Uisp-a-mente

UISP-A-MENTE Newsletter della Uisp Emilia-Romagna

n. 2 anno III - giovedì 31 gennaio 2013

Web: www.uisp.it/emiliaromagna E-mail: redazione.emiliaromagna@uisp.it

Facebook: facebook.com/uispemiliaromagna


1. UN CONGRESSO VERDE CHE RIPARTE DAL SISMA

Il 23 e 24 febbraio all'hotel Raffaello di Modena l'ottavo appuntamento congressuale della Uisp Emilia-Romagna


di redazione Uisp Emilia-Romagna

2. CHIUSA LA CAMPAGNA CONGRESSUALE 2013 DEI COMITATI TERRITORIALI

"Dal dibattito emerge la necessità di posizionare la nostra associazione in una rete sociale più vasta". Così Vincenzo Manco, presidente Uisp Emilia-Romagna, sintetizza gli 11 congressi in regione. Tutti gli approfondimenti pubblicati nello speciale sul sito regionale Uisp

di Mario Reginna

3. "FAREMO UN MINISTERO DELLO SPORT"

Il 24 gennaio a Roma Pierluigi Bersani ha presentato il programma del Pd sulle politiche sportive. Dopo aver proposto un Ministero ad hoc, il candidato premier ha criticato apertamente l'attuale sistema di delega al Coni


di Fabrizio Pompei

4. CON-FUSI SULLA NEVE

"Uisp e dintorni", rubrica d'approfondimento del comitato parmense, intervista Stefano Curti e Mirco Panizzi, presidente e allenatore dell'associazione Skirace che promuove sci per non vedenti. In attesa di una manifestazione all'insegna dell'integrazione in programma il 3 febbraio


di Martina Berto - redazione Uisp Parma

5. DISEGNANDO MARADONA

Per la nostra rubrica sul fumetto sportivo "Diego Armando Maradona", la graphic novel di Paolo Castaldi sulla vita (e la leggenda) del "pibe de oro"


di Fabrizio Pompei

6. UNO SPORT SCIENTIFICO

Il Consiglio dei ministri dell'undici gennaio ha sancito la nascita, dall'anno scolastico 2013/2014, del liceo sportivo. Intervista a Monica Risaliti, responsabile delle politiche educative Uisp Emilia-Romagna

di Vittorio Martone

7. MTB LUNGO I FIUMI DELLA ROMAGNA

A febbraio, in Romagna, due manifestazioni della mountain bike Uisp per gli appassionati di ogni livello. Il 3, a Faenza, il 13° Challenger d'inverno della Polisportiva S. Lucia e il 10, a Lugo, la Gran fondo Tre fiumi di Romagna "Memorial Gurioli Adriano"


di Fabrizio Pompei

8. SENZA CORRUZIONE RIPARTE IL FUTURO

Il 23 gennaio la campagna on-line di Libera scende in piazza con flash mob in tutta Italia


fonte: Libera Emilia-Romagna

9. UN TROFEO PER BAMBINI

Il 26 gennaio al Paladozza di Bologna si è svolta la XVII edizione del "Trofeo Mariele Ventre", il tradizionale appuntamento del pattinaggio Uisp che unisce sport, musica e solidarietà


di Fabrizio Pompei

10. FINALE DI PARTITA

Nel romanzo "La rivincita di Capablanca" lo scrittore Fabio Stassi racconta la vita del campione cubano e la sua amicizia e rivalità con l'esule russo Aljechin


di Vittorio Martone

11. TORNANO LE PILLOLE DI MOVIMENTO

Presentata il 30 gennaio in conferenza stampa la terza edizione del progetto per la diffusione dell'attività motoria come strumento di prevenzione per la salute


di Francesco Costanzini - redazione Uisp Bologna

12. LA POLITICA SPORTIVA AL PARLAMENTO

Il 9 febbraio la Uisp Modena organizza un incontro con i candidati del Pd alla Camera e al Senato. Tra gli ospiti Josefa Idem, Stefano Vaccari e Filippo Fossati, tutti provenienti da differenti esperienze legate al mondo dello sport


di redazione Modena

13. PARMA A TUTTO GAS

Il 2 marzo prenderà il via l'Operazione Nabucodonosor, il progetto di Gruppo di acquisto solidale promosso dalla Uisp di Parma. Intervista a Sara Conversi, organizzatrice dell'iniziativa


di redazione Uisp Parma

14. MULATTIERA DI FIUME

Domenica 17 febbraio torna per la sua 33° edizione la Caretera ed Rubera, la camminata non competitiva che da Rubiera segue il Secchia sulle antiche "vie della ghiaia"


di Fabrizio Pompei

15. LA RISCOPERTA DELLE CENE SOCIALI

Dopo l'appuntamento del 18 gennaio con il podismo, la Uisp di Ferrara aspetta il primo febbraio per la festa del ciclismo nel centro sociale Il Quadrifoglio di Pontelagoscuro


di Nicola Alessandrini - redazione Uisp Ferrara

LA UISP EMILIA-ROMAGNA IN UN'APP

La nuova applicazione, studiata per Android e iPhone, permette di avere sul proprio smartphone tutte le informazioni sul mondo regionale dell'Unione Italiana Sport Per tutti

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1. UN CONGRESSO VERDE CHE RIPARTE DAL SISMA

Il 23 e 24 febbraio all'hotel Raffaello di Modena l'ottavo appuntamento congressuale della Uisp Emilia-Romagna

Parte dal territorio colpito dal sisma l'ottavo congresso della Uisp Emilia-Romagna, in programma all'hotel Raffaello di Modena il 23 e 24 febbraio. I lavori prenderanno il via alle 10,30 del sabato con una tavola rotonda intitolata "Nel territorio dello sport sociale". Rappresentanti dell'associazionismo di base, dei media e delle istituzioni interverranno per fare il punto sul supporto che lo sport ha garantito alle popolazioni colpite dal sisma dopo le scosse del 20 e 29 maggio scorso. Interverranno Teresa Marzocchi, assessore alle politiche sociali della Regione Emilia-Romagna; Stefano Vaccari, assessore allo sport della Provincia di Modena; Carlo Paris, giornalista di Rai Sport; i rappresentanti di Save the children e di tre associazioni sportive di Ferrara, Modena e Reggio Emilia; Filippo Fossati, presidente Uisp. A moderare l'incontro invece un altro presidente, quello uscente della Uisp Emilia-Romagna, Vincenzo Manco.

