Uisp-a-mente

UISP-A-MENTE Newsletter della Uisp Emilia-Romagna

n. 17 anno III - lunedì 30 settembre 2013

Web: www.uisp.it/emiliaromagna - E-mail: redazione.emiliaromagna@uisp.it

Facebook: facebook.com/uispemiliaromagna - Twitter: @uispertutti

YouTube: canale Uisp Emilia-Romagna


1. CICLOTURISMO DA ESPOSIZIONE

Domenica 22 settembre, alla fiera ExpoBici di Padova, la lega ciclismo Uisp ha presentato il calendario 2014 delle granfondo cicloturistiche. Tra gli ospiti Maurizio Fondriest, medaglia d'oro ai mondiali di ciclismo del 1988


della redazione Uisp Emilia-Romagna

2. APPUNTAMENTO OLTRE LA SIEPE

Il 10 ottobre, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, ritorna a Imola il torneo di calcio e easy volley contro le discriminazioni



della redazione Uisp Emilia-Romagna

3. ITALIANI AL TRAGUARDO

Il 6 ottobre, nell'ambito del festival di Internazionale a Ferrara, si corre per il diritto di cittadinanza per le nuove generazioni



di Nicola Alessandrini - redazione Uisp Ferrara

4. ECCO IL NUOVO PALAMEDOLLA

Inaugurato sabato 28 settembre il palazzetto dello sport rinato, con la Uisp e numerosi partner, al centro del cratere del terremoto del 2012



di Federica Imbrogli - redazione Uisp Reggio Emilia

5. IMPARARE DAI MUSCOLI

Una conversazione con esperti di educazione motoria sull'unità mente-corpo e cui meccanismi di apprendimento e relazione con il mondo. Massimo Davi e Monica Risaliti commentano una lezione magistrale del 1980 del fisiologo Sergio Cerquiglini


di Vittorio Martone

6. LIBERTÀ DI MOVIMENTO IN SICUREZZA

Sulle strade di Parma negli ultimi mesi una serie di incidenti mortali ha colpito duramente la città. Solo nell'ultima settimana tre eventi fatali hanno coinvolto automobilisti e ciclisti. Enrica Montanini, presidente del locale comitato Uisp: "Dura condanna a un fatto grave. E impegno sempre maggiore per il lavoro culturale"

di Enrica Montanini - presidente Uisp Parma

7. NELLA TERRA DI MEZZOFONDO

Nella provincia di Reggio Emilia, l'Arceto atletica da trent'anni allena sportivi di tutte le età. Il presidente Massimo Torelli racconta la sua esperienza nell'associazione affiliata all'Unione Italiana Sport Per tutti


di Fabrizio Pompei

8. MULTISPORT, TORNA IL PROGETTO DELLA UISP BASSA ROMAGNA

Terzo anno consecutivo per l'iniziativa che punta a favorire la crescita sana, integrando gratuitamente le ore di attività motoria in programma nella scuola primaria Codazzi



della redazione Uisp Bassa Romagna

9. UN GIRO IN BICICLETTA

Mercoledì 18 a villa Serena, a Bologna, per la Settimana europea della mobilità sostenibile, si è tenuto l'incontro "Il Giro d'Italia fra sport, turismo e costruzione dell'identità nazionale". Presenti Nino Villa, giornalista sportivo, Mauro Lanconelli, presidente della lega ciclismo Uisp Emilia-Romagna, e Gianfranco Marangoni dell'associazione Monte Sole bike group

di Fabrizio Pompei

10. UN PRATO PER GIOCARE

La storia della Cricket Cento: composta da quindici ragazzi di origine pakistana, classificatasi terza al campionato italiano del 14 settembre ad Ancona, non ha un campo dove allenarsi regolarmente


di Fabrizio Pompei

11. UN MESSAGGIO ALL'ITALIA: LO SPORT È AMBIENTE

Con la manifestazione svoltasi dal 27 al 29 settembre a Reggio Emilia la Uisp sottolinea l'importanza dell'attività motoria a sostegno della tutela ambientale



di Federica Imbrogli - redazione Uisp Reggio Emilia

12. LA FACCIA SUI NUOVI PUNTI DI VISTA

Dalla Uisp Parma un'interpretazione collettiva della campagna tesseramento 2013/2014




di Maria Elisabetta Bellini - redazione Uisp Parma

LA UISP EMILIA-ROMAGNA IN UN'APP

La nuova applicazione, studiata per Android e iPhone, permette di avere sul proprio smartphone tutte le informazioni sul mondo regionale dell'Unione Italiana Sport Per tutti

CRANK-UP, IL SOCIAL NETWORK SPORTIVO PER GLI AMANTI DI TUTTI GLI SPORT

Visita il sito di Crank-up e iscriviti come persona, gruppo o squadra, associazione o società sportiva. E comincia subito a postare, condividere e a invitare altri utenti ai tuoi allentamenti, alle tue partite o ai tuoi eventi sportivi

