Settore di Attività Nazionale

Ciclismo

Un giro per l'Italia nel verde UISP: La Sardegna

L'Isola verde smeraldo.. a tappe

 

Il giro del verde UISP sente il richiamo che ci invia UISP Sardegna, quello di una terra che gode di un clima mite e temperato e permette di praticare attività all’aperto (come il turismo in bici) per molti mesi dell’anno.  Si può pedalare tutto l’anno, ma per godere al meglio del piacere di vagare senza essere troppo coperti o non soffrire il troppo caldo, i periodi migliori sono quelli che vanno da marzo a giugno, con giornate lunghe e campagne verdi ed in fiore, ed il periodo da settembre a novembre in cui regnano la quiete ed i bei colori autunnali.

Un territorio di circa 24 mila kmq ed una bassa densità demografica (69 ab/kmq), concorrono ad offrire vaste aree inurbate ed incontaminate. Per chi vive per tutto l’anno immerso nel rumore, nell’inquinamento luminoso, nel traffico, nello smog, ecc. l’esperienza di pedalare nelle strade secondarie e nei luoghi lontani dai grossi centri urbani, rappresenta anche l’occasione di riassaporare il piacere del silenzio, insomma due ruote nella natura.

La Regione Sardegna ha da poco avviato il progetto “La Rete Ciclistica della Sardegna”, finalizzata a creare più di duemila chilometri di ciclovie su asfalto e su sterrato e lentamente stanno crescendo i servizi dedicati al ciclo turismo, ma tanto ancora c’è da fare. Il carattere accogliente dei Sardi fa si che, in caso di avarie o di bisogno di informazioni, si trovi sempre qualcuno pronto a dare una mano.

Il territorio sardo non è caratterizzato da grandi montagne ma è anche vero che la pianura è quasi inesistente, a parte la zona dell’Oristanese, che non è attraversato dai percorsi proposti. La presenza quasi costante del vento contribuisce poi a rendere più impegnativa la nostra pedalata, quando poi soffia il maestrale con decisione…
Il circuito che viene proposto è caratterizzato da sei tappe, più un eventuale prolungamento, con partenza da Alghero, sede di aeroporto e vicina al porto di Porto Torres ed arrivo ad Olbia, anch’essa sede di porto ed aeroporto che può essere scelta come tappa di avvio o di conclusione per chi volesse percorrere le tappe in senso inverso. Il territorio interessato è quello della parte centro-nord della Sardegna

1^ tappa, Alghero – Bosa. Km 47, dislivello 900 circa

La prima tappa parte dalla nota località di Alghero ed arriva in un percorso che costeggia il mare, fino a Bosa. Anche se si tratta di sole 47 km, non bisogna pensare che sia una passeggiata, perché in questo percorso non esiste la pianura, è un continuo Sali scendi e qualche bella salita, ed i 1300 di dislivello lo stanno a dimostrare. Alghero è un pezzo di Catalogna in Sardegna, per  lungo periodo dominata dagli spagnoli ha fatto si che il dialetto algherese altro non sia che il catalano, i segni sono evidenti anche nel bellissimo centro storico, ricco di chiese e palazzi dell’epoca. Nei ristoranti, oltre ai tanti piatti di pesce, su cui spicca l’aragosta alla catalana, è possibile mangiare la locale versione della Paella. Bosa è un bellissimo borgo che si sviluppa lungo il fiume Temo ed è sormontato dal castello dei Malaspina.  Anche Bosa ha un bellissimo centro storico e si mangia dell’ottimo pesce. Da assaggiare assolutamente il vino Malvasia.

2^ tappa, Bosa – Monteleone Roccadoria. Km 49, dislivello 1450 circa

La seconda, dal mare, punta all’interno nel nord-ovest. Di soli due chilometri più lunga della prima ma con un dislivello di ben 1450 metri. Caratterizzata da lunghe salite, tratti  di zone boscose, fontane d’acqua e bellissimi panorami. Si attraversano i paesi di: Montresta e Villanova Monteleone, dove, subito dopo l’abitato troveremo la necropoli “Domus de Janas” di Pottu Codinu, lungo la strada per arrivare al bel borgo di Monteleone Roccadoria, posto in cima ad una rocca. Il nome Roccadoria ricorda la famiglia dei Genovesi Doria, alla quale apparteneva. Nel paese si trovano ancora tracce del castello ed il borgo è caratterizzato dalle belle falesie che sono una patria degli arrampicatori e si affacciano sull’alto lago del Temo.