Dalle 15 spazio invece ai lavori e alle "liturgie" congressuali, con l'accredito dei delegati che dovranno eleggere il consiglio che voterà poi il nuovo presidente regionale, scegliendo tra i due candidati Paola Lanzon della Uisp Imola-Faenza e Mauro Rozzi del comitato di Reggio Emilia. Il congresso rappresenterà come da tradizione l'occasione per ripercorrere i quattro anni di mandato appena chiusi e per fare il punto sui risultati raggiunti con le relazioni del presidente uscente, del corpo dirigente, dei responsabili degli incarichi e con il dibattito che ne conseguirà.

Vera innovazione del congresso sarà poi il riconoscimento certificato di sostenibilità ambientale dell'evento rilasciato dalla società Punto 3 srl che, seguendo passo dopo passo l'organizzazione, ha conferito alla Uisp Emilia-Romagna il bollo "Eventi Sostenibili® Icea". Tra i punti di forza dell'organizzazione, già da ora figurano alcune "accortezze" ambientali quali la raccolta differenziata e l'uso di lampade a basso consumo nella sede del comitato regionale, la scelta di Modena come luogo per il congresso - centrale rispetto alla regione e ben collegata con treni e bus (che gli organizzatori invitano a preferire), l'invito a condividere le auto per raggiungere il congresso anche attraverso il portale di car-pooling Flootta.com. Completano il quadro della scelte ecosostenibili l'utilizzo di prodotti e ingredienti del menù sono a filiera corta, la preferenza per alimenti e bevande da agricoltura biologica certificati e l'uso dell'acqua di rete, la riduzione della carta attraverso la diffusione dei materiali congressuali su chiavetta Usb.

Manuela Claysset, presidente del consiglio regionale Uisp Emilia-Romagna che ha curato in prima persona l'organizzazione sostenibile del congresso, afferma: "Questo evento deve rappresentare un punto di partenza. Il solo congresso regionale è poca cosa infatti rispetto alla mole di manifestazioni che come Uisp organizziamo. La speranza è che questo approccio possa fungere da esempio e stimolo per tutte le altre nostre iniziative". Infatti proprio di iniziative "verdi" si parlerà nel corso della mattinata di domenica 24, con la premiazione delle società sportive che hanno partecipato a "Buone pratiche di sostenibilità in con…corso", rassegna per la certificazione ambientale delle grandi manifestazioni sportive organizzate nel 2012.

Scarica la scheda di presentazione del congresso a cura di Punto 3
Scarica la presentazione di Flootta.com, portale per l'organizzazione semplice e diretta del car-pooling

di redazione Uisp Emilia-Romagna

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2. CHIUSA LA CAMPAGNA CONGRESSUALE 2013 DEI COMITATI TERRITORIALI

"Dal dibattito emerge la necessità di posizionare la nostra associazione in una rete sociale più vasta". Così Vincenzo Manco, presidente Uisp Emilia-Romagna, sintetizza gli 11 congressi in regione. Tutti gli approfondimenti pubblicati nello speciale sul sito regionale Uisp

Molte conferme, un avvicendamento e l'occasione per segnare il punto di partenza di una stagione di rinascita. Si potrebbe sintetizzare così l'esito degli undici congressi territoriali dei comitati Uisp in Emilia-Romagna - i cui report sono raccolti in uno speciale sul nostro sito - una regione in cui la continuità dirigenziale l'ha fatta da padrone. I presidenti uscenti sono stati infatti confermati nella quasi totalità delle sedi (Marco Pirazzini per la Bassa Romagna, Fabio Casadio a Bologna, Enrico Balestra a Ferrara, Gianluca Soglia a Forlì-Cesena, Paola Lanzon nel territorio di Imola-Faenza, Andrea Covi a Modena, Enrica Montanini a Parma, Sabrina Olivè a Piacenza, Athos Maggioli a Ravenna). A Rimini invece Lino Celli è stato designato alla presidenza dopo la difficile stagione apertasi con il commissariamento del settembre 2011, mentre a Reggio Emilia Silvana Cavalchi ha preso il posto dell'uscente Mauro Rozzi, candidato alla presidente regionale della Uisp Emilia-Romagna assieme a Paola Lanzon.

Oltre che sedi di discussione e presentazione dei programmi per il nuovo quadriennio regionale, i congressi sono stati sede di dibattiti anche accesi. La crisi economico-finanziaria e la difficile situazione conseguente hanno rappresentato il fulcro della discussione, in cui spesso hanno trovato spazio anche temi di politica internazionale e nazionale. "Rispetto alla stagione del 2009 - afferma Vincenzo Manco, presidente della Uisp Emilia-Romagna - si è manifestato un elevato tasso di partecipazione, frutto non solo della crescita numerica di molti territoriali. Ho registrato infatti una maggiore volontà di essere presenti e protagonisti nel dibattito congressuale. Dibattito che ha sottolineato quanto sia necessario posizionare la Uisp in una rete sociale più vasta, trasformandola sempre più in un interlocutore centrale nell'associazionismo del territorio e in un punto di riferimento del sistema di tutela dei cittadini e della qualità della vita. Spesso e volentieri ho riscontrato il riconoscimento del lavoro del regionale a supporto dei territoriali, elemento su cui viene chiesta un'amplificazione e un rinforzo nella prossima legislatura che si dovrà basare anche sullo stimolo ai territori di promuovere innovazione della progettualità e della proposta. Terzo elemento di rilievo è la volontà della maggior parte dei comitati di chiedere un impegno, oggi che la stagione politica sta per cambiare, per una riforma del sistema sportivo in generale di cui la Uisp deve farsi promotrice. Quarto elemento, la consapevolezza di trovarsi in un comitato regionale che, nonostante le difficoltà legate alle disponibilità di un quadro dirigente prestato anche a ricoprire incarichi nazionale, è riuscito su attività, progettazione e formazione a realizzare la riforma e l'innovazione delle attività, come accaduto con l'area del gioco e quella degli sport in ambiente".

di Mario Reginna

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3. "FAREMO UN MINISTERO DELLO SPORT"

Il 24 gennaio a Roma Pierluigi Bersani ha presentato il programma del Pd sulle politiche sportive. Dopo aver proposto un Ministero ad hoc, il candidato premier ha criticato apertamente l'attuale sistema di delega al Coni

"Serve un ministero dello sport". "Il governo non delegherà lo sport a nessuno". "Il Coni si occuperà dello sport olimpico secondo quella che è la sua missione fondamentale". Con queste dichiarazioni Pierluigi Bersani ha dettato l'indirizzo del Pd per quanto riguarda le politiche sportive, nella conferenza stampa tenuta a Roma il 24 gennaio. Parole di innovazione che mettono l'accento sull'annosa questione della delega al Coni da parte dello Stato per la gestione dello sport nel nostro Paese. Ecco dunque proposta una netta distinzione tra il Coni, che dovrà concentrarsi unicamente sullo sport di vertice, e un vero e proprio Ministero, che invece si occuperà "di politica sportiva, prevenzione e sanità, vita del territorio, impiantistica di base, scuola".

