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Ciclismo

Perchè ci piace quando è per tutti

Terminata l'esperienza di Pedala & Vai ne parliamo con...

 

Si è conclusa con successo l’esperienza di pedalata Venezia – Matera, ovvero il progetto Pedala & Vai che UISP Venezia, assieme ad altri partner, ha messo in campo… pardon su ruote, per parlare di Sport per tutti.

Questa iniziativa  prevedeva team di 6 tandem: Equipaggi composti da una persona abile ed una diversamente abile, lavoro condiviso con entusiasmo da tutta la squadra per puntare ad abbattere le difficoltà e raggiungere obiettivi personali.

Iniziamo a parlarne con Alessandro Da Lio presidente della Pangea Cycling
Alessandro Da Lio e Lucio Morosin diversamente abile non sono nuovi a queste imprese, forti della loro esperienza si sono messi a disposizione.
Per insegnare a puntare sulla propria grande forza, per migliorarsi, mettersi sempre in discussione perché insieme si possono raggiungere grandi traguardi.
Dove la bici, il ciclismo diventano una strategia per favorire il recupero psicomotorio di persone con disabilità e promuovere l’integrazione sociale per chi ha una problematica psicologica.

Partiamo dal “sogno raggiunto”, ci dai qualche dato ?

- 1050 km pedalati
- 11 tappe quotidiane consecutive 
- 95,45 km media effettiva giornaliera
- 4h 56' \ giorno; tempo effettivo pedalato (senza soste)
- 3600 m disl+ totali concentrati nelle ultime 8 tappe
-  445 m disl+\giorno superati
- 11 obiettivi tappa rispettati come da programma predefinito
- 1 giorno di pioggia a tratti molto intensa
-  temperature da + 15 a +30 °C max

Insomma missione compiuta ma... ce la racconti un pochino ?

Come ogni prima esperienza pilota, la partenza  è stata accompagnata da molte incognite ed incertezze, sia di natura fisica che mentale. Con il procedere dell’avventura, giorno dopo giorno, si sono sciolti molti dubbi  ed il viaggio si è trasformato in sicurezza e voglia di conquistare la meta con la tutta la forza disponibili.

Intanto l’impatto e la convivenza con gli altri utenti a quattro ruote non è sempre stata facile, doloroso ma va detto !

Fortunatamente  a metà percorso , l’intensità è notevolmente diminuita per cui si è potuto pedalare con più tranquillità. Le condizioni della strada però non ci hanno mai permesso di pedalare con serenità, se non in pochi tratti. I “Tandemoni “ comunque   eccezionali, hanno sempre pedalato in fila indiana, disegnando un serpentone compatto di alcune decine di metri sempre rispettosi del codice della strada. 

Anche questo un tema educativo.

Certo e l’allenamento svolto in precedenza  ha dato i suoi frutti : passando il muro dei test effettuati e mordendo con grinta e voglia di far bene le tappe che mancavano per arrivare a Matera, tutti hanno portato a termine l’impresa senza risentire eccessivamente della stanchezza.

Ci sono state situazioni di stress durante l’intero periodo, dovute alla stanchezza di fine tappa ed amplificate dalle caratteristiche individuali, ma sempre quotidianamente risolte dall’ottima predisposizione all’ascolto che il gruppo ha dimostrato; possiamo infatti affermare  ad alta voce e con orgoglio che il sistema gruppo e la voglia del “Fare assieme” ha prevalso sull’individualità.
Lo strumento Tandem  utilizzato, si è rivelato foriero di sincronizzazione relazionale e molto stimolante per conquistare  gli obiettivi prefissati.

Con il tandem infatti ,si parte in due e per arrivare bisogna pedalare in due, con tutto quello che ne deriva in team misti con potenzialità psico-fisiche diverse, con capacità relazionali diverse, ma sempre complementari. Tutte queste forze vanno  moltiplicate per 6, tanti erano i team in tandem, più una bicicletta condotta in modo individuale dalla sorella di un atleta, anch’essa figura essenziale e necessaria per coprire le 11 tappe.

I 1050 km programmati e macinati individualmente hanno visto pedalare tutti, risolvendo in tempo reale e sulla strada le situazioni critiche presentatesi, che dato il buon allenamento e i test eseguiti, non hanno preso nessuno in contropiede.

Il programma quotidiano degli incontri, è stato sempre rispettato, assolvendo la previsione delle medie ciclistiche da mantenere.

11 tappe quotidiane, in modalità continua, giorno dopo giorno senza soste, in modo da verificare la reale tenuta allo stress. In conclusione possiamo riconoscere che l’obiettivo è stato raggiunto, ha favorito la crescita e la presenza di nuovi pensieri in tutti i partecipanti, ha permesso una convivenza che ha aumentato la conoscenza reciproca e ha messo in evidenza limiti che vanno migliorati e (possibilmente) superati.