SCOPRI I DIRITTI CON LUCILLA

Visita il sito di Lucilla e parti per un viaggio alla scoperta dei diritti dei cittadini insieme all'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

1. CICLOTURISMO DA ESPOSIZIONE

Domenica 22 settembre, alla fiera ExpoBici di Padova, la lega ciclismo Uisp ha presentato il calendario 2014 delle granfondo cicloturistiche. Tra gli ospiti Maurizio Fondriest, medaglia d'oro ai mondiali di ciclismo del 1988

"Ognuno va alla propria velocità e si confronta solo con se stesso". Davide Ceccaroni, presidente della lega ciclismo Uisp, ha descritto così il circuito delle gran fondo cicloturistiche dell'Unione Italiana Sport Per tutti presentato nella mattinata del 22 settembre alla fiera ExpoBici di Padova. Semplice chiarire lo spirito di queste pedalate: "Non ci sono classifiche individuali. Il vero obiettivo è la socializzazione - ha sottolineato Ceccaroni - contrastando parallelamente il doping e l'agonismo esasperato".

Sedici gli appuntamenti in programma, che negli anni passati hanno fatto riscontrare presenze fino a un massimo di 5.000 persone. Si parte il 30 marzo da Portomaggiore (FE) per chiudere il 12 ottobre a Pieve di Coriano, in provincia di Mantova, novità del calendario di quest'anno. In mezzo numerosi altri raduni tra Emilia-Romagna, Toscana e Lombardia, votati alla promozione del turismo sportivo e alla scoperta delle bellezze e della gastronomia del territorio.

Un approccio al ciclismo che ha trovato, nel corso della conferenza stampa, uno sponsor di eccezione. "Ci sono persone - ha affermato l'iridato Maurizio Fondriest - che restano legate a mondo dell'agonismo ma molti, alla classifica, preferiscono il semplice piacere di pedalare. È per questo che il cicloturismo, sempre più, è capace di coinvolgere molti appassionati". Non a caso proprio a Fondriest e a un altro campione del mondo come Ercole Baldini sono intitolate due tappe del calendario 2014 del cicloturismo Uisp.

È intervenuto alla conferenza anche Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, che ha voluto insistere sul senso di cultura sportiva portato in giro per il paese dalle iniziative del ciclismo e degli altri sport Uisp. "In un momento di crisi come quello attuale - ha chiarito - il nostro approccio culturale allo sport rappresenta anche un valore economico. Attività fisica, benessere e salute sono legati: la Uisp deve essere capace di intercettare risorse mettendosi a disposizione delle istituzioni per dare una mano al paese".

della redazione Uisp Emilia-Romagna

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2. APPUNTAMENTO OLTRE LA SIEPE

Il 10 ottobre, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, ritorna a Imola il torneo di calcio e easy volley contro le discriminazioni

Una data da ricordare, quella del 10 ottobre, in cui si celebra, in coincidenza con la Giornata mondiale della salute mentale, l'inaugurazione dell'edizione 2013/2014 di "Oltre la siepe: la salute mentale è un diritto di tutti, anche tuo!". L'evento, in programma alla palestra Cavina di via Boccaccio a Imola (BO) dalle 9 alle 13, è ormai un appuntamento tradizionale. Un torneo di calcetto e uno di pallavolo coinvolgeranno gli studenti degli istituti scolastici superiori di Imola insieme ad alcune squadre delle polisportive dell'Emilia-Romagna che operano nel campo della salute mentale. Scopo dell'iniziativa, come sempre, quello di creare occasioni di integrazione ed inclusione sociale attraverso lo sport.

La giornata mondiale della salute mentale ha rappresentato in tutti questi anni un'importante occasione per unire i cittadini contro i pregiudizi e per abbattere le barriere culturali presenti nelle pieghe della nostra quotidianità che ostacolano i processi di convivenza . Quest'anno, gli organizzatori hanno voluto dare rilievo alla questione della violenza contro le donne, dei comportamenti omofobi, del bullismo. I danni che producono tali comportamenti sono devastanti e lasciano delle profonde ferite nelle persone che li subiscono producendo depressione, ansia, scarsa autostima, paura, difficoltà scolastiche, problemi relazionali, pensieri di suicidio. Per questo ad prire i tornei ci saranno esperti e persone che, partendo da esperienze vissute in prima persona, racconteranno come questi avvenimenti possano trasformare le vite delle persone creando disagio mentale.