Fino ad oggi solo due volte il governo italiano ha dato vita a un Ministero dello sport: la prima volta durante il governo Prodi, dal 2006 al 2008, con Giovanna Melandri, la seconda con l'attuale ministro Piero Gnudi. "Oggi lo sport - ha affermato Bersani - richiede una governance e un presidio politico, bisogna aprire un fronte e smetterla di delegare". Sette i punti proposti dal Partito democratico per ripensare complessivamente il sistema sportivo italiano. Più educazione motoria nelle scuole, investendo anche nell'impiantistica, il riconoscimento sociale e legislativo per chi lavora nel settore, la connessione sport e salute a cui si affianca la lotta al doping, una nuova governance dello sport, una valida formazione universitaria per gli addetti ai lavori e pari opportunità per chi va ad occupare posti dirigenziali. Oltre le proposte anche un attacco diretto al Coni che tra un mese eleggerà il proprio presidente. "Colpisce che siano in 76 a decidere chi deve governare lo sport". Norme "antistoriche" secondo il candidato premier del centrosinistra non più attuabili in tempi moderni. "Meglio sarebbe un sistema più ampio e democratico".

Per ora il Pd si affida ai propri candidati sportivi, con Josefa Idem in testa come capolista al senato per l'Emilia- Romagna ma non mancano le incognite per il futuro: prima fra tutte la vaghezza sul reperimento delle risorse. "Ci sono dei ministeri senza portafoglio - afferma Bersani - come alle politiche comunitarie e ai Fondi Strutturali, che hanno più portafogli di tanti ministeri. Il problema principale è la regia di questa politica. Poi si vede cosa fare, se serve una legge da finanziare o altri strumenti legislativi. A volte i ministri senza portafoglio governano meglio di quelli che ce l'hanno".

di Fabrizio Pompei

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4. CON-FUSI SULLA NEVE

"Uisp e dintorni", rubrica d'approfondimento del comitato parmense, intervista Stefano Curti e Mirco Panizzi, presidente e allenatore dell'associazione Skirace che promuove sci per non vedenti. In attesa di una manifestazione all'insegna dell'integrazione in programma il 3 febbraio

Stefano Curti, classe 1992 si è avvicinato allo sci nel 1999 all'età di 6 anni e lo ha praticato per 10 a livello amatoriale. Nel 2009 ha conosciuto la guida Mirco Panizzi e hanno deciso di praticare assieme questo sport in maniera agonistica. La sua specialità è lo slalom, disciplina nella quale l'anno scorso è riuscito a vincere una gara in notturna di Coppa Europa, a Chamounix in Francia. A raccontarci, per la nostra rubrica "Uisp e dintorni", l'inizio di questa esperienza è proprio Mirco Panizzi, guida per ragazzi non vedenti del Comitato italiano paralimpico (Cip): "Alla fiera Skipass alla fine di ottobre lo Sci Club Fanano 2001 mi disse: 'Sai che abbiamo un ragazzo nella provincia di Parma che scia con noi da tanti anni?'. Risposi che mi sarebbe piaciuto conoscerlo per poter sciare con lui. Ci siamo incontrati sulle piste del Cimone e da lì è iniziata la nostra avventura e la nostra amicizia".

Come funziona lo sci per ipovedenti e ciechi?
"Le persone con deficit visivo possono praticare lo sci alpino con un'atleta guida, che ha il compito di accompagnarli nella discesa. Un atleta cieco riceve dei segnali sonori dalla guida che gli sta davanti e in base al segnale l'atleta sa dove girare e con che ritmo praticare le curve. Per gli atleti ipovedenti invece la guida comunica con l'atleta attraverso un interfono e gli comunica le condizioni del percorso: dossi, disconnessioni e cambi di luce. Soprattutto questi ultimi creano seri problemi per gli ipovedenti, in particolare nello slalom speciale, dove i paletti sono molto vicini".

Per praticare questo sport non è sufficiente una semplice palestra: occorrono neve e impianti e quindi spostamenti. Come sono organizzati i tuoi allenamenti?
"Purtroppo lo sci alpino è uno sport che richiede molti sacrifici e molto tempo: è necessario sia un allenamento 'a secco', ossia fatto in palestra, sia sulla neve. Quest'ultima esigenza comporta dei costi elevati perché bisogna spostarsi negli impianti sciistici e di conseguenza c'è la spesa dell'alloggio e dello skipass. Negli altri paesi gli atleti e le loro guide vengono assunti (come fosse un lavoro) dallo Stato e premiati in caso di medaglie. In questo modo possono effettuare allenamenti almeno 5 volte alla settimana sia nel periodo invernale che in quello estivo. Noi invece riusciamo a svolgere al massimo due allenamenti alla settimana in inverno mentre quasi nulla in estate. Quando andiamo alle gare e alle manifestazioni tutto il materiale e le spese di trasferta e albergo sono a nostro carico. In Italia sembra che esista solo il calcio mentre nei paesi europei sono importanti anche gli altri sport".

Il 3 febbraio 2013 si terrà a Pratospilla la terza edizione di "Confondiamoci sulla neve", manifestazione Uisp che può rappresentare un'opportunità per tutti di avvicinarsi alla montagna.
"Questa è un'opportunità per tutti i ragazzi che vogliono provare qualcosa di nuovo e anche per coloro che sanno già sciare, oltre che per passare una giornata insieme, tutti uniti dalla passione della montagna e di questo fantastico sport. Ci auguriamo che qualche ragazzo che parteciperà all'evento decida poi di proseguire con l'attività."

Insomma, lo sport offre possibilità, abbatte le barriere: il messaggio è importante. A confermarlo è direttamente Stefano Curti, per cui la disabilità non è assolutamente un freno.
"Anzi, è qualcosa che stimola a superare se stessi. Soprattutto noi disabili vogliamo far capire che la disabilità non è soltanto una situazione negativa delle persone e che un disabile non è diverso dagli altri. Lo sport è senza dubbio un'arma con cui sconfiggere le diversità e abbattere i pregiudizi della gente. Nella mia esperienza, confrontandomi con atleti di altre nazioni, non ho potuto fare a meno di notare le enormi lacune che il nostro Paese ha rispetto al resto d'Europa. Mi sono reso conto che in Italia i disabili che praticano sport vengono spesso usati dalle federazioni e dai comitati al solo scopo di lucro, a scapito degli atleti stessi che non hanno i fondi necessari per gli allenamenti, il materiale tecnico e i compensi. Con la mia associazione mi auguro di riuscire a sradicare questa condizione ignobile in cui siamo finiti e restituire allo sport paralimpico la dignità che si merita".