Parliamo  meglio del progetto con la Dott.ssa Roberta Sabbion direttrice del Settore Dipendenze DELL'ASL del Friuli Venezia Giulia, perché lo facciamo ?

Le neuroscienze ci insegnano che il cervello umano nella sua meravigliosa complessità risente moltissimo di tutte le esperienze che ognuno di noi fa. Lo stress elevato e prolungato può creare danni significativi alle cellule che lo costituiscono, i neuroni.

I soggetti che nel corso della loro vita hanno avuto patologie o situazioni problematiche prolungate nel tempo, come una dipendenza, la mancanza di uno dei sensi, situazioni psichiatriche in genere, hanno vissuto situazioni di forte stress per molto tempo con conseguenze anche importanti ai fini della buona funzionalità.
E’ provato che l’attività motoria, se condotta in maniera corretta e costante nel tempo, è in grado di migliorare questa situazione a livello cerebrale, che si traduce in una vita nettamente migliore. La scelta poi del tandem è stata accurata: questo strumento ti obbliga ad avere una relazione con l’altro in maniera continuativa e deve essere in sinergia, sennò la fatica aumenta e non si fa strada.
Per concludere poi abbiamo scelto di intervenire in un percorso terapeutico-riabilitativo delle persone che hanno aderito potenziando le loro parti sane e permettendo loro di provare piacere nel portare a termine l’impresa.
Se si connettono tutte queste osservazioni, si comprende chiaramente il perché abbiamo proposto l’intero progetto e portato a termine la sua prima tappa.

Ed UISP in tutto questo ? Ce lo spiega Paolo Peratoner di UISP Venezia

UISP ha una approfondita conoscenza dello sport e dell’attività motoria per tutte le situazioni. La sua esperienza in campi anche non classici permette di fornire una cornice competente in tutte le attività motorie che possiamo mettere in campo con finalità terapeutico-riabilitative.
Nello specifico, i soci hanno affiancato personalmente nel percorso effettuato e nella tappa finale ci  attendeva UISP Basilicata che ci ha accolto  ad Altamura, scortandoci fino  a Matera segno di una partecipazione attiva e non solo formale.

Chiediamo quindi a Soranno Antonio, referente ciclismo per UISP Basilicata un riscontro conclusivo

Intanto vanno ringraziate le associazioni Athena club di Montescaglioso e ASD Pedicini di Matera per la splendida collaborazione fornita e sono sincero, non avrei mai immaginato che quell' incontro potesse emozionarmi così tanto. Vedere quel gruppo da vicino, toccare quasi con mano la loro fatica, le difficoltà incontrate nei 1000 km percorsi, sentir chiedere quanto mancasse all'arrivo, ma allo stesso osservare la loro grinta e tenacia in ogni pedalata è qualcosa di straordinario.

Tutto ciò ha contribuito sicuramente a cambiare il mio modo di vedere la bici e la solidarietà. Nei pochi km percorsi insieme, gli organizzatori mi hanno raccontato delle cose bellissime, vere, di solidarietà e dedizione totale verso i meno fortunati.
Poi l'arrivo al punto finale presso Ipercoop, all’impresa compiuta è stato indescrivibile, caratterizzato da abbracci e lacrime, abbiamo condiviso un'emozione unica.

Tutti i componenti ci hanno ringraziato per quello che avevamo fatto, ma in realtà siamo noi che dobbiamo ringraziare loro per averci fatto vivere questa bella esperienza.

Ci uniamo alle congratulazioni e grazie a voi tutti per la testimonianza
Anche per noi dalla redazione è un piacere raccontare lo sport per tutti, lo sport che unisce

Dalla Redazione UISP Ciclismo
R.B.

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La Direzione Nazionale UISP ha comunicato a tutti i livelli che in data 01 febbraio 2023 è stato sottoscritto, nel rispetto delle prerogative di ciascun organismo, il rinnovo della Convenzione UISP - FCI per il 2023

Hanno sottoscritto la convenzione 2023 i seguenti Enti: US ACLI, CSAIN, AICS, LIBERTAS, CSEN, ACSI, CSI, UISP e ASI (con Bike Card). I loro tesserati possono regolarmente partecipare alle gare e alle manifestazioni amatoriali e cicloturistiche della FCI.

Dal 09/02/23 OPES ha sottoscritto la convenzione 2023. I loro tesserati, in possesso della Bike Card, possono regolarmente partecipare alle gare e alle manifestazioni amatoriali e cicloturistiche della FCI.

 

Per agevolare le procedure, è possibile verificare la presenza del ciclista nel database della Bike Card, accedendo alla procedura on line direttamente da questo link oppure tramite l’immagine sottostante

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