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“Quando lo sport è fango e sudore”: sul Sole 24 ore la storia di Giulia Biagioni

La campionessa Uisp di mountain bike è stata intervistata sulla sua esperienza con uno sport molto impegnativo e ad alto livello

 

Tratto da sito nazionale

Claudia Radente, giornalista de Il sole 24 ore, ha realizzato una interessante intervista a Giulia Biagioni, campionessa Uisp di mountain bike, che racconta di un’esperienza dura ma fonte di grandi soddisfazioni. “Cosa provo a fine gara? Mi sento rigenerata, mi piacciono le gare sofferte dove a dominare c’è il fango o la pioggia, mi piacciono le cose difficili e sudate, mi piace mettermi tanto in gioco, entro molto in competizione; quindi quando a fine gara riesco ad avere un buon risultato sulle altre è sempre una doppia vittoria sia con me stessa che con loro”. Giulia Biagioni ha 26 anni e viene da Barga, piccolo comune della provincia di Lucca.

Fin da piccola Giulia ha praticato vari sport, tanto da voler anche frequentare il liceo scientifico sportivo: è passata dall’atletica alla pallavolo, successivamente per colpa di un incidente ha dovuto dedicarsi al nuoto, ma non era abbastanza come racconta: “Avevo bisogno di più stimoli, di più adrenalina per riuscire a superare tutti gli ostacoli e le difficoltà che mi aveva lasciato il trauma a seguito di un incidente. Ho scelto la bici, un po’ per gioco un po’ per sfida con me stessa, per riacquistare sicurezza e per riprendermi la mia vita”.

Nell’estate del 2015 Giulia  monta in sella a una mtb di ben 15 kg. E da qualche pedalata, questo sport è diventata la sua passione. A febbraio 2017 ha partecipato al campionato italiano d’inverno a Campagnola Emilia e si è aggiudicata niente meno che il titolo di campionessa italiana Uisp d’inverno. Il 2018 è iniziato alla grande con la riconferma della maglia tricolore al campionato Uisp, su un percorso di quaranta chilometri.

Caratteristica fondamentale di chi va in bici a questi livelli è la costanza negli allenamenti: nel suo caso deve e vuole allenarsi tre o quattro volte a settimana e non appena riesce ad organizzarsi con il lavoro. La fatica è la chiave dell’andare in mountain bike. Devi amare fatica e sudore, alla domanda infatti di cosa sia il bello della gare, senza indugio Giulia mi risponde: “Quando la dose di adrenalina non è più in circolo mollo la presa e mi rilasso e la stanchezza prende possesso di me, perché si gioca a tanti sport: a calcio tennis etc ma non si gioca con la mtb, la mtb è fatica, forza, passione e determinazione”.

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