Leggi l'intervista integrale a Stefano Curti e Mirco Panizzi

di Martina Berto - redazione Uisp Parma

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5. DISEGNANDO MARADONA

Per la nostra rubrica sul fumetto sportivo "Diego Armando Maradona", la graphic novel di Paolo Castaldi sulla vita (e la leggenda) del "pibe de oro"

Undici tocchi. Sono quelli che servono a Maradona per segnare quello che è passato alla storia come il gol più bello del secolo. Il numero dieci che parte da dietro la metà campo, dribbla mezza difesa avversaria, portiere compreso, e mette la palla in rete per la doppietta che permette all'Argentina di battere l'Inghilterra, qualificarsi alle semifinali e vincere il mondiale di Messico '86. Undici tocchi sono anche i capitoli del fumetto di Paolo Castaldi "Diego Armando Maradona" (Becco Giallo. Sommacampagna - VR, 2012. pp. 208. € 15). Undici capitoli per altrettante storie legate alla vita del "pibe de oro", dai campi polverosi di Villa Fiorito, il sobborgo di Buenos Aires dove imparò a dare i primi calci al pallone al trionfo in nazionale. Non solo. Castaldi non si accontenta di disegnare la cronaca della vita e delle imprese sportive di Maradona ma gira intorno alla storia del campione che tutti conoscono per osservarlo da punti di vista insoliti.

Ecco allora che la partita Juventus-Napoli del 1986, vinta da Diego e compagni per 3-1 viene vissuta attraverso gli occhi di Francesco Coppola, napoletano emigrato in cerca di lavoro a Casale Monferrato, operaio della Eternit, affetto da asbestosi, malattia provocata dall'inalazione di fibre di amianto. La rimonta e la vittoria degli azzurri non vale solo lo scudetto ma è la rivincita della gente del sud, degli operai sulla squadra dei padroni. In un altro episodio (un altro tocco) viene raccontata una partita di beneficenza giocata da Maradona insieme ai ragazzi di una squadra locale in un campo fangoso della periferia di Napoli. Stavolta a parlare è Carmine Gianfelice, difensore centrale incaricato di marcare Diego, il suo idolo. Un'occasione - scrive Castoldi - per raccontare una storia ambientata ad Acerra ma dove "nessun uomo era stato ammazzato, nessun camorrista arrestato, nessun ragazzino malmenato".

Tra gli undici tocchi compare perfino dio. Dio in persona, o come lo chiama Maradona "il barba" che, dietro una porta dello spogliatoio, prima della storica partita con l'Inghilterra, chiacchiera col numero dieci dell'albiceleste davanti a un bicchiere di vino. Ecco spiegata (e giustificata) la "mano de dios", il famoso colpo di mano con cui Diego portò il risultato sull'uno a zero prima di raddoppiare col "gol del secolo". Un tocco di mano che valse la qualificazione ma che, soprattutto, permise all'Argentina di battere gli inglesi dopo appena quattro anni dalla guerra delle Falkland. "Un tocco di mano - si legge - ma nella mia anima sento che è stato un tocco della giustizia. Una splendida giocata!".

Insomma, un santino (un po' retorico) del "più grande calciatore della storia" che "è andato oltre il calcio", che "è stato per prima cosa un uomo", "che ha preso un semplice pallone e lo ha trasformato nel riscatto di una città intera [...], in un moto rivoluzionario che ci dice di lottare [...] a fianco di chi è più debole"? C'è anche dell'altro, quando si accenna alla cocaina e al doping, e due pagine interamente nere ricordano che "pure un re a volte può cadere". Eppure il libro, con i suoi disegni a matita colorati d'azzurro, resta un atto di amore incondizionato. Resta la devozione religiosa di fronte al genio che "ha preso un pallone e lo ha trasformato in poesia" e a cui si perdona tutto perché, come disse lo stesso Maradona, "il pallone non si sporca. Mai".

di Fabrizio Pompei

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6. UNO SPORT SCIENTIFICO

Il Consiglio dei ministri dell'undici gennaio ha sancito la nascita, dall'anno scolastico 2013/2014, del liceo sportivo. Intervista a Monica Risaliti, responsabile delle politiche educative Uisp Emilia-Romagna

Era partito tutto da una proposta di Manuela Di Centa presentata nel 2011 a Mariastella Gelmini, all'epoca Ministro dell'istruzione, e recepita poi anche dal suo successore Francesco Profumo. Venerdì 11 gennaio il Consiglio dei ministri ha infine approvato in extremis il decreto che istituisce il liceo scientifico a indirizzo sportivo. "La sezione non è finalizzata solo alla formazione di giovani che praticano sport e sono impegnati in competizioni di rilievo nazionale o internazionale, ma si rivolge a tutti gli studenti interessati ai valori propri della cultura sportiva". Così si legge nel decreto istitutivo di questo indirizzo che già per l'anno scolastico 2013/2014 prevederà l'aumento di un'ora a settimana (per un totale di 3) delle ore di scienze naturali e scienze motorie (la vecchia educazione fisica) e vedrà il latino e la storia dell'arte sostituiti da diritto ed economia dello sport e da discipline sportive. Sarà consentito dotarsi di questo indirizzo solo a quegli istituti che possano disporre di "impianti e attrezzature ginnico-sportive adeguate". Abbiamo chiesto a Monica Risaliti, responsabile delle "politiche educative e dei sani stili di vita" della Uisp Emilia-Romagna, di commentare con noi questa innovazione nel panorama formativo della scuola italiana.

Partiamo da una valutazione generale.
"Si tratta sicuramente di una bella opportunità per tutti coloro che hanno deciso di fare dello sport un'esperienza importante e prioritaria della propria vita, con un giusto compromesso tra lo studio e la pratica dello sport a un livello più alto di quello amatoriale. Cosa che effettivamente fino ad ora non sempre si è realizzato".

Sicuramente il "liceo sportivo" mette l'Italia al passo con le direttive europee. Ma non reputi dannosa un'ulteriore frammentazione nel già variegato panorama formativo della scuola italiana?
"Recepire le direttive europee in tema di educazione sportiva è un passo avanti, un'innovazione che mancava come alternativa alla formazione tradizionale. Il discorso della frammentazione va lasciato ai posteri. Per me questo è un utile e ulteriore strumento, la cui validità dipenderà da come e da chi sarà gestito".

