solo alcune delle realtà locali, dietro c'è un movimento molto più ampio: a Milano abbiamo più di 200 giocatori nel campionato annuale. L'attività sportiva crea un benessere nei nostri ragazzi, sia dal punto di vista fisico che psichico e sociale, aumentano la frequenza e la qualità delle relazioni spontanee, oltre l'ambito sportivo. Attraverso queste attività molti giovani riprendono una vita normale, lo sport è un grande ponte verso una vita piena, anche di soddisfazioni. Poi c'è il valore aggiunto della squadra: i ragazzi imparano a fare squadra anche di fronte alle difficoltà della vita di tutti i giorni, non si sentono più soli ad affrontare i problemi".

di Ufficio stampa e comunicazione Uisp nazionale

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pubblicato il: 14/09/2012 | visualizzato 1692 volte

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