Uisp-a-mente

UISP-A-MENTE Newsletter della Uisp Emilia-Romagna

n. 22 anno III - venerdì 20 dicembre 2013

Web: www.uisp.it/emiliaromagna - E-mail: redazione.emiliaromagna@uisp.it

Facebook: facebook.com/uispemiliaromagna - Twitter: @uispertutti

YouTube: canale Uisp Emilia-Romagna


BUONE FESTE DALLA UISP EMILIA-ROMAGNA

Ogni persona lascia un segno, una traccia. Dipende dalla situazione, dal tempo e dalla condizione in cui si vive. Tutti hanno diritto di percorrere la propria strada, ma vogliamo farne insieme un tratto, quello della storia di cui tutti siamo protagonisti. Rispettiamo la memoria, le esperienze e i valori ma guardiamo le cose da "nuovi punti di vista" - come recita lo slogan della nostra tessera - con uno sguardo che vada oltre lo sport, oltre il nostro tempo. Buone feste dal Comitato regionale Uisp Emilia-Romagna e dal suo presidente Mauro Rozzi. Con l'augurio che ognuno possa trovare la propria strada e che insieme si possa tracciare una nuova via.

#FotoLiberaTessera

1. SPORT E TEATRO AL VERDE

Questa volta non si tratta dei tagli di una nuova finanziaria ma del progetto della Uisp Emilia-Romagna per la realizzazione di eventi ecosostenibili. Il prossimo appuntamento il 12 gennaio a Bologna con l'accademia "atletico-artistica" dei Kataklò


di Fabrizio Pompei

2. LA PROFESSIONALITÀ DEI DILETTANTI

La lega nuoto Uisp Emilia-Romagna apre il 2014 con due appuntamenti incentrati sull'agonismo. Sabato 11 gennaio, a Bologna, un seminario di formazione sulla filosofia d'insegnamento mentre il 5, a Roma, i campionati italiani invernali Uisp


di Brei

3. SERVE TEMPO

Per godere paesaggi, gustare buon cibo e coltivare amicizie. Lo sanno bene anche gli organizzatori del Criterium italiano e del Circuito tricolore, i due grandi eventi del cicloturismo Uisp del prossimo anno


di Fabrizio Pompei

4. SPORT, REINSERIMENTO E SALUTE

Presentato oggi a Bologna il protocollo d'intesa regionale tra Prap e Uisp per una proposta di attività motoria per i 3.700 detenuti negli istituti penitenziari dell'Emilia-Romagna



della redazione Uisp Emilia-Romagna

5. SI GIOCA A MEMORIA

Oppure a fantasia. Come nel percorso apparentemente sconclusionato del libro di Edmondo Berselli "Il più mancino dei tiri". Dove si parte da Mariolino Corso per arrivare a Giulio Andreotti, passando per Paul Klee e Walter Benjamin. Senza ordine e "divagando - potenzialmente - all'infinito"

di Fabrizio Pompei

6. LA SOLIDARIETÀ SU QUATTRO RUOTE

Rinascita dello sport nell'Emilia colpita dal sisma, pasti per i senzatetto e case in mattoni per i bambini della Bolivia. Questi i progetti finanziati dal Trofeo Mariele Ventre, iniziativa di pattinaggio Uisp per i bambini che quest'anno debutta a Modena


di Vittorio Martone

7. ESPOSIZIONE SU PISTA

Dal 25 al 27 aprile nell'autodromo di Imola si terrà la prima edizione di Over the hills, la fiera outdoor del ciclismo che all'esposizione unisce test, divertimento e gare cronometro, mtb e gran fondo


di Fabrizio Pompei

8. I FRUTTI DEL MELOGRANO

Con l'associazione Gli amici di Luca è partito in settembre un progetto della Uisp Bologna sulla riabilitazione attraverso lo sport delle persone con cerebrolesioni



di Francesco Costanzini - redazione Uisp Bologna

9. TUTTO IL RESTO È NOIA?

Domenica 8 dicembre, nel palasport di Cesenatico (FC), si è tenuta una tappa di "Un cesto di Giochi", il progetto Uisp che capovolge l'idea di allenamento per i bambini del minibasket



di Fabrizio Pompei

10. LO SPORT INTERROGA LA SOCIETÀ

Il 16 dicembre a Bologna, al cinema Nosadella, si è svolta la presentazione del "Manuale di sociologia dello sport e dell'attività fisica", il primo libro italiano che affronta lo sport dal punto di vista sociale


di Carla Naddeo

11. MTB DA RECORD

Domenica 15 dicembre si è svolto a Bologna il settimo raduno escursionistico di mountain bike pro Telethon. Oltre seicento ciclisti hanno contribuito alla raccolta fondi per la ricerca sulla distrofia muscolare