E credi che per una valida formazione possa bastare una sola ora in più di scienze motorie?
"Vero, da un punto di vista pratico-applicativo c'è una sola ora in più. Ma le materie inerenti le scienze motorie sono abbastanza, pari al 22% nel biennio e al 27% nel triennio. Quindi l'impianto tecnico va bene. Sul piano del fare sport, è chiaro che ci sarà sempre bisogno di un'appendice in più, perché non abbiamo gli impianti adatti nelle scuole e non abbiamo ancora quell'idea nella testa del college americano".

Credi che una formazione così specifica non rappresenti un rischio a fronte di un mercato del lavoro in ambito sportivo con pochi fondi?
"Io voglio vederla in maniera positiva, come un'opportunità ulteriore per aprire attenzione verso questo tipo di lavoro. La contraddizione c'è, ma quanto può durare ancora? Cinque, dieci anni? Poi quel calderone andrà aperto".

E magari questa opportunità potrà servire anche a ridurre la conflittualità esistente tra scuola e mondo sportivo, spesso pagata dai soli ragazzi?
"Ti riferisci a un problema la cui origine credo sia di mancanza di cultura sportiva, che dovrebbe essere incentivata e promossa. Ancora oggi ognuno si arrocca sul proprio ruolo professionale, problema della nostra società civile in questo momento in tutti gli ambiti. Ho vissuto queste contraddizioni anche a livello personale, come madre di una figlia/atleta che ha subito discriminazioni alle superiori nonostante l'impegno e gli ottimi risultati. Credo che spesso da parte dei docenti un minimo di delicatezza e disponibilità, comprendendo più a fondo quali sono le realtà di vita dei ragazzi e degli allievi, servirebbe già a fare passi avanti".

di Vittorio Martone

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7. MTB LUNGO I FIUMI DELLA ROMAGNA

A febbraio, in Romagna, due manifestazioni della mountain bike Uisp per gli appassionati di ogni livello. Il 3, a Faenza, il 13° Challenger d'inverno della Polisportiva S. Lucia e il 10, a Lugo, la Gran fondo Tre fiumi di Romagna "Memorial Gurioli Adriano"

Il ciclismo Uisp apre il prossimo mese con due manifestazioni di mountain bike. La prima, domenica 3 febbraio, a Faenza, con il 13° Challenger d'inverno della Polisportiva S. Lucia mentre il 10, a Lugo, prenderà il via la Gran fondo Tre fiumi di Romagna "Memorial Gurioli Adriano". Due gare "escursionistiche" aperte a tutti, ai più esperti come a chi si avvicina per la prima volta alla mountain bike o a chi semplicemente desidera fare una "passeggiata" turistica nel territorio romagnolo.

L'appuntamento del 3 febbraio per la 19° prova non competitiva della Polisportiva S. Lucia prevede un percorso di 38 km, su un misto di strada bianca e asfaltata. "Solo in caso di maltempo - spiega Nello Crini, responsabile della società - ci saranno variazioni e il circuito sarà ridotto a 25 km". La manifestazione, giunta alla sua diciannovesima edizione ha sempre potuto contare su un'ampia partecipazione di atleti e appassionati. "Lo scorso anno abbiamo contato, nonostante il meteo avverso, più di 250 persone, ma in condizioni normali sono presenti solitamente anche 400 ciclisti".

Due sono invece i possibili percorsi della Gran fondo Tre fiumi di Romagna. La gara - intitolata ad Adriano Gurioli, storico associato della Baracca Lugo team Mtb, promotrice della manifestazione - prevede infatti un circuito di 60 km e uno, per i meno esperti, da 32. Il primo costeggia appunto tre fiumi della Romagna: si parte da Lugo, si segue il Senio, quindi il Reno per poi tornare alla partenza procedendo lungo il Santerno. Il percorso più breve invece si ferma ad Alfonsine e torna indietro per l'arrivo a Lugo.

"Se vogliamo - afferma Michele Tenasini, organizzatore per la Baracca Lugo team Mtb - il percorso è anche un po' monotono: prevede sia strade bianche che asfaltate ma, complessivamente, è piuttosto pianeggiante. Questo però permette la partecipazione di tutti gli appassionati, anche a donne e ragazzi non propriamente esperti. La risposta all'iniziativa, infatti, è sempre stata ottima e nelle precedenti edizioni abbiamo contato anche più di 500 partecipanti".

Scarica il programma delle manifestazioni:
13° Challenger d’inverno della Polisportiva S. Lucia
Gran fondo Tre fiumi di Romagna "Memorial Gurioli Adriano"

di Fabrizio Pompei

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8. SENZA CORRUZIONE RIPARTE IL FUTURO

Il 23 gennaio la campagna on-line di Libera scende in piazza con flash mob in tutta Italia

23 gennaio 2013. Una R in piazza Nettuno a Bologna. L'hanno portata e fotografata i volontari di "Libera - associazioni, nomi e numeri contro le mafie" e del "Gruppo Abele", perché entrasse a far parte del mosaico delle 15 lettere che compongono la scritta "Riparte il futuro". È questo il nome della campagna digitale che chiede a tutti i candidati alle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio di rispettare 5 impegni stringenti per la trasparenza e contro la corruzione, ovvero pubblicare curriculum, reddito, situazione giudiziaria, conflitti d'interesse e impegnarsi a potenziare la norma anticorruzione nei primi 100 giorni di attività parlamentare.

Una R da Reggio Calabria, una I da Roma, una P da Trieste, un A da Venezia, una R da Bologna, un T da Siena, una E da L'Aquila, una I da Milano, una L da Perugia, una F da Jesi, una U da Napoli, una T da Bari, una U da Potenza, una R da Torino, una O da Palermo. È così che i volontari delle associazioni hanno ricordato l'urgenza dell'impegno contro la corruzione: la campagna on-line ha raccolto in una sola settimana circa 35.000 firme di cittadini che chiedono trasparenza ai candidati alle elezioni, senza distinzione di partiti e schieramenti. A rispondere all'appello, sono stati finora circa 250 candidati.

Per informazioni:
emiliaromagna@libera.it

fonte: Libera Emilia-Romagna

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9. UN TROFEO PER BAMBINI

Il 26 gennaio al Paladozza di Bologna si è svolta la XVII edizione del "Trofeo Mariele Ventre", il tradizionale appuntamento del pattinaggio Uisp che unisce sport, musica e solidarietà

Ventitre squadre, ottocento atleti provenienti da tutta Italia e più di 1400 spettatori. Questi i numeri registrati il 26 gennaio al Paladozza di Bologna in occasione del "Torfeo Mariele Ventre". La manifestazione del pattinaggio Uisp, giunta alla sua XVII edizione, ha visto protagonisti, come da tradizione, i bambini. Dopo l'apertura della giornata affidata al sindaco Virginio Merola e all'assessore allo sport cittadino Luca Rizzo Nervo, che hanno ricordato la figura di educatrice di Mariele Ventre e richiamato i valori dello sport e della solidarietà, il pomeriggio è proseguito con l'esibizione dei gruppi di pattinaggio under 14 sulle note delle canzoni dello Zecchino d'Oro e delle colonne sonore Disney.

