Comitato Territoriale

Lariano

“Terzo settore e sport dilettantistico": l'approfondimento pubblicato da AICCON

Nel documento curato dal prof. Antonio Fici "La riforma come opportunità per le associazioni (e le società) sportive dilettantistiche”. Parla T. Pesce

Un’associazione sportiva dilettantistica iscritta al Registro nazionale Coni può essere, come già più volte affermato ed approfondito, anche Ente del terzo settore. Tra le diverse tipologie di enti, quella dell’associazione di promozione sociale si configura, senza dubbio, come quella più vicina all’associazione sportiva dilettantistica: sono del resto già presenti in Italia molte associazioni che beneficiano della “doppia qualifica”.

Sul tema è intervenuto il working paper “Terzo settore e sport dilettantistico – La riforma come opportunità per le associazioni (e le società) sportive dilettantistiche”, curato dal prof. Antonio Fici e pubblicato da AICCON lo scorso 3 maggio.

“Abbiamo letto l’autorevole documento di lavoro del professor Fici con molta attenzione – commenta Tiziano Pesce, vicepresidente nazionale Uisp – e lo riteniamo un contributo estremamente chiaro, equilibrato e di assoluto interesse, tenendo oltretutto conto del ruolo ricoperto dallo stesso Fici, quale consulente del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali nella redazione, tra l’altro, del Codice del terzo settore, e del valore di AICCON. Una pubblicazione che aiuta il mondo sportivo di base a guardare con la giusta attenzione la riforma legislativa del terzo settore valutando le concrete opportunità messe a disposizione delle associazioni sportive dilettantistiche e che rappresenta, nei fatti, una ulteriore autorevole validazione del percorso che come Uisp stiamo portando avanti, ogni giorno, sul territorio, nel rapporto con le associazioni sportive affiliate”.

La pubblicazione di AICCON evidenzia quanto una ASD iscritta nel Registro Coni potrebbe facilmente diventare anche ente del terzo settore (nello specifico Associazione di promozione sociale) “dal momento che i suoi tratti distintivi per il riconoscimento a fini sportivi da parte del Coni sono, dal punto di vista dell’attività svolta, delle finalità perseguite e dell’ordinamento interno, già molto simili a quelli di un ETS”, usufruendo di importanti benefici.

“Ovviamente ogni singola situazione deve essere valutata con attenzione – aggiunge Tiziano Pesce – e questo è uno dei compiti della nostra rete dei Comitati territoriali e regionali con i nostri responsabili e referenti dei servizi Consulenze, nell’accompagnamento, lo abbiamo definito così, delle nostre affiliate, continuando ad auspicare una piena armonizzazione normativa dello sport dilettantistico, uno degli ambiti senza dubbio costitutivi dell’intero terzo settore italiano, come affermano anche i dati Istat".

Di assoluto interesse il paragrafo conclusivo del documento redatto dal prof Antonio Fici, in cui si legge:
“Il rapporto tra associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e nuovo diritto del terzo settore appare alquanto controverso nei commenti e nelle opinioni attualmente circolanti sul tema. Vi sono invece, a nostro avviso, degli aspetti già molto chiari che possono tradursi in concrete opportunità per le ASD. Detto altrimenti, la nostra valutazione è nel senso che le ASD farebbero bene ad interessarsi di più della riforma del terzo settore, perché molte di loro potrebbero trarre da essa notevoli vantaggi e significative opportunità di sviluppo. La stessa conclusione è valida per le società sportive dilettantistiche (SSD), anche se non è stato in questa sede possibile approfondire quest’ultimo aspetto così come avrebbe meritato”.
Società sportive dilettantistiche che potrebbero essere infatti interessate alla riforma del terzo settore, poiché in questo contesto, essendo società, potrebbero assumere la qualifica di imprese sociali.

Antonio Fici, avvocato, è professore associato (abilitato ordinario) di Diritto privato all’Università degli Studi del Molise. Già consulente del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in tema di riforma del terzo settore (in questa veste ha contribuito alla redazione dei Decreti legislativi n. 112/2017 di riforma dell’impresa sociale e n. 117/2017 recante il Codice del terzo settore), è componente, per designazione ministeriale, del Consiglio di amministrazione della Fondazione Organismo Nazionale di Controllo sui Centri di servizio per il Volontariato. 

AICCON–Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit è il Centro Studi promosso dall’Università di Bologna, dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e da numerose realtà, pubbliche e private, operanti nell’ambito dell’economia sociale, con sede presso la Scuola di Economia, Management e Statistica di Forlì – Università di Bologna.

Nella sezione “NEWS” della piattaforma web Servizi per le associazioni e le società sportive, è direttamente scaricabile la soprarichiamata pubblicazione “Terzo settore e sport dilettantistico – la Riforma come opportunità per le associazioni (e le società) sportive dilettantistiche”. (Gruppo redazionale Pagine Uisp)

 

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