di Brei

12. SI FISCHIA A TEATRO

Arbitri sul palco, laboratori per bambini e incontri per i più grandi. Sono "I Fis'cén dl Uisp", "Tutti in gioco" e il raduno sociale "perlagrandetà". Tante virgolette tra le proposte di dicembre della Uisp di Parma


di Maria Elisabetta Bellini - redazione Uisp Parma

13. UNA SCUOLA DI INDYSCIPLINATI

Skate, giocoleria, hip hop e parkour a scuola per promuovere uno stile di vita attivo e favorire la socialità tra i ragazzi. È attivo anche a Reggio Emilia il progetto Uisp "Percorsi Indysciplinati"



di Fabrizio Pompei

14. LA CULTURA OLTRE LA TECNICA

Un anno dell'area discipline orientali della Uisp Emilia-Romagna raccontato dal suo presidente, Michele Chendi


di Brei

15. FINALI IN CIRCOLO

Oltre cento tennisti per le finali Uisp dei campionati di tennis a squadre indoor, amatoriali e giovanili che si sono svolti sabato 14 dicembre a Carpi, in provincia di Modena



di Alessandro Trebbi - redazione Uisp Modena

16. DA BOLOGNA A LAMPEDUSA

Il 18 dicembre, in concomitanza della giornata internazionale dei diritti dei migranti, anche a Bologna si è svolta una manifestazione contro la riapertura del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di via Mattei


del collettivo Tpo

17. QUI CONVIENE SCIARE

Inizieranno nelle domeniche del 12, 19 e 26 gennaio i corsi organizzati dallo Sci Club Guastalla (RE) sulle piste tra Bellamonte e Moena (TN). Per i principianti e i ragazzi under 16 le lezioni sono gratuite


della redazione Uisp Emilia-Romagna

LA UISP EMILIA-ROMAGNA IN UN'APP

La nuova applicazione, studiata per Android e iPhone, permette di avere sul proprio smartphone tutte le informazioni sul mondo regionale dell'Unione Italiana Sport Per tutti

CRANK-UP, IL SOCIAL NETWORK SPORTIVO PER GLI AMANTI DI TUTTI GLI SPORT

Visita il sito di Crank-up e iscriviti come persona, gruppo o squadra, associazione o società sportiva. E comincia subito a postare, condividere e a invitare altri utenti ai tuoi allentamenti, alle tue partite o ai tuoi eventi sportivi

SCOPRI I DIRITTI CON LUCILLA

Visita il sito di Lucilla e parti per un viaggio alla scoperta dei diritti dei cittadini insieme all'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

1. SPORT E TEATRO AL VERDE

Questa volta non si tratta dei tagli di una nuova finanziaria ma del progetto della Uisp Emilia-Romagna per la realizzazione di eventi ecosostenibili. Il prossimo appuntamento il 12 gennaio a Bologna con l'accademia "atletico-artistica" dei Kataklò

Sport, teatro, ambiente. La scommessa che la Uisp fa per il 2014 è di riunire questi tre temi in un unico evento. Alle 14 del 12 gennaio, infatti, nel PalaSavena di San Lazzaro (BO), si terrà "B-side experience", il concorso coreografico "ecosostenibile" della lega le ginnastiche Uisp tenuto dall'accademia Kataklò. Il gruppo, nato da atleti professionisti prestati al palcoscenico, si propone proprio l'integrazione del gesto atletico e di quello teatrale. Una fusione di sport e recitazione che dà vita a coreografie in cui all'abilità tecnica si unisce quella artistica. I gruppi coreografici Uisp potranno così avvicinarsi a quello che è un vero e proprio metodo di lavoro e di concepire la performance teatrale.

Il concorso con i Kataklò rappresenta la prima tappa dei sei "Eventi sportivi sostenibili" organizzati dalla Uisp Emilia-Romagna. Scopo dell'iniziativa è la realizzazione di appuntamenti sportivi ecosostenibili grazie a un uso attento delle risorse, alla raccolta differenziata e alla diffusione di buone pratiche per la salvaguardia dell'ambiente. Il progetto proseguirà fino al prossimo novembre con manifestazioni di automobilismo, calcio a 5, beach tennis e mountain bike, per chiudersi il 14 dicembre 2014 con la maratona di Reggio Emilia. Tutti eventi la cui ecosostenibilità sarà attestata dall'Istituto di certificazione etica e ambientale (Icea). Gli eventi - valutati con un marchio che a seconda del livello di sostenibilità varierà da un minimo di C a un massimo di A+ - saranno esperienze pilota per l'organizzazione di altri appuntamenti. Lo scopo finale sarà quello poi di produrre un manuale delle buone pratiche di sostenibilità degli eventi sportivi da mettere a disposizione della pubblica amministrazione regionale.