"Una festa - ha affremato Raffaele Nacarlo, presidente nazionale della lega pattinaggio Uisp - fatta dai bambini e per i bambini". Anche la giuria che ha assegnato il trofeo, infatti, era composta da piccoli allievi di associazioni corali e musicali e da alunni delle scuole elementari di Bologna. Una giuria tecnica ha invece avuto il compito di assegnare il premio alla migliore scenografia e coreografia. Fine ultimo dell'evento reperire i fondi per iniziative di solidarietà. L'intero ricavato sarà infatti devoluto a due diversi progetti: "Il pasto è il primo passo", campagna a sostegno di strutture come la mensa o il centro d'ascolto per i senza dimora della città, della onlus Antoniano, e "Progetto Bolivia - operazione Mattone su Mattone", promosso dall'associazione Mariele Ventre per la costruzione di casette in muratura per i bambini del villaggio Hardeman.

Oltre alle ventitre società in gara, hanno partecipato all'evento anche alcuni ospiti. "La manifestazione - spiega Patrizia Galletti, presidente della lega pattinaggio Uisp Emilia-Romagna - ha visto la partecipazione del Piccolo Coro "Mariele Ventre" dell'Antoniano di Bologna, del vice campione del mondo junior 2010 di 'Solo Dance', Adrea Bassi, di Giada Luppi, piccola campionessa della 'Persicetana' e del gruppo Magic Roller Budrio, vincitore della 'Rassegna Gruppi Folk' dello scorso anno".

di Fabrizio Pompei

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10. FINALE DI PARTITA

Nel romanzo "La rivincita di Capablanca" lo scrittore Fabio Stassi racconta la vita del campione cubano e la sua amicizia e rivalità con l'esule russo Aljechin

La prima mossa è quella di raccontare un delitto, o almeno una situazione che gli assomiglia molto. Estoril. Domenica, 24 marzo 1946. In una stanza del piccolo Hotel Inglaterra viene trovato un uomo morto, "sprofondato in una poltrona". In mano lo straniero, che si scoprirà registrato con il nome di Aleksandr Aljechin, nato in Russia ma con cittadinanza francese, stringe un astuccio di legno mentre tutto intorno a lui e "sul letto disfatto, si contavano disordinatamente i pezzi di una scacchiera".

"Nella fase d'apertura sono necessari metodo e attenzione. Fin dalle prime mosse può delinearsi l'intera struttura della partita". Questo è uno dei consigli che José Raul Capablanca - scacchista cubano nato a L'Avana nel 1888 e morto a New York nel 1942, campione del mondo di scacchi dal 1921 al 1927 - impartisce nel suo manuale "Il primo libro degli scacchi" (Mursia. Milano, 1998. € 16,00 - pp. 190). Sembra avere seguito alla lettera questa lezione lo scrittore Fabio Stassi per l'apertura di "La rivincita di Capablanca" (minimum fax. Roma, 2008. € 11,50 - pp. 203), romanzo in cui viene narrata - senza obblighi di fedeltà al reale - la storia del campione cubano e della sua rivalità con l'amico russo (noto per essere fuggito dalla rivoluzione d'ottobre per unirsi poi alla causa nazista).

"Ordine e metodo si riveleranno essenziali per progredire", spiega ancora Capablanca nel suo manuale. E infatti dopo questo attacco il romanzo di Stassi torna indietro nel tempo - a Rio Preto. Martedì, 11 marzo 1941 - all'inizio di una partita con uno sfidante americano durante la quale i ricordi di una vita torneranno ad affollare la mente del campione. Nei 62 capitoli che seguono si sviluppa il racconto della sua vita, dall'infanzia cubana che segna la scoperta della passione per gli scacchi all'affermazione internazionale, dalle avventure amorose alla nascita dell'amicizia con Aljechin, dalla scoperta della malattia all'incontro fondamentale e salvifico con una donna. La partita sta per chiudersi ma, prima che Capablanca riesca a giocare l'ultima mossa, quella vincente, la mano viene bloccata da un ictus.

"Nei finali, dopo che le donne sono state cambiate e rimangono solo uno o due pezzi minori insieme ai pedoni, portate il Re al centro della scacchiera". Il "re", il protagonista di questo romanzo, nel finale a sorpresa invece svanisce. Al suo posto ritroviamo un minuscolo giocatore di scacchi alle prime armi che dal maestro cubano ha imparato a memoria una partita. È quella con cui ci si dovrà rigiocare una rivincita, quella mai concessa da Aljechin a Capablanca dopo la vittoria del russo, nel 1927 a Buenos Aires, in una partita lunghissima che contò alla fine 6 vittorie per Aljechin, 3 per Capablanca e 25 patte. È con questa partita che si chiude l'ultimo capitolo del romanzo di Stassi, il numero 64, come le case che compongono una scacchiera.

L'autore, nella nota in calce al testo, afferma di avere scelto questa struttura: "Forse perché per me i romanzi hanno più a che fare con la geometria e la matematica degli scacchi che con quella cosa indefinibile e sfuggente che chiamiamo letteratura. Sono un duello di aperture e di finali, e strategie segrete, e sacrifici di pezzi". Confrontando il gioco, la letteratura e la vita, e i principi cui tutte queste cose rispondono, sembrerebbe giusto rispondere a Stassi ancora una volta con un insegnamento di Capablanca, derivato da una disquisizione sulla scuola scacchistica "ipermoderna": "Non sono cambiati tuttavia i principi strategici. I principi strategici fondamentali sono infatti immutabili, benché le modalità della loro applicazione possano non essere sempre le stesse".

di Vittorio Martone

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11. TORNANO LE PILLOLE DI MOVIMENTO

Presentata oggi in conferenza stampa la terza edizione del progetto per la diffusione dell'attività motoria come strumento di prevenzione per la salute

Dal primo febbraio tornano nelle farmacie comunali del gruppo Admenta - Doc Morris - Lloyds farmacie le 20.000 scatole con i suggerimenti per la salute e tre buoni per svolgere gratuitamente un mese di attività presso una delle società Uisp che partecipano al progetto. A chi si recherà nelle farmacie aderenti e chiederà consigli inerenti la salute, verranno fornite le "Pillole di movimento" che, pur somigliando ad un farmaco in realtà contengono un "bugiardino" con l'informativa medico-scientifica che illustra i benefici del movimento come stile di vita; l'elenco delle società che aderiscono al progetto e delle attività motorie che le stesse mettono a disposizione; i coupon da consegnare nella palestra o nella piscina dove la persona sceglierà (previ accordi con le segreterie) di frequentare gratuitamente un corso per un mese; un buono Medel per l'acquisto di un misuratore di pressione innovativo.