3^ tappa Monteleone Roccadoria – Ozieri. Km 55, dislivello 1150 circa

La terza tappa parte dal Villanovese, attraversa il territorio del Meilogu ed arriva nel capoluogo del Logudoro ad Ozieri. Il primo comune che si attraversa è il piccolo comune di Romana caratterizzato dai numerosi murales, si arriva a Thiesi, noto per essere uno dei maggiori centri produttore di formaggi, si sale verso il piccolissimo centro di Borutta, dove poco prima si trova l’imponente monastero si San Pietro di Sorres, realizzato in stile romanico bicromatico. Subito dopo Borutta si attraversa Bonannaro, paese delle ciliegie, successivamente il comune di Mores, per poi arrivare ad Ozieri, centro di 11 mila abitanti con un centro storico molto grande e ben conservato. Dai raffinati palazzotti, si denota il nobile passato. Di sicuro interesse sono: il Museo archeologico che si trova nell’ex convento delle Clarisse, il centro Culturale San Francesco ex convento, la cattedrale dell’Immacolata, la fontana Grixoni. La città è nota anche per i suoi deliziosi dolci come le Copuletas e i Sospiri, ma anche per il pane ed i numerosi piatti tipici locali.

4^ tappa Ozieri – Bitti.  Km  52, dislivello 1230 circa

Se nella seconda tappa si era sconfinato dalla Provincia di Sassari a quella di Oristano, in questa quinta tappa si entra nel cuore della Barbagia in Provincia di Nuoro.
Dopo aver lasciato la città di Ozieri, si attraverserà il Comune di Pattada, posto a 700 metri di altezza, paese famoso in tutto il mondo per la presenza di diversi artigiani del coltello, la pattadesa , in sardo Resolza.
Il secondo Comune che si incontrerà nel cammino sarà Buddusò, caratteristico paese dal centro storico con molte case costruite in granito, per la presenza di numerose cave di questa dura pietra. Si arriverà a Bitti, Comune di circa 3000 abitanti, caratterizzato dalle numerose chiese che lo circondano, dalla presenza del Museo del canto a Tenores e dai numerosi insediamenti del neolitico e del nuragico, tra i quali spicca il villaggio di Su Romanzesu, che si incontrerà durante il percorso, a circa 13 km dalla meta.

5^ tappa Bitti – Santa Lucia (Siniscola) km 54, dislivello 1750 circa

Nella quinta tappa si passa dal cuore della Barbagia al mare della Baronia, attraversando un territorio ricco di boschi di sughere, querce, lecci ecc. e si affronterà la tappa forse più dura del circuito con i suoi circa 1700 metri di dislivello. A metà strada tra Bitti e Lula, si incontra il paese di Onanì, con i suoi caratteristici murales ed il nuraghe Sant’Antonio.  Successivamente si attraverserà il paese di Lula, dove vale la pena deviare di poco in direzione di Nuoro per andare a visitare la chiesa di San Francesco con le sue cumbessias (novenari) luogo narrato in diverse opere letterarie. Dopo Lula si procede in direzione di Siniscola con la salita fino al passo Sant’Anna del maestoso monte Montalto di bianco calcare. Dal passo, una lunga discesa e pianura, ci porterà alla località di Santa Lucia, vecchio borgo di pescatori trasformato in località turistica. Presenti diversi camping, villaggi, B&B ecc.

6^ tappa Santa Lucia – Olbia. Km 60, dislivello 550 circa

La sesta tappa,  presenta un ridotto dislivello che permetterà di recuperare le fatiche dei giorni precedenti. La strada che percorreremo costeggerà il mare fino a portarci ad Olbia. Dopo le località di La Caletta e San Giovanni, arriveremo al caratteristico borgo di Posada, con il centro storico posto su una rocca e sormontato dal castello della Fava. Successivamente si attraverseranno: Budoni, Agrustos e Porto Ottiolu, da cui scollineremo su San Teodoro. Da Monte Petrosu in poi si può vedere bene l’isola di Tavolara che sale verticale dal mare. Dopo le località di Porto San Paolo e Murta Maria, arriveremo ad Olbia, città di circa 60 mila abitanti con porto ed aeroporto e molte strutture ricettive.