Non è la prima volta che la Uisp Emilia-Romagna lavora per garantire la qualità dell'offerta - sportiva e non - nel rispetto della natura. Grandi manifestazioni come Vivicittà, i Mondiali Antirazzisti, Bicincittà, il sessantesimo anniversario dell'associazione a Rimini 2008 o l'ultimo congresso regionale, con l'uso di materiale riciclato e biodegradabile unito a pratiche sostenibili come il car sharing, testimoniano l'impegno della Uisp nell'organizzazione di eventi ecosostenibili, esperienze utili per la progettazione di future manifestazioni anche per altri enti e associazioni.

di Fabrizio Pompei

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2. LA PROFESSIONALITÀ DEI DILETTANTI

La lega nuoto Uisp Emilia-Romagna apre il 2014 con due appuntamenti incentrati sull'agonismo. Sabato 11 gennaio, a Bologna, un seminario di formazione sulla filosofia d'insegnamento mentre il 5, a Roma, i campionati italiani invernali Uisp

Formazione e attività. Il nuovo anno del nuoto Uisp riparte sul doppio binario che costituisce la forza dell'offerta sportiva dell'Unione Italiana Sport Per Tutti. Sabato 11 gennaio, infatti, si terrà nella sede della Uisp di Bologna il seminario "Promozione e agonismo", un incontro aperto a dirigenti e istruttori Uisp e a tutti i tecnici interessati a spendere la propria competenza nel settore agonistico. Il corso, nato dalla collaborazione della commissione tecnica con il settore formativo della lega nuoto Uisp Emilia-Romagna, verterà sul concetto stesso di agonismo e sulle modalità generali d'insegnamento. "In futuro - spiega Paolo Belluzzi, presidente della lega nuoto regionale - introdurremo momenti di formazione più classici, concentrandoci sulla metodologia e sulla tecnica. Per ora abbiamo preferito soffermarci sugli assi portanti di una didattica condivisa privilegiando il confronto e il valore associativo dell'incontro".

Al corso parteciperanno quattro società sportive scelte in base all'esperienza nelle gare e coerentemente con una copertura razionale del territorio regionale. Sarà un momento di scambio in cui i tecnici saranno chiamati a sviluppare una relazione sul proprio approccio - filosofico prima che tecnico - al mondo dell'agonismo. "La professionalità - spiega Belluzzi - è una cosa ben distinta dal professionismo. Essa presuppone, oltre alle conoscenze necessarie, anche efficaci modelli di comunicazione. Questo corso insisterà proprio su queste due componenti facendo maturare la professionalità dei nostri operatori".

Domenica e lunedì 5 e 6 gennaio, invece, sarà la volta delle gare con i campionati italiani invernali Uisp per master e agonisti che si disputeranno alla piscina del Salaria sport village di Roma. Giunti alla quarta edizione - la prima nella capitale dopo tre anni a San Marino - i campionati conteranno più di mille atleti provenienti da tutta Italia e in particolar modo da Lazio, Campania e Piemonte. "Dall'Emilia-Romagna - afferma Ilario Pontieri, vice presidente della lega nuoto regionale - arriveranno circa cento nuotatori dai 13 ai 90 anni. La manifestazione è nata sotto la spinta delle stesse società di nuoto ed è uno degli appuntamenti invernali più attesi. Oltre alla categoria master abbiamo scelto di far gareggiare anche i ragazzi per dar modo a tutti, anche a quelli che non trovano spazio nelle gare federali, di prender parte a questo evento agonistico".

di Brei

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3. SERVE TEMPO

Per godere paesaggi, gustare buon cibo e coltivare amicizie. Lo sanno bene anche gli organizzatori del Criterium italiano e del Circuito tricolore, i due grandi eventi del cicloturismo Uisp del prossimo anno

Conoscere e conoscersi. Questo il programma - in due parole - del cicloturismo Uisp che anche nel 2014 tornerà dal 30 marzo con il Criterium nazionale e dal 21 aprile con il Circuito tricolore. Pedalare per scoprire le bellezze del proprio territorio, assaporarne i prodotti tipici e allo stesso tempo stringere amicizia con gli altri ciclisti. Tutte cose per cui serve tempo. "Nelle nostre manifestazioni - spiega Dino Tamburini, responsabile del cicloturismo Uisp - non ci sono vincitori né rilevamenti cronometrici. Ognuno viaggia alla velocità che desidera in base ai propri mezzi. In questo modo oltre a non correre rischi si ha il tempo di osservare i luoghi che si attraversano e di socializzare con gli altri".