Pillole di Movimento è una campagna di sensibilizzazione in cui diversi attori (istituzioni, Terzo settore e realtà private) hanno fatto network per contrastare l'inattività fisica, quarto fattore di rischio per la mortalità globale. La terza edizione dell'iniziativa è stata presentata il 30 gennaio nella "sala rossa" di palazzo Malvezzi. Le pillole di movimento si potranno utilizzare fino al 31 marzo. Per il terzo anno consecutivo le farmacie comunali del gruppo Admenta - Doc Morris - Lloyds, la Provincia di Bologna, i sindaci e assessori alla salute e allo sport di Bologna e di 15 Comuni della cintura, l'Azienda Usl di Bologna, l'Ordine dei medici e le associazioni e polisportive della "Rete Blu" offrono quindi ai possessori delle "Pillole di Movimento" (che non risulteranno già soci nell'anno sportivo in corso) un mese di attività gratuita (cardiofitness, ginnastiche dolci e pilates, balli ed attività in acqua). L'obiettivo è la promozione della salute attraverso il movimento, per sensibilizzare la cittadinanza sedentaria a condurre stili di vita sani e attivi. "Questo è uno dei progetti di collaborazione con Uisp. Ne stiamo studiando altri per realizzare una città attiva", queste le parole dell'assessore comunale allo sport di Bologna Luca Rizzo Nervo, tra i relatori in sala.

Gli effetti positivi dell'attività fisica sono solidamente documentati: la partecipazione all'attività fisica regolare riduce il rischio di malattie cardiache e ictus, diabete, ipertensione, cancro al colon, cancro al seno e depressione. La promozione dell'attività fisica, quindi, gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione e promozione della salute e deve fare parte della nostra vita quotidiana. Per questo è necessario promuovere un cambiamento culturale nella popolazione, per invertire trend su cui l'Organizzazione mondiale della sanità sta ponendo l'accento già da tempo. La campagna si inserisce in questo contesto, cercando di educare la comunità cittadina al benessere attraverso l'invito ad adottare stili di vita sani e attivi.

di Francesco Costanzini - redazione Uisp Bologna

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12. LA POLITICA SPORTIVA AL PARLAMENTO

Il 9 febbraio la Uisp Modena organizza un incontro con i candidati del Pd alla Camera e al Senato. Tra gli ospiti Josefa Idem, Stefano Vaccari e Filippo Fossati, tutti provenienti da differenti esperienze legate al mondo dello sport

Uisp Modena si pone come interlocutore delle forze politiche e con un convengo presenta alla città i candidati "dello sport" alle prossime elezioni politiche. "Lo sport che vogliamo, lo sport che verrà", questo il titolo del dibattito che si terrà sabato 9 febbraio alla sala "Pucci" di Modena in via Canaletto 110 con alcuni candidati "sportivi" del Pd a livello nazionale. Ospite d'eccezione sarà Josefa Idem, la campionessa di canoa pluri-medagliata alle Olimpiadi con un record di partecipazioni che rimarrà probabilmente ineguagliato. "Sefi" ha deciso di scendere nell'arena della politica nazionale dopo aver provato con successo l'esperienza dell'amministrazione locale a Ravenna e sarà la capolista del Pd in Emilia-Romagna per quanto riguarda il Senato. Assieme a lei l'altro candidato al Senato, Stefano Vaccari, che dopo oltre un lustro all'assessorato allo sport della Provincia di Modena si è candidato alle primarie ed è stato votato tra i candidati che potranno sedere in Parlamento dopo il 25 febbraio. Un candidato modenese che conosce lo sport e potrà portare avanti le istanze delle zone terremotate per le quali si è già mosso con successo come assessore.

Altri due ospiti saranno presenti nel corso la giornata, ovvero Filippo Fossati, presidente nazionale uscente della Uisp e candidato in Toscana per la Camera dei Deputati, e Vincenzo Manco, presidente regionale Uisp candidato alla presidenza nazionale per sostituire proprio Fossati. Nel dibattito, condotto da Alessandro Trebbi e da Giulia Morini che curerà anche la diretta Twitter (su @UispModena), interverrà anche l'assessore allo sport di Modena Antonino Marino. Un dibattito che come detto verterà soprattutto sui temi dello sport, sulla possibilità di una nuova legge quadro, sulla ridistribuzione delle risorse in ambito sportivo e sulla differenziazione tra sport professionistico e sport di base, con un'attenzione particolare alle dinamiche sociali e della salute. Ma non mancheranno ovviamente altri temi, più generali e meno legati allo sport, per tre candidati al Parlamento che dovranno rappresentare interi territori e richieste. Appuntamento quindi a sabato 9 febbraio per un convegno di sicuro interesse e al quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

di redazione Uisp Modena

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13. PARMA A TUTTO GAS

Il 2 marzo prenderà il via l'Operazione Nabucodonosor, il progetto di Gruppo di acquisto solidale promosso dalla Uisp di Parma. Intervista a Sara Conversi, organizzatrice dell'iniziativa

Prende il via, con il nome di "Operazione Nabucodonosor", il Gruppo di acquisto solidale (Gas) promosso dalla Uisp di Parma. Un modo diverso di concepire il mercato: i membri del gruppo scrivono insieme un'unica lista della spesa, comprano direttamente dal produttore e ridistribuiscono il tutto. In questo modo, data la maggior quantità di merce acquistata, i prezzi risulteranno più vantaggiosi e si salterà buona parte dell'intermediazione tra produttore e consumatore. Inoltre si sceglieranno aziende medio-piccole locali, così da ridurre i trasporti, cooperative sociali che garantiscono un posto di lavoro a persone con problemi fisici o psicologici. Si privilegerà poi il circuito del commercio equosolidale, l'acquisto di prodotti sfusi che riducono lo spreco di materiale da imballaggio e di carne e latticini provenienti da aziende che allevano gli animali in pascoli all'aperto. Un modo dunque di sostenere il "consumo critico", scegliendo cosa comprare in base a principi etici e sociali e non guidati dal mercato. Tra gli organizzatori del progetto Sara Conversi, responsabile dell'area "perlagrandetà" della Uisp di Parma.

