Tra sole, polvere e bici e sudore ... spunta il tricolore

di Mattia Boccuti

RIOLO TERME (RA) - Che sport il ciclismo. Sudore lacrime e ancora sudore solo per superare quel maledetto asfalto rovente che sembra quasi si arrampichi fino al cielo, lanciarsi in picchiata e pregare che le salite almeno per oggi siano finite. Ma non sono finite e tutti lo sanno. Eppure pregano. Certo i Monti Coralli non saranno l'Alpe d'Huez, i cesti di salumi ed i pezzi meccanici in palio al Criterium tricolore non saranno la maglia gialla ma il sudore è lo stesso, uguali sono le lacrime, quelle sì. Così i circa 200 cicloamatori già iscritti alla gara Uisp fissata per sabato 9 luglio (con partenza dal Golf Country Club di Riolo Terme, provincia di Ravenna) sanno che il sole non farà sconti a nessuno, che la fatica di giornata sarà tanta, ma non per questo non sono pronti a vivere una giornata di sano sport. 

Potenza del ciclismo, alla cui storia è legato il tracciato del Criterium tricolore. Nata dalla collaborazione tra Uisp, Golf Country Club Riolo e Cicoclub Estense, la gara si svolgerà lungo i 14,2 km del percorso del 2013 del campionato italiano, da affrontare quattro volte dagli iscritti alla prima serie (uomini dai 19 ai 59 anni) e 3 volte dagli iscritti alla seconda (donne, uomini dai 60 anni in su). Le partenze saranno inoltre differenziate da ulteriori diverse fasce di età: così alle 13,30 saranno i ciclisti dai 19 ai 39 anni a calcare le strade del Criterium, seguiti a distanza di cinque minuti dagli amatori compresi tra 40 e 49 anni, per concludere alle 14,50 con gli iscritti di 50-59 anni. L'inizio corsa per i cicloamatori della seconda serie è invece fissato alle 14,55 (over 60) e 16,20 (donne).

"È un circuito ondulato e collinare", ha dichiarato Luigi Menegatti, uno degli organizzatori del Criterium tricolore, per poi passare a snocciolare alcuni numeri della nuova edizione della gara. "Ci aspettiamo tra i 200 e i 250 cicloamatori partecipanti, mentre la quota di iscrizione è di quindici euro". Nel mese del Tour de France, quindi, e poche settimane prima dell'inizio della prova su strada dell'Olimpiade di Rio, il ciclismo sveste a Rialto il suo completo griffato e imbraccia le insegne democratiche e popolari che hanno indelebilmente segnato i suoi decenni più eroici.