L'assenza di competitività permette anche una diversa organizzazione delle manifestazioni rispetto alle gare agonistiche. "Viaggiando da cicloamatori - afferma Tamburini - si rispetta il codice della strada e non si creano disagi ai cittadini che abitano i centri che attraversiamo in bicicletta. In questo modo riusciamo a collaborare in modo fruttuoso con le autorità e con gli enti locali che vedono nel nostro circuito una risorsa turistica e non un inutile disagio per la circolazione".

La prima tappa è prevista il 30 marzo a Portomaggiore, in provincia di Ferrara, con la gran fondo Tra valli e delizie. Accanto al Criterium individuale si pedalerà anche lungo i percorsi del Circuito tricolore, una manifestazione pensata non per singoli ma per società sportive. Primo appuntamento il 21 aprile a Bellaria Igea Marina (Rn) per la gran fondo Mareterra, Circuito Ct league. "Lungo i circuiti - sottolinea Tamburini - oltre ai numerosi ristori, i ciclisti avranno a disposizione anche punti 'tecnici' con meccanici e materiali messi a disposizione da aziende che ci aiutano nella realizzazione di questi eventi".

di Fabrizio Pompei

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4. SPORT, REINSERIMENTO E SALUTE

Presentato oggi a Bologna il protocollo d'intesa regionale tra Prap e Uisp per una proposta di attività motoria per i 3.700 detenuti negli istituti penitenziari dell'Emilia-Romagna

"Questo documento è l'ultimo frutto di una collaborazione che prosegue da trent'anni". Così il provveditore Pietro Buffa ha commentato la sottoscrizione del protocollo d'intesa tra Prap - Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria della Regione Emilia-Romagna e Uisp - Unione Italiana Sport Per tutti, per la promozione di attività motoria all'interno delle carceri e per chi sconta pene alternative. Il documento, presentato nella mattinata dell'undici dicembre nella sede del Prap, a Bologna, punta infatti a favorire l'integrazione e il reinserimento dei detenuti e a promuovere stili di vita sani negli istituti penitenziari attraverso il potenziamento e delle attività sportive per i 3.700 detenuti nelle carceri dell'Emilia-Romagna.

"Attraverso lo sport, - ha affermato Carlo Balestri, responsabile delle politiche internazionali Uisp e vicepresidente della Uisp Emilia-Romagna - gli istituti di pena possono tramutarsi in luoghi in cui si respira un po' d'aria in più rispetto a quella della tradizionale ora. In contesti così complessi non ci possiamo presentare come dilettanti. Per questo la formazione dei nostri operatori e una lunga esperienza, anche in altre regioni, sono i punti di forza della nostra azione".

Fattori determinanti per portare a compimento il progetto sono i fondi e l'impiantistica sportiva. Per questo uno dei principi basilari del protocollo d'intesa è quello di sviluppare sinergie tra i vari soggetti in gioco. "Data la situazione - ha spiegato Buffa - ci stiamo muovendo molto in un'ottica di cofinanziamento, guardando anche fuori dall'Italia per trovare le risorse necessarie". Diverso il discorso per quel che riguarda strutture e materiale sportivo: "Tutti gli istituti attualmente hanno i propri campi e palestre. Si parte da questa base - ha sottolineato il provveditore - con l'intenzione di migliorare quantitativamente e qualitativamente".

Oltre allo sport tradizionale, però, la Uisp punta anche alla promozione di un'attività motoria "alternativa". "Già da tempo - ha affermato Mauro Rozzi, presidente della Uisp Emilia-Romagna - abbiamo numerosi progetti attivi nelle carceri, anche con lavori connessi al miglioramento della qualità della vita attraverso attività come lo yoga o le camminate. Il nostro fiore all'occhiello sono i collegamenti in carcere creati con alcune manifestazioni come Vivicittà, la corsa nazionale della Uisp, che ogni anno si svolge dentro numerosi istituti".

della redazione Uisp Emilia-Romagna

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5. SI GIOCA A MEMORIA

Oppure a fantasia. Come nel percorso apparentemente sconclusionato del libro di Edmondo Berselli "Il più mancino dei tiri". Dove si parte da Mariolino Corso per arrivare a Giulio Andreotti, passando per Paul Klee e Walter Benjamin. Senza ordine e "divagando - potenzialmente - all'infinito"