Com'è nata l'idea di un Gas?
"In modo molto spontaneo e per certi versi inaspettato. Un pomeriggio qualsiasi, chiacchierando tra colleghi, in comitato, chissà come, abbiamo pensato a questa proposta. Ci è piaciuta, ed eccoci qua".

Il progetto porta il nome di "Operazione Nabucodonosor". Perché questa scelta?
"L'idea nasce dal film Matrix, dove 'Nabucodonosor' è il nome della nave di Morpheus. È una similitudine. Nel film il mondo che vediamo e nel quale viviamo non esiste, non è reale. L'umanità vive in una 'gabbia mentale' mentre i carcerieri sfruttano la bioenergia degli uomini per alimentarsi. Allo stesso modo il sistema economico mondiale ci convince che il nostro stile di vita è l'unico possibile, ci tiene schiavi e continua a vivere grazie ai nostri acquisti. In Matrix esiste una 'resistenza' che cerca di risvegliare le persone. Noi, allo stesso modo, con iniziative di 'sovranità alimentare' e di modifica degli stili di vita cerchiamo di dimostrare che quello in cui viviamo non è l'unico sistema economico possibile.

Chi sono le altre realtà coinvolte nel progetto e qual è il loro contributo?
"Nel gruppo organizzativo, oltre a me e Martina Berto, c'è il supporto di Barbara Sciamanna e Silvia Chiapponi. Stiamo diffondendo il più possibile l'iniziativa: abbiamo contattato anche Francesca Bigliardi del Distretto di economia solidale per valutare una nostra eventuale adesione. Il 2 marzo si terrà la riunione iniziale che vedrà la nascita ufficiale del Gas. Tra gli altri abbiamo coinvolto Andrea Saccon che organizzerà la consegna della spesa a domicilio (effettuata in bicicletta) per i membri del gas che non riusciranno a ritirarla al punto di raccolta Uisp".

di redazione Uisp Parma

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14. MULATTIERA DI FIUME

Domenica 17 febbraio torna per la sua 33° edizione la Caretera ed Rubera, la camminata non competitiva che da Rubiera segue il Secchia sulle antiche "vie della ghiaia"

Una camminata lungo i sentieri un tempo percorsi dai carretti che trasportavano la ghiaia raccolta nelle numerose cave intorno al fiume Secchia. Con questa idea nasce 30 anni fa la "Caretera ed Rubera", la tradizionale manifestazione ludico-motoria del comune di Rubiera che alla pratica sportiva unisce la riscoperta del territorio. Domenica 17 febbraio, alle 9, prenderà il via la 33° edizione della gara valevole come seconda prova del circuito Nordic walking della lega atletica leggera Uisp di Reggio Emilia.

Se originariamente il percorso, partendo dal centro storico di Rubiera, si dirigeva verso il fiume Secchia proseguendo poi lungo il torrente Tresinaro e seguendo le vecchie vie della ghiaia oggi, anche per ragioni organizzative, il circuito offre diverse possibilità. Per l'edizione di quest'anno sono previsti quattro tracciati di 3, 5, 11 e 16 km, che rispondono alle diverse esigenze e capacità dei partecipanti oltre a una "Caretera bimbi" dedicata ai bambini delle scuole d'infanzia su un percorso di 400 metri. Tutti i circuiti avranno come punto di partenza e di arrivo piazza Gramsci, nel pieno centro storico di Rubiera, mentre solo i due più lunghi attraverseranno il parco di Villa Spalletti, la dimora storica del XIX secolo, circondata dai boschi di Casalgrande.

La prima edizione del 1980, organizzata dalla Croce Rossa, contò 800 partecipanti. In più di trent'anni, parallelamente al percorso, è cambiata anche la risposta di atleti e appassionati. "Anche lo scorso anno - afferma Ercole Mattioli, responsabile della Polisportiva Rubiera, organizzatrice dell'evento - nonostante la neve abbiamo avuto più di 6000 partecipanti, 1000 dei quali provenienti dalle scuole elementari, medie e superiori. Tra gli altri hanno preso parte alla Caretera anche alcuni cadetti dell'accademia militare di Modena che raramente rispondono a iniziative del genere e che speriamo tornino anche per questa edizione".

Non si svolgerà invece la gara competitiva di 6 km riservata alle donne che da tre anni affiancava la tradizionale manifestazione podistica. "Ragioni economiche", spiega Mattioli. Al termine della Caretera ogni partecipante riceverà un premio mentre il ricavato delle iscrizioni degli alunni (la quota è di 1,50 euro) sarà devoluto all'istituto comprensivo di Rubiera per l'acquisto di materiale didattico. "Negli anni passati abbiamo arricchito la nostra scuola con una lavagna interattiva e libri per la biblioteca".

di Fabrizio Pompei

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15. LA RISCOPERTA DELLE CENE SOCIALI

Dopo l'appuntamento del 18 gennaio con il podismo, la Uisp di Ferrara aspetta il primo febbraio per la festa del ciclismo nel centro sociale Il Quadrifoglio di Pontelagoscuro

La tradizione della cena sociale, ricordo di tempi ormai lontani, è tornata alla ribalta presso il comitato ferrarese. I numeri dell'ultimo appuntamento del 18 gennaio, dedicato ai podisti e organizzato dalla lega atletica, confermano la riuscita dell'evento: ai 180 partecipanti alla cena se ne sono aggiunti un altro centinaio accorsi per le premiazioni svoltesi a fine serata. Tra i presenti anche atleti provenienti da Verona, Padova e Mantova.

A breve sarà il turno della lega ciclismo che il primo febbraio radunerà i propri iscritti nel centro sociale "Il Quadrifoglio" di Pontelagoscuro, divenuto ormai punto di riferimento stabile di questi eventi. La serata sarà l'occasione per consegnare le maglie e i gadget ai vincitori così come a tutti i partecipanti al circuito provinciale. Verranno inoltre presentate in anteprima tutte le novità per l'anno 2013.

Il 2009 è stato l'anno di riscoperta delle cene sociali grazie ad appuntamenti nati con l'intento di presentare i viaggi proposti dalla Uisp Ferrara per l'area vacanze e sport. La richiesta di momenti di aggregazione, anche in ambito non strettamente sportivo, è stato un segnale che il comitato estense ha ritenuto di dover cogliere soprattutto in un momento come quello attuale. Al grave disagio dovuto al sisma infatti hanno fatto spesso seguito importanti dimostrazioni di solidarietà e, proprio in questa situazione di difficoltà, il tessuto sociale ha mostrato un'inattesa coesione.

di Nicola Alessandrini - redazione Uisp Ferrara

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