7^ tappa Olbia – Santa Teresa di Gallura. Km 6, dislivello 875 circa

Partiti da Olbia, si procede in direzione nord. Superati Cugnana e Portisco, si sale, viaggiando in mezzo alla macchia mediterranea ed ai massi di granito per arrivare al suggestivo paesino di San Pantaleo, sovrastato da bellissime rocce granitiche, dove val la pena fare una sosta. Si scende e si prende direzione Arzachena, a meno che non si voglia allungare di una ventina di km per visitare le località turistiche della Costa Smeralda: Porto Cervo, Cala di Volpe, Romazzino, Poltu Quatu, Baja Sardinia ecc. Si prosegue in direzione Palau, porto di imbarco per l’arcipelago de La Maddalena e un paio di chilometri prima del centro turistico, si svolta a sinistra in direzione S Teresa. Anche in questo caso è possibile fare una deviazione di un paio di km per visitare Palau e poter vedere da più vicino le perle dell’arcipelago, La Maddalena, Caprera, Spargi, ecc. Vicino al bivio Palau – S Teresa, si trova la fortezza della 1^ guerra mondiale Altura, una struttura militare costruita su un promontorio di granito ed ora sede di un bel museo.
Proseguendo verso la meta della giornata, attraverseremo Porto Pollo e Porto Pozzo per poi arrivare a S Teresa, luogo di possibile imbarco per la Corsica, che nelle belle giornate è ben visibile con Bonifaccio e le sue rocce bianche.  A S Teresa val la pena proseguire fino a Capo Testa, estremità nord della Sardegna, ed ammirare le bellissime spiagge e rocce granitiche scolpite dal vento.

Riepilogo e suggerimenti.

Con le 6 tappe si percorrono in totale circa 320 chilometri, pertanto una media giornaliera di circa 53 km, crediamo alla portata di tutti. I più allenati posso comunque scegliere di sommare più tappe secondo il proprio gusto.
I percorsi sono stati scelti con l’idea di far conoscere sia i centri noti come : Alghero, Bosa, Olbia, e sia centri molto piccoli ma caratteristici per l’aver mantenuto le caratteristiche architettoniche tradizionali.
Anche se adatti a tutti, serve allenamento a meno di non affidarsi alla e-bike, ogni tipo di bici può essere adeguata ma meglio pensare alla possibilità di trasportare del bagaglio, quindi bike-packing oppure bici da trekking sono più adatte in ragione di un percorso a tappe

Eno-Gastronomia Piatti tipici da provare:

Primi:
Fregula con frutti di mare;
Spaghetti ai ricci;
Zuppa gallurese o “zuppa cuata”;
Spaghetti alla bottarga;
Culurgiones;
Pane frattau;
Gnocchetti Sardi;

Secondi:
Maialetto arrosto;
Agnello ai carciofi o al finocchietto;
Aragosta alla catalana;
Panadas;
Burrida alla Cagliaritana;
Orziadas ( attinie di mare fritte)
Cordula arrosto o con piselli;

Formaggi:
Fiore sardo;
Pecorino Sardo;
Ricotte dolci e salate;

Dolci:
Seadas;
Copulettas di Ozieri;
Aranzada Nuorese;

Vini:
Cannonau;
Vermentino di Gallura;
Malvasia di Bosa;
Carignano del Sulcis;
Cagnulari;

In Sardegna è presente anche una ricca produzione di birre artigianali, alcune prodotte con orzo coltivato e trasformato sul posto.

Info-UISP Sardegna

Per quanto riguarda UISP e la possibilità di informarsi, tesserarsi oppure avere assistenza

Comitato Regionale Sardegna
Viale Trieste 69 - 09123 Cagliari (CA)
Tel: 070/8575783 - 392/0809039 - Fax: 070/8575783
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Comitati Territoriali

Oppure alla ASD affiliata UISP che ci ha aiutato nella composizione di tutto questo e che ringraziamo vivamente.
Per informazioni.

sardegnasportnatura@gmail.com
3494484008
Bruno Farina

Per la Redazione UISP Ciclismo
(RB) con la collaborazione di Bruno Farina

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE

 

 

 

 

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BIKE CARD Tutorial

La Direzione Nazionale UISP ha comunicato a tutti i livelli che in data 01 febbraio 2023 è stato sottoscritto, nel rispetto delle prerogative di ciascun organismo, il rinnovo della Convenzione UISP - FCI per il 2023

Hanno sottoscritto la convenzione 2023 i seguenti Enti: US ACLI, CSAIN, AICS, LIBERTAS, CSEN, ACSI, CSI, UISP e ASI (con Bike Card). I loro tesserati possono regolarmente partecipare alle gare e alle manifestazioni amatoriali e cicloturistiche della FCI.

Dal 09/02/23 OPES ha sottoscritto la convenzione 2023. I loro tesserati, in possesso della Bike Card, possono regolarmente partecipare alle gare e alle manifestazioni amatoriali e cicloturistiche della FCI.

 

Per agevolare le procedure, è possibile verificare la presenza del ciclista nel database della Bike Card, accedendo alla procedura on line direttamente da questo link oppure tramite l’immagine sottostante

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