Come da tradizione gli organizzatori invitano gli istituti scolastici superiori di Imola ed i gruppi sportivi che operano nel campo della salute mentale di partecipare al torneo con una rappresentanza di studenti per affermare, con forza e anche attraverso lo sport, che la premessa necessaria per garantire una migliore qualità della vita per tutti e una buona salute mentale sta nella costruzione di una comunità accogliente solidale e tollerante. Per chi, dopo lo sport, volesse trattenersi a mangiare, il costo del pranzo sarà compreso tra i 10 e 12 euro. Per maggiori informazioni è possibile contattare Marco (346/3206078), Davida (320/7269252) o Ennio (338/3874547).

della redazione Uisp Emilia-Romagna

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3. ITALIANI AL TRAGUARDO

Il 6 ottobre, nell'ambito del festival di Internazionale a Ferrara, si corre per il diritto di cittadinanza per le nuove generazioni

Le buone pratiche sportive, quelle dal sapore "uispino" che sanno promuovere il binomio sport-cittadinanza, contagiano anche il vivace mondo dei festival culturali che brulicano per la nostra penisola. È proprio il Festival di Internazionale, organizzato a Ferrara per il fine settimana del 4, 5 e 6 ottobre, ad avere inserito nella propria programmazione l'evento sportivo "Italiani al traguardo" per il 6 ottobre prossimo. Si tratta di una corsa non competitiva di 5 chilometri che intende affermare il diritto di cittadinanza per gli italiani di seconda generazione. Per l'occasione parteciperanno in veste di rappresentanti due eccellenze dell'atletica italiana: Gloria Hooper, campionessa italiana dei 100 metri di origini ghanesi, e Delmas Obou, campione italiano assoluto sui 100 metri, nato in Costa d'Avorio.

Ad aiutare Arci Ferrara nell'organizzazione dell'evento saranno Uisp Ferrara e il liceo scientifico Roiti, collaboratori di vecchia data già in molte iniziative che hanno promosso la relazione tra sport, cittadinanza e salute. Il percorso, rigorosamente cittadino, con partenza alle 10,30 da largo Castello, attraverserà alcuni dei tratti più suggestivi del capoluogo estense: da corso Ercole I d'Este a porta degli Angeli, il tragitto proseguirà lungo le mura ferraresi fino a raggiungere la zona verdeggiante di via delle Vigne e via delle Erbe. Da lì si ritornerà al castello estense attraverso corso Porta Mare, via Palestro e corso Giovecca. La maratonina è realizzata con il patrocinio della Fidal (Federazione italiana di atletica leggera), della Uisp nazionale e grazie al contributo di Edison.

Le iscrizioni cominceranno un'ora prima in largo Castello. Per le preiscrizioni invece visitare il sito di Internazionale

di Nicola Alessandrini - redazione Uisp Ferrara

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4. ECCO IL NUOVO PALAMEDOLLA

Inaugurato sabato 28 settembre il palazzetto dello sport rinato, con la Uisp e numerosi partner, al centro del cratere del terremoto del 2012

"Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Ma se vuoi andare lontano corriamo insieme" recita il proverbio che ha ricordato Giorgio Baroni, vicepresidente di Uisp Modena all'inaugurazione del PalaMedolla, la nuova struttura creata dalla Uisp e presentata in conferenza stampa sabato 28 settembre nel centro sportivo del paese di Medolla, in provincia di Modena, al centro del "cratere" del terremoto che ha colpito l'Emilia nel maggio 2012. Il traguardo del nuovo palazzetto dello sport la Uisp e la bassa modenese lo hanno tagliato proprio correndo fianco a fianco, sin dal giorno dopo il sisma, grazie all'impegno e al contributo di numerosi partner come RadioBruno, Ecopneus, Sit In, Banca Etica, Sassuolo Calcio e di una serie di interlocutori locali come Aci Modena, Buon Ristoro, Modena Corre e il coordinamento podistico modenese. "Ci siamo subito rimboccati le maniche - ha raccontato il vice presidente del comitato Uisp di Modena Giorgio Baroni - e tutti insieme, amministrazione locale, cittadini, associazionismo sportivo abbiamo cercato di riportare un po' di normalità tra le persone, affrontando l'emergenza con un occhio alla programmazione". Importante è stato anche lo spirito di iniziativa dell'emittente radiofonica RadioBruno che attraverso la campagna "Teniamo Botta", a cui hanno aderito migliaia di persone, ha permesso di raccogliere le risorse necessarie alla partenza del progetto.

A un anno di distanza dalla proposta della Uisp di costruire un impianto sportivo che sostituisse quello esistente, la tensostruttura del PalaMedolla (costata 250.000 euro) ospiterà l'attività ludico e sportiva di Medolla e dei comuni limitrofi configurandosi come un centro importante di socialità e aggregazione che "arricchisce - come ha ricordato il sindaco medollese Filippo Molinari - l'offerta sportiva preesistente, dimostrando come la ricostruzione sia allo stesso tempo una sfida e un'opportunità da cogliere per riqualificare il territorio". Il progetto del PalaMedolla incrocia infatti un percorso nazionale per la riqualificazione sostenibile dell'impiantistica sportiva avviato dalla Uisp, che è anche sostenitrice della campagna "Riduco, riciclo, riuso". La pavimentazione del palazzetto rispetta perfettamente il principio delle tre "r" perché realizzata da Ecopneus, partner del progetto, recuperando la gomma dei pneumatici fuori uso (Pfu) con la massima garanzia di prestazione e sostenibilità. Un approccio, quello dell'associazione dello "sportpertutti" che il presidente nazionale Vincenzo Manco ha definito sistemico perché "fautore di una nuova cultura dello sport e del vivere sostenibile fortemente legata ai territori e alle persone".