Iniziando dal calcio, si sa, si può finire a parlare di politica e geometria, di storia e letteratura. Magari si parte ricordando i dribbling in sequenza di Best e velocemente si passa alla musica dei Beatles, oppure ci si lascia andare a una disquisizione tattica sul 4-3-3 che presto si trasforma in una discussione sull'idea di ali, attacco, Olanda, Milan, anni Novanta, Mani pulite, Berlusconi. Insomma, il calcio è un ottimo punto di partenza per ricordare, per parlare di noi e della nostra storia. Ed è quello che fa Edmondo Berselli ne' "Il più mancino dei tiri" (Mondadori. Milano, 2006. pp. 125 - 9 euro), volume del 1995 ristampato da Mondadori nel 2006. Un libro in cui "programmaticamente" si salta "di palo in frasca" - apparentemente - senza nessuna logica se non per il gusto di parlare, raccontare storie e descrivere particolari più o meno nascosti.

Eppure "Il più mancino dei tiri" non si ferma al "prender spunto" dallo sport per poi tracciare una storia del nostro paese, della cultura - alta e popolare -, della politica. Berselli mira più in alto e parla della vita nella sua interezza: non racconta una storia condivisa, o almeno non solo quella. Racconta la sua di storia e per far questo adotta l'unico metodo onesto possibile, affidandosi interamente alla memoria. Il libro diventa così una specie di scommessa con se stesso e con il lettore: ogni risultato, ogni partita, ogni data vengono scritti così come l'autore li ricorda, senza mai controllare la realtà dei fatti. Lo scrittore che per lungo tempo era stato correttore di bozze per Il Mulino, casa editrice di saggistica per eccellenza, cambia strada e decide di lasciare da parte annuari, tabellini e statistiche, per improvvisare.

Ne viene fuori un libro malinconico ma non nostalgico. Se si parla di un calcio in bianco e nero, con giocatori leggermente zoppi o sovrappeso, non è per rimpiangere un passato poetico e perduto ma semplicemente per gustare con altri (o probabilmente solo con se stessi) i propri ricordi. Ricordi e pensieri che a volte si sviluppano in dialoghi ironici con interlocutori assenti: ora ipotetici colleghi di lavoro, ora severi critici letterari pronti a rintracciare mille diverse trame nascoste all'interno del libro. Perciò, prima di rischiare di trovarne qualcuna, è meglio affrettarsi a giungere al punto finale.

di Fabrizio Pompei

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6. LA SOLIDARIETÀ SU QUATTRO RUOTE

Rinascita dello sport nell'Emilia colpita dal sisma, pasti per i senzatetto e case in mattoni per i bambini della Bolivia. Questi i progetti finanziati dal Trofeo Mariele Ventre, iniziativa di pattinaggio Uisp per i bambini che quest'anno debutta a Modena

Partiamo dai bambini. Sono loro i protagonisti principali di questa festa sportiva che da 18 anni prende il nome di Trofeo Mariele Ventre. L'appuntamento, per la prima volta nella storia di questo evento storicamente radicato a Bologna, è a Modena, alle ore 15 di sabato 25 gennaio, nel palazzetto Panini-Casa Modena in via dello sport n. 25. "Una manifestazione puramente coreografica, per bambini, fatta dai bambini, che deve mantenere il suo spirito di festa e di divertimento". Così gli organizzatori amano descrivere questo evento, in cui società sportive di pattinaggio di tutta la regione si ritrovano con bambini di ogni età, tutti insieme, senza categorie, a mettere in scena coreografie su quattro ruote sulle musiche dello Zecchino d'Oro. Un sottofondo scontato per un trofeo che porta il nome di Mariele Ventre, la fondatrice nel 1963 del Piccolo coro dell'Antoniano, a cui da anni questa istituzione, insieme alla lega pattinaggio Uisp, ha deciso di dedicare un tributo.

Ma veniamo alle ragioni dello spostamento nel modenese, che si inserisce nella scia di un'iniziativa denominata "Coppa della Solidarietà Uisp", il filo rosso che ha unito nel corso dell'anno numerose iniziative sportive della Uisp svoltesi in Emilia-Romagna come i Mondiali antirazzisti, i campionati nazionali formula di pattinaggio, le finali dei campionati di calcio e pallavolo. "L'intento - afferma Raffaele Nacarlo, presidente della Lega pattinaggio Uisp - era quello di puntare i riflettori, attraverso lo sport, sulla rinascita del territorio modenese colpito dal terremoto del 2012. Proprio in quest'ottica abbiamo deciso quindi - continua il dirigente Uisp - di spostare la diciottesima edizione della manifestazione al Palapanini". Ma le novità non si fermano al trasferimento. Se è risaputo che ogni anno il Mariele Ventre raccoglie attraverso i biglietti venduti fondi per iniziative benefiche, mai prima d'ora questa solidarietà aveva riguardato direttamente il mondo dello sport. "Quest'anno invece, in accordo con il gruppo dirigente della Uisp locale, abbiamo deciso di aggiungere un nuovo filone - dichiara Patrizia Galletti, presidente della lega pattinaggio Uisp Emilia-Romagna - destinando parte dei fondi raccolti alle società sportive del modenese colpite dal sisma, affinché la loro attività sul territorio riparta più in fretta".