Alla conferenza stampa era presente anche Carlo Paris, giornalista di Rai Sport ormai amico degli abitanti della bassa modenese di cui ha raccontato la tragedia e la grande forza d'animo sin dalle prime ore dopo il sisma. "Lo sport ci insegna a rialzarci dopo la caduta - ha affermato il cronista sportivo -. Allo stesso modo ce l'hanno mostrato gli abitanti di questo territorio sostenuti da un'associazione attiva e presente come la Uisp". Alla presentazione hanno fatto seguito sin da subito esibizioni e tornei sportivi sino a sera, con attività organizzate dalla Uisp Modena in comune con le associazioni sportive locali, con RadioBruno e con l'amministrazione comunale.

di Federica Imbrogli - redazione Uisp Reggio Emilia

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5. IMPARARE DAI MUSCOLI

Una conversazione con esperti di educazione motoria sull'unità mente-corpo e cui meccanismi di apprendimento e relazione con il mondo. Massimo Davi e Monica Risaliti commentano una lezione magistrale del 1980 del fisiologo Sergio Cerquiglini

Lo sport: una manifestazione tutta umana di ispirazione puramente culturale. Un'attività che "vuol dire anzitutto divertimento, ossia deliberato cambiamento di attività intrapreso allo scopo di combattere gli effetti psichici negativi derivanti dalla monotonia di stato funzionale, ossia quella che chiamiamo 'noia'". Sono parole di Sergio Cerquiglini, professore di fisiologia umana all'università La Sapienza di Roma, tratte da una sua lezione magistrale del 1980 ripubblicata integralmente nel numero 4 (gennaio-aprile 2013) della rivista "Strength & Conditioning". Un testo datato, ma ricco di stimoli, soprattutto per la capacità con cui supera, anticipando gli sviluppi futuri della fisiologia, la tradizionale distinzione tra sistema nervoso e apparato muscolo-scheletrico (quella che volgarmente definiremmo con lo schema duale mente-corpo), per guardare all'individuo nella sua interezza. Delle particolarità di questo testo abbiamo discusso con Massimo Davi, responsabile nazionale della formazione Uisp, e Monica Risaliti, membro dello staff della formazione Uisp Emilia-Romagna, docente in scienze motorie ed esperta di teoria e metodologia dell'allenamento applicate alle discipline di squadra.

All'inizio della sua lezione Cerquiglini parla della distinzione tra sistema nervoso e sistema muscolo-scheletrico come di un artificio didattico. Quali sono le conseguenze di questo artificio sull'educazione allo sport?
MR: "Tutto nasce in campo esclusivamente medico, non certo nelle attività motorie. Il problema di questa distinzione, comoda appunto per fini didattici, è che per molto tempo ha inibito un discorso più generale sul sistema neuro-muscolare. Oggi questo sembrerà scontato, ma per chi come noi si occupa di educazione all'attività motoria, trovare un fisiologo del movimento che ha sentito nel 1980 il bisogno di affermare questa unità è un successo".
MD: "Umberto Galimberti, parlando del corpo umano come di un gioco delle matriosche, sottolinea come esso sia stato fatto a pezzi sul piano culturale. D'altronde anatomia, etimologicamente, vuol dire proprio questo. Inoltre, è molto più facile dividere la complessità del corpo e la dinamica del movimento anziché sviluppare l'insegnamento in maniera trasversale. Per questo risulta molto importante che questa ridefinizione sia stata fatta nel 1980, anno in cui le neuroscienze non si sono ancora affermate e gli studi sui neuroni specchio erano agli albori all'università di Parma".

L'intervista integrale sul sito della Uisp Emilia-Romagna

di Vittorio Martone

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6. LIBERTÀ DI MOVIMENTO IN SICUREZZA

Sulle strade di Parma negli ultimi mesi una serie di incidenti mortali ha colpito duramente la città. Solo nell'ultima settimana tre eventi fatali hanno coinvolto automobilisti e ciclisti. Enrica Montanini, presidente del locale comitato Uisp: "Dura condanna a un fatto grave. E impegno sempre maggiore per il lavoro culturale"

I recenti avvenimenti, che hanno sconvolto la cittadinanza locale e anche noi della Uisp, ci spingono a riflettere sulle azioni da intraprendere per una maggiore sicurezza di tutti gli utenti della strada. Gli ingredienti Uisp della mobilità sostenibile sono quattro: sostenibilità, sicurezza, qualità urbana, educazione e partecipazione. Andiamo a illustrarli. Siamo consapevoli che tutto questo non serve ad alleviare il dolore di perdite che risultano drammatiche e soprattutto incomprensibili, ma crediamo che possa aiutare a prevenire ulteriori tragedie e ad evitare nuove vittime innocenti della strada.

Sostenibilità. Chiediamo una strada più a misura di uomo, pensata anche per pedoni e ciclisti, per chi decide di essere slow e di mettersi in movimento. Per tutte le persone che scelgono di non fare parte delle interminabili code che alle ore di punta bloccano le nostre strade, ma che nonostante tutto restano intrappolate in gimkane di auto, a respirare... l'irrespirabile! E a rischiare l'irreparabile.

Sicurezza. Fretta e conseguente distrazione: questo spinge gli automobilisti e anche i ciclisti ad affrontare con leggerezza gli itinerari casa-lavoro o casa-scuola. Basta osservare chi guida in città per accorgersi che molti, mentre sono al volante, compiono contemporaneamente un'altra azione. Forse pensando che la velocità, più ridotta che in tangenziali e autostrade, possa diminuire i rischi. In realtà è proprio nelle aree urbane (ma non solo) che è molto facile incorrere nell'imprevisto: il pedone che attraversa, il ciclista o qualsiasi altra improvvisa azione compiuta da un altro soggetto. Se è vero che la sicurezza stradale dipende molto dai nostri comportamenti, è altrettanto vero che un importante parte del lavoro spetta anche agli enti pubblici: progettare piste ciclabili diffuse, razionali e ben segnalate e che non si incrocino o sovrappongono improvvisamente a strade aperte al traffico; promuovere il trasporto pubblico; incentivare i cittadini con progetti specifici (ad esempio il Pedibus) ad utilizzare l'auto solo se strettamente necessario.

Qualità urbana. La nostra associazione, promuovendo manifestazioni come Vivicittà e Bicincittà, da anni lancia appelli affinchè le città siano progettate non per i mezzi a motore, ma prioritariamente per l'uomo, per il cittadino. Camminare, correre, pedalare e giocare in sicurezza anche in città, in spazi accoglienti e accessibili, respirando aria accettabile, godendo di angoli e scorci non stuprati da inutili giganti di cemento: questo è quello che vogliamo. Da queste barriere e dalle asperità che in modo innaturale riusciamo a creare nelle città, alcune discipline, come il parkour, nascono e traggono vitalità, dimostrando quasi un adattamento co-evolutivo alle aree urbane. Il gioco, il divertimento è nello sconfiggere gli ostacoli! Dal nostro punto di vista, lo sport e in particolare lo sportpertutti, servono anche a questo, a saper realizzare nelle città luoghi informali per praticare le attività, come già accade in molti paesi del Nord Europa.

Educazione e partecipazione. Muoversi per divertirsi, per migliorare la propria qualità della vita, per stare insieme e per fare prevenzione. Muoversi però con consapevolezza, conoscendo le regole della civile convivenza. La scuola, i Comuni, la Regione e tutta la comunità dovrebbero essere impegnati in progetti formativi sulla sicurezza stradale finalizzati all'educazione dei bambini e dei ragazzi, a partire dai primi anni di età. Realizzare percorsi casa-scuola a piedi e in bici per creare relazioni, per dare tempo di osservare tutto ciò che ci circonda e per imparare, di conseguenza, ad apprezzare il nostro quartiere o a coglierne elementi di degrado. Educare ad essere cittadini attenti e propositivi. Questo deve essere lo sforzo comune che deve vedere protagonista tutto l'associazionismo, anche quello sportivo, in un progetto condiviso di partecipazione che necessita però della spinta propulsiva dalle istituzioni, prima di tutto dei Comuni, che hanno competenze dirette sul tema della mobilità urbana.

di Enrica Montanini - presidente Uisp Parma

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7. NELLA TERRA DI MEZZOFONDO

Nella provincia di Reggio Emilia, l'Arceto atletica da trent'anni allena sportivi di tutte le età. Il presidente Massimo Torelli racconta la sua esperienza nell'associazione affiliata all'Unione Italiana Sport Per tutti

"Arceto era un villaggio circondato dagli alberi al confine sud-occidentale di Bosco Cet, nella Terra di Brea, in cui i suoi abitanti andarono ad assistere alla partenza degli Hobbit". Questo lo dice l'enciclopedia tolkieniana, che però di certo non fa riferimento alla piccola frazione di Scandiano (RE), sede dal 1983 dell'omonima associazione "Arceto atletica". "Il nostro - racconta Massimo Torelli, presidente della polisportiva - è un paesino di appena 5.000 abitanti ma nonostante questo siamo una realtà importante dell'atletica regionale, che ha ottenuto risultati di alto livello specialmente nelle corse campestri e di mezzofondo".

Anche grazie a progetti di collaborazione sviluppati con le scuole elementari e medie locali, l'Arceto atletica conta circa 150 iscritti tra adulti e bambini. "Per allenarsi con noi - spiega Torelli - non ci sono limiti di età: la maggior parte dei tesserati va dagli otto ai quindici anni ma abbiamo anche atleti che hanno superato i sessanta. Esiste solo una fascia meno presente, dai 16 ai 25 anni: durante questo periodo molti abbandonano l'attività ma poi, spesso, ritornano più motivati di prima".