Gli altri soldi saranno invece destinati a due storiche attività finanziate dal Trofeo Mariele Ventre: il "Progetto Bolivia - Operazione Mattone su Mattone", promosso dall'associazione "Yuri, una vita che continua" e che si pone l'obiettivo di sostituire le capanne del villaggio di Hardeman in Bolivia con case di mattoni; il progetto a cura dell'Antoniano "Il pasto è il primo passo", per garantire il cibo alle persone senza fissa dimora accolte nei centri di assistenza bolognesi. Iniziative di cui sarebbe fiera Mariele Ventre, che dopo aver fondato l'Antoniano divenendo una presenza fissa dello Zecchino d'Oro, aveva dedicato la sua vita - oltre che alla musica e ai bambini - proprio alla solidarietà.

di Vittorio Martone

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7. ESPOSIZIONE SU PISTA

Dal 25 al 27 aprile nell'autodromo di Imola si terrà la prima edizione di Over the hills, la fiera outdoor del ciclismo che all'esposizione unisce test, divertimento e gare cronometro, mtb e gran fondo

Sembra la moda del momento. Lasciar perdere Ferrari e Yamaha, formula uno e moto GP ed entrare in autodromo in bicicletta. Dopo gli appuntamenti di febbraio al circuito di Marzaglia di Modena, infatti, si potrà tornare a pedalare "in pista" dal 25 al 27 aprile nell'autodromo di Imola (BO) in occasione della prima edizione di "Over the hills". La manifestazione - che si ispira all'esperienza di Sea Otter Classic, l'evento che ogni aprile si svolge a Laguna Seca in California - unirà all'interno del tracciato "Enzo e Dino Ferrari" una gigantesca fiera outdoor della bicicletta ed eventi sportivi veri e propri. "La nostra iniziativa - afferma Nicola Ustignani, ideatore della manifestazione - ha qualcosa di rivoluzionario: non vogliamo creare un 'villaggio della Granfondo', un'area expo a corollario della gara ma realizzare una fiera all'aperto, fuori dai padiglioni. Gli espositori, così, non avranno a disposizione piccoli stand ma aree di anche 200 metri quadrati".

Insomma, non mancherà lo spazio per presentare ogni tipo di prodotto legato al mondo del ciclismo, dalle bici da corsa alle mtb, dall'abbigliamento alla componentistica passando per i dispositivi di sicurezza attiva e passiva. Le duecento ditte presenti all'evento, però, non si limiteranno a esporre i prodotti ma li metteranno a disposizione per test aperti a tutti i visitatori. Accanto all'area expo si svolgeranno poi una gara cronometro e due gran fondo, su strada e per mtb. Venerdì 25 aprile si disputerà la crono individuale, valida anche come campionato italiano Uisp. Sabato 26 si correrà la prima edizione della Granfondo Over the hills, valida come tappa del Circuito Challenge Romagna. Con partenza e arrivo all'interno dell'autodromo il percorso darà la possibilità di pedalare su un circuito medio di 100 km e uno lungo di 160 km. Domenica sarà invece la volta della cronometro a squadre mentre gli appassionati dello sterrato potranno partecipare alla gran fondo del 25 aprile che, partendo dal circuito, attraverserà le colline romagnole.

Nonostante le gare, però, la manifestazione è pensata per coinvolgere non solo gli appassionati delle due ruote ma anche le famiglie. Oltre al contest di bmx per professionisti e agli spazi riservati a chi per la prima volta si avvicina al bike trial, saranno infatti allestite aree dedicate ai più piccoli come la "play area", una scuola guida di bicicletta per bambini, o il "bici rodeo" per lezioni sulla sicurezza. "Il nostro - spiega Ustignani - vuole essere un evento per tutti. Un momento di divertimento non solo per i ciclisti e i cicloamatori ma anche per tutte le famiglie".

di Fabrizio Pompei

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8. I FRUTTI DEL MELOGRANO

Con l'associazione Gli amici di Luca è partito in settembre un progetto della Uisp Bologna sulla riabilitazione attraverso lo sport delle persone con cerebrolesioni