Abbandono che molte volte coincide con il momento della specializzazione in una disciplina specifica. I bambini, infatti, si esercitano in tutte le attività, dalla corsa ai lanci e - a meno di casi particolari - vengono indirizzati verso un settore solo intorno ai quindici anni. "Nel corso del tempo - ammette Torelli - è andato un po' perduto il senso della fatica: anche per colpa degli impegni sempre più pesanti molti ragazzi hanno meno voglia di 'lavorare' rispetto a vent'anni fa, quando iniziai la mia vita nella polisportiva. È un andamento generale ma, per fortuna, c'è ancora chi ha voglia di darsi da fare".

Nell'Arceto atletica a "lavorare" - da allenatori - sono in cinque. Oltre ai corsi si impegnano anche per organizzare la gara podistica del paese durante il mese di dicembre. "Ogni anno - conclude Torelli - facciamo di tutto per partecipare al maggior numero possibile di manifestazioni, sia su pista che su strada, cercando sempre la piena collaborazione con tutti gli enti organizzatori".

di Fabrizio Pompei

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8. MULTISPORT, TORNA IL PROGETTO DELLA UISP BASSA ROMAGNA

Terzo anno consecutivo per l'iniziativa che punta a favorire la crescita sana, integrando gratuitamente le ore di attività motoria in programma nella scuola primaria Codazzi

Per il terzo anno consecutivo il comitato Uisp della Bassa Romagna rinnova l'impegno di collaborazione con l'Istituto comprensivo Lugo 1 rilanciando il progetto "Multisport" per l'anno scolastico 2013/2014. L'intervento, condotto da educatori laureati in scienze motorie e in affiancamento agli insegnanti curricolari, garantirà a tutti i 400 alunni della scuola primaria "A. Codazzi", dalla classe prima alla quinta, un'ora di attività motoria alla settimana per tutta la durata dell'anno scolastico. Un servizio gratuito per le famiglie e senza costi per l'amministrazione scolastica. A completamento della proposta, la Uisp organizzerà poi un percorso di promozione sportiva nelle giornate di lunedì e giovedì dalle 16,30 alle 18 per i bambini dai 6 agli 8 anni (dalla classe prima alla terza), che vedrà protagonisti i tecnici delle associazioni sportive del territorio affiancati da un educatore e che garantirà la continuità didattica tra tutte le esperienze disciplinari e il loro adattamento ai bisogni formativi dei bambini.

Il progetto sposa l'idea di un sapere garantito a tutti anche nell'ambito motorio, come fattore di crescita culturale e di benessere, nell'intento di contrastare la tendenza dei giovani a stili di vita poco attivi, di cui è un esempio il dilagante problema dell'obesità giovanile. "Multisport" pone l'attenzione sugli aspetti del movimento che maggiormente possono essere stimolati in questa fascia di età e che riguardano l'equilibrio e le capacità coordinative, fondamenta per l'apprendimento delle abilità sportive. Ciò può essere ottenuto con una pratica multisportiva, proponendo cioè diverse discipline sportive e condividendone il valore educativo e formativo. La Uisp Bassa Romagna, per la realizzazione del progetto, si avvale della collaborazione della Pgs, Polisportiva Giovanile Salesiana, e soprattutto dell'opera dei tecnici delle associazioni sportive lughesi Judo Club Lugo, Virtus Volley Lugo, Società Schermistica Lughese e Lugo Rugby.

della redazione Uisp Bassa Romagna

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9. UN GIRO IN BICICLETTA

Mercoledì 18 a villa Serena, a Bologna, per la Settimana europea della mobilità sostenibile, si è tenuto l'incontro "Il Giro d'Italia fra sport, turismo e costruzione dell'identità nazionale". Presenti Nino Villa, giornalista sportivo, Mauro Lanconelli, presidente della lega ciclismo Uisp Emilia-Romagna, e Gianfranco Marangoni dell'associazione Monte Sole bike group

Passato presente e futuro del ciclismo. Di tutto questo si è discusso durante "Il Giro d'Italia fra sport, turismo e costruzione dell'identità nazionale", la tavola rotonda che si è tenuta la sera del 18 settembre, a villa Serena, a Bologna. L'incontro è stato uno degli appuntamenti promossi dall'associazione Formazione in rete di Piazza Grande in occasione della mostra "Agli albori del ciclismo bolognese" - aperta fino al 17 novembre nel museo Davia Bargellini di strada Maggiore - e della Settimana europea della mobilità sostenibile che proseguirà fino al 22 settembre.

L'incontro si è aperto con un excursus del giornalista sportivo Nino Villa su quello che ha rappresentato Bologna nella storia del Giro d'Italia: da subito, dalla prima edizione del 1909, sede d'arrivo dalla tappa iniziale mentre, l'anno successivo, primo traguardo tagliato da un ciclista straniero, Jean-Baptiste Dortignacq. Nel '21 sarà la volta di Girardengo e nel '46 di Coppi. E poi i ciclisti bolognesi, a partire da Alfonso Calzolari, vincitore del Giro del 1914. "Allora - racconta Villa - non esisteva la maglia rosa che venne introdotta nel '33. Dopo un secolo sarebbe una bella iniziativa ricordarlo nel prossimo Giro. Dieci anni dopo Calzolari avrebbe partecipato la prima e unica donna, Alfonsina Strada che - seppur fuori classifica - arrivò al traguardo di Milano".

La forte tradizione delle due ruote in regione è stata ribadita da Mauro Lanconelli, presidente della lega ciclismo della Uisp Emilia-Romagna, che ha sottolineato come all'uso quotidiano della bicicletta si sia affiancata nel tempo la pratica sportiva. "Ultimamente però - ha spiegato - questo connubio si sta indebolendo. Da un lato la crisi economica incide sia su grandi eventi sia sul movimento amatoriale. Dall'altro esiste il problema della viabilità e non si può fare a meno di constatare che col passare degli anni è sempre più difficile bloccare il traffico cittadino per molte ore". Proprio per far fronte a queste difficoltà e in accordo con l'idea dello "sportpertutti", la Uisp regionale ha dato vita a un circuito di gran fondo cicloturistiche non competitive che non prevedono classifiche individuali ma puntano sul piacere di pedalare riscoprendo le bellezze del territorio e la buona tavola. "Proposte di questo tipo - ha affermato Lanconelli - consentono di richiamare anche da altre regioni appassionati ormai stanchi di gare costose e rilevamenti cronometrici".

Un ciclismo dunque aperto a tutti e capace di coinvolgere grazie alle attrattive storiche, ambientali e artistiche del nostro paese. Su questa via procede anche il lavoro del Monte Sole bike group, associazione che da anni propone escursioni su due ruote. "Se è vero che il Giro d'Italia è promozione turistica - ha affermato Gianfranco Marangoni, rappresentante dell'associazione - è anche vero che dobbiamo offrire percorsi sicuri e segnalati ai normali cicloturisti e alle famiglie creando una rete di piste ciclabili su tutto il territorio. Un problema è rappresentato però dall'accessibilità ai mezzi pubblici: a differenza della Germania, l'Italia non investe su treni aperti al trasporto di biciclette. Creando disagi a chi viaggia su due ruote perdiamo una grande fetta di turismo".

di Fabrizio Pompei

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10. UN PRATO PER GIOCARE

La storia della Cricket Cento: composta da quindici ragazzi di origine pakistana, classificatasi terza al campionato italiano del 14 settembre ad Ancona, non ha un campo dove allenarsi regolarmente

Terzi classificati in Italia ma senza un campo in cui allenarsi. È questa la realtà della squadra Cricket Cento che, qualificatasi per le semifinali del 14 settembre ad Ancona, ha battuto nella finale per il terzo e quarto posto la rappresentativa di casa dopo essere stata sconfitta da Roma, squadra vincitrice del campionato. "La trasferta nelle Marche - afferma il capitano del Cento, Cheema Mohammad Haroon - è stata una bella esperienza. Strano a dirsi ma anche lì abbiamo avuto problemi col campo da gioco: l'erba, normalmente adibita al rugby, era troppo alta ma dopo cinque ore abbiamo potuto disputare regolarmente le partite".

La mancanza degli spazi per giocare e allenarsi si fa sentire invece a casa. Per gli allenamenti, infatti, la Cricket Cento continua a lavorare in spazi di fortuna mentre per le partite può contare sull'aiuto degli Yankees Baseball di San Giovanni che mettono a disposizione il loro "diamante". "I campi da cricket - spiega Haroon - non mancano ma appartengono tutti alla federazione e il loro affitto costa caro. In questo modo abbiamo anche difficoltà a promuovere il nostro sport tra i giovani italiani".

Nata nel 2006, la Cricket Cento, infatti, è per ora composta da quindici giocatori tutti di origine pakistana. "Anche tre ragazzi italiani - racconta Haroon - hanno provato ad avvicinarsi alla nostra disciplina ma dovendo imparare i fondamentali del cricket, senza avere un campo 'morbido' rischierebbero anche di farsi male. Grazie all'impegno della Uisp, in particolare con il lavoro di Ivan Lisanti ed Enrico Balestra (rispettivamente consigliere della Uisp Emilia-Romagna e presidente della Uisp Ferrara, ndr) la nostra ricerca di spazi adeguati continua".

di Fabrizio Pompei

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11. UN MESSAGGIO ALL'ITALIA: LO SPORT È AMBIENTE

Con la manifestazione svoltasi dal 27 al 29 settembre a Reggio Emilia la Uisp sottolinea l'importanza dell'attività motoria a sostegno della tutela ambientale

Con 150 parchi, 9 milioni e mezzo di metri cubi di verde naturale e 500 associazioni nel solo territorio comunale, Reggio Emilia ci ha provato a dire che "Sport è Ambiente", che le due parole coincidono e non stanno solo bene insieme. Dal 27 al 29 settembre è andata in scena una tre giorni che ha messo le scarpe da ginnastica a tutta la città, come era nelle intenzioni dei promotori dell'iniziativa: assessorato allo sport del Comune, Fondazione per lo Sport, enti di promozione sportiva (tra cui la Uisp locale) e Legambiente. Camminate, orienteering, danza, ginnastiche, arti marziali, handbike, tornei di pallavolo, cricket, lezioni di pilates, ma anche laboratori creativi, corsi educativi con gli amici a quattro zampe e percorsi di "1Km in salute".