È stato presentato lunedì 9 dicembre nella sala stampa "Luca Savonuzzi" del Comune di Bologna il Progetto Melograno. "Che la solidarietà faccia notizia", questo il leit motiv che i relatori hanno in più di un'occasione lanciato. Luca Rizzo Nervo (assessore a sanità e sport del Comune di Bologna), Fabio Casadio (presidente Uisp Bologna), Fulvio De Nigris (direttore del centro studi per la ricerca sul coma), Roberto Piperno (direttore della casa dei risvegli Luca De Nigris), Marilisa Rogolino (studio Martinelli - Rogolino), Diletta Rusolo (Uisp Bologna) hanno presentato l'iniziativa. L'idea, nata da un incontro in treno tra un avvocato attento alle problematiche sociali e un medico della riabilitazione dalle idee innovative, è di lavorare a un progetto sportivo per persone con cerebrolesione uscite dal coma. Così è stata coinvolta la Uisp e l'intesa è stata immediata. Obiettivo? Permettere alle persone di uscire in sicurezza dalla medicalizzazione dell'assistenza post riabilitativa e utilizzare l'attività motoria per riappropriarsi di una dimensione non solo fisica ma anche sociale del vivere.

Ragazzi, ragazze e giovani adulti fra i 14 e i 45 anni; persone con esiti disabilitanti di grave cerebrolesione acquisita (gca), capaci di comportamenti attivi ma con deficit motori e/o cognitivi e/o comportamentali tali da comportare un rischio di decondizionamento motorio e isolamento sociale: sono loro i destinatati del Progetto Melograno, un'iniziativa multisport per dare la possibilità a ciascuno di scegliere il tipo di attività che più sente in sintonia con il proprio "agire" motorio. Due elementi per due proposte sportive: aria ed acqua, avvicinamento alle arti marziali e attività acquatiche. "Nel corso dell'attività non sarà programmato alcun obiettivo fisico-funzionale omogeneo per i partecipanti. Procederemo con finestre di lavoro e sperimentazioni sulle capacità motorie, su obiettivi relazionali e di benessere psicologico. Negli incontri, sia in piscina che in palestra, si seguirà - ha affermato la coordinatrice Uisp del progetto, Diletta Rusolo - una programmazione trimestrale organizzata in nuclei tematici con obiettivi specifici per le tre aree. In piscina verranno utilizzate proposte motorie tra cui fitness, nuoto, apnea, pinnato. In palestra saranno affrontate ginnastiche, gesti e posizioni provenienti dalla preparazione di differenti arti marziali (muay thai, jiu jitsu, valetudo, Mma) che possono prevedere lavoro individuale o di contatto".

Le attività sono partite a settembre e le persone interessate al programma sono segnalate dal Centro studi per la ricerca sul coma (tramite la componente della Medicina riabilitativa - Casa dei Risvegli) o dall'associazione "Gli Amici di Luca". "Nel nostro settore le attività sono varie e sarà possibile prestare il proprio contributo a seconda delle inclinazioni personali. Un requisito fondamentale - prosegue Rusolo - è la voglia di mettersi in gioco, credere nel valore della relazione e nel lavoro di gruppo, essere disponibili a crescere e a formarsi con il team del settore disabilità e disagio. Le attività proposte vanno dall'accompagnamento alla partecipazione ad attività motorie e ad eventi ludico-ricreativi. Basta inviare la propria candidatura a progettosport@amicidiluca.it o disabilitaedisagio@uispbologna.it". Uisp (oltre a gestire le attività motorie proposte) si è attivata con la raccolta fondi già dalla scorsa edizione di Run5.30, grazie alla disponibilità di Vaniglia asd. Fabio Casadio, presidente del comitato bolognese, ha comunicato inoltre che l'edizione 2014 di StraBologna sarà dedicata al progetto.

di Francesco Costanzini - redazione Uisp Bologna

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9. TUTTO IL RESTO È NOIA?

Domenica 8 dicembre, nel palasport di Cesenatico (FC), si è tenuta una tappa di "Un cesto di Giochi", il progetto Uisp che capovolge l'idea di allenamento per i bambini del minibasket

La noia dell'allenamento e il divertimento della partita. Spesso, per molti bambini che iniziano a praticare uno sport, i pomeriggi trascorsi in palestra sono divisi così. Si corre, ci si esercita in schemi e tecniche solo aspettando di poter raccogliere birilli e cinesini e iniziare finalmente a giocare. Proprio dalla voglia di divertirsi è nato "Un cesto di giochi", il progetto Uisp che, sviluppato nei comitati di Reggio Emilia e Modena, domenica 8 dicembre ha coinvolto i bambini del minibasket nel palasport di Cesenatico (FC). "L'idea - spiega Massimo Davi, responsabile del settore ricerca e sviluppo della Uisp Emilia-Romagna - è di capovolgere il concetto di allenamento. La scelta è di non insegnare tecniche apparentemente fini a se stesse ma di partire da giochi utili per imparare i fondamentali del basket".