I reggiani hanno avuto la possibilità di sperimentare davvero di tutto grazie all'impegno e alla disponibilità di associazioni e volontari che hanno organizzato a costo prossimo allo zero tre giorni di attività. Ed è stata l'occasione anche per parlare di sport eco-sostenibile in un dibattito pubblico al quale ha preso parte il responsabile nazionale del settore ambiente Uisp Santino Cannavò insieme a Luciano Ventura di Legambiente. L'assenza giustificata dei ministri Delrio e Orlando al tavolo dei relatori ha fatto sfumare un confronto diretto tra due portavoce autorevoli del mondo impegnato dell'associazionismo e i rappresentati dell'esecutivo. Il dibattito non è stato però meno interessante (come invece deve aver pensato la politica locale) né sprovvisto di elementi di riflessione.

Che l'uomo abbia modificato il sistema nel quale vive più di quanto abbia fatto un'evoluzione di migliaia di anni ne siamo più o meno tutti coscienti (pensiamo ai cambiamenti ambientali dalla prima rivoluzione industriale in poi). Che però i 4/5 degli europei che praticano sport lo facciano in modo destrutturato e autonomo utilizzando l'ambiente circostante forse non ci è così chiaro. Ancor meno chiaro è il motivo per cui la minoranza che fa sport con finalità agonistiche usufruisca del 90% delle risorse nazionali disponibili venendo esonerata da qualsiasi tipo di sensibilità o dovere nei confronti dell'ambiente.

Oltre agli interrogativi Santino Cannavò ha sottolineato gli elementi di un totale squilibrio che affligge il nostro (non in eterno) belpaese, ricco di risorse naturali e per questo scelto come meta turistica dal 50% dei cugini europei, che con il turismo cercano sport e natura. "Occorre cambiare rotta - ha detto chiaramente Cannavò - perché certi comportamenti non sono più sostenibili né da un punto di vista energetico, né da un punto di vista economico". Ecco perché occorre parlare di sport eco-sostenibile, di riqualificazione degli impianti sportivi e di misurazione dell'impatto di sport e manifestazioni attraverso precisi indicatori ambientali (pensiamo ad esempio alle Olimpiadi). "La Uisp si fa portavoce di un nuovo approccio culturale sistemico - ha ricordato il responsabile del settore ambiente Uisp - che implica conoscenza e formazione e chiede il coinvolgimento di tutti, a partire dalle istituzioni e dall'università, ma non può esonerare il mondo degli sportivi che, se motivati, potrebbero rivelarsi un vero e proprio esercito di salvezza". Un esercito che ancora fatica ad avere percezione di sé e che ci dice che c'è ancora molto da fare.

di Federica Imbrogli - redazione Uisp Reggio Emilia

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12. LA FACCIA SUI NUOVI PUNTI DI VISTA

Dalla Uisp Parma un'interpretazione collettiva della campagna tesseramento 2013/2014

Uisp Parma ha scelto d'interpretare la campagna tesseramento 2013/2014 mettendoci la propria faccia, esprimendo il proprio punto di vista. Interpretando con fiducia e obiettività un "Nuovo punto di vista". Lo ha fatto con una serie di mini-spot informali, coinvolgendo tutte le aree e discipline del locale comitato. Siamo partiti in primis dal porre i dirigenti Uisp parmensi davanti alla constatazione dei "nuovo punti di vista" - come recita lo slogan del tesseramento nazionale - e di che cosa potesse significare per loro stessi e per il loro settore specifico di competenza questo approccio: fare un passo indietro, valutare il rapporto personale tra la disciplina, l'organizzazione e lo svolgimento concreto con l'intento di varcare i propri confini... per se stessi in primis.

Dopo aver dato loro qualche giorno per riflettere, anche se alcuni avevano le idee chiare già da subito, siamo andati avanti con un approccio informale, con la scelta di riprendere le risposte con il tablet in ufficio e con l'assenza di qualsiasi preparazione. Tutto è stato fatto per facilitare la spontaneità, la naturalezza e l'intimità. Solo una battuta, un "a tu per tu" che durasse meno di 30 secondi. C'è chi era abituato a parlare alla "telecamera" ma anche chi mostrava maggiori difficoltà. L'esercizio fondamentale è stato far ritrovare un "nuovo punto di vista" nel dirigente Uisp." I video spot sono pubblicati sul sito della Uisp Parma e possono anche essere visulizzati sul canale YouTube Uisp Parma.

di Maria Elisabetta Bellini - redazione Uisp Parma

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