Oltre settanta bambini dai sei agli otto anni, divisi in squadre di 15 giocatori, hanno così preso parte a una serie di gare di singole abilità, dal palleggio al tiro piazzato. "Per i passaggi, ad esempio - spiega Davi - adottiamo una tecnica che ricorda il baseball che chiamiamo 'palla in quadrato' in cui ogni bambino è sempre attento all'azione, pronto a ricevere la palla e a scattare. Un esercizio che permette di sviluppare visione periferica e riflessi, divertendosi".

Basato sulla divisione degli spazi, sulla rotazione dei partecipanti e sul concetto stesso di gioco, il progetto Uisp rappresenta un'idea di far allenamento applicabile anche ad altre discipline. "Oltre ad educare i bambini contemporaneamente al gesto tecnico e al gioco - conclude Davi - si coinvolgono anche le famiglie in un'atmosfera diversa da quella delle partite. Ogni giocatore partecipa attivamente all'azione e non c'è selezione: tutti scendono in campo, nessuno resta mai fermo".

di Fabrizio Pompei

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10. LO SPORT INTERROGA LA SOCIETÀ

Il 16 dicembre a Bologna, al cinema Nosadella, si è svolta la presentazione del "Manuale di sociologia dello sport e dell'attività fisica", il primo libro italiano che affronta lo sport dal punto di vista sociale

Un luogo di aggregazione, come un cinema, ha ospitato il 16 dicembre la presentazione di un libro che raccoglie le ricerche di studi sociologici applicati allo sport, sistematizzati da due professori e sociologi italiani: Stefano Martelli e Nicola Porro. L'eccezionalità del tema ha permesso l'allestimento di una tavola rotonda - organizzata da Unibo e Uisp Emilia-Romagna - composta da autorità locali, da personalità di ambito sportivo e, ovviamente, dai due autori. Folto il pubblico presente nella sala del cinema Nosadella a Bologna, principalmente composto da studenti dei corsi di sociologia dell'università Alma Mater, partecipi ma non del tutto silenziosi.

La sala cinema ha visto avvicendarsi nell'esposizione professori e assessori che, nonostante il brusio di sottofondo, hanno espresso la propria opinione e condiviso la propria esperienza. A seguito della domanda "Cosa c'è di sociale nello sport?", Pierpaolo Donati, sociologo dell'università di Bologna, ha lasciato la parola ai suoi colleghi. Dai quali è stato più volte sottolineato un aspetto chiave dello sport: il suo profondo legame con il territorio da cui deriva una simbologia condivisa che genera forte senso di appartenenza. Fulvio Cammarano, professore di storia all'università di Bologna, ha sottolineato, infatti, come lo sport abbia una connotazione storica e politica: "A partire dall'unità d'Italia - ha detto - lo sport nazionale si è ispirato al modello dell'educazione militare che mira al controllo e alla disciplina, ma anche al senso di appartenenza". Anche il modo di raccontare lo sport è cambiato nel tempo. Secondo Ivo S. Germano, sociologo dell'università del Molise: "La cronaca sportiva ha lasciato spazio al gossip, una forma più violenta di resoconto sportivo che d'informativo e culturale non ha più nulla". L'intervento di Mauro Rozzi, presidente della Uisp Emilia-Romagna, ha evidenziato poi i limiti che lo sport presenta ogni giorno. Rozzi ha esposto la necessità di una maggiore presenza delle istituzioni nelle società sportive e ha indicato come, spesso, la medicalizzazione dello sport tolga energie e attenzione all'aspetto sociale e relazionale dell'attività motoria. Anche Marco Pondrelli, assessore allo sport della Provincia di Bologna, ha indicato un altro evidente problema: la diffusa violenza, contrapposta, invece, all'ideale dell'attività fisica come espressione di professionalità e opportunità di aggregazione. "Bisognerebbe recuperare e stimolare lo sport - ha detto l'assessore - come attività amatoriale e dilettantistica".

Chiudendo la conferenza, Nicola Porro ha richiamato l'attenzione sull'evoluzione dello sport nel tempo: "Nell'antichità lo sport aveva un originario contenuto di violenza - ha dichiarato - che solo con la modernità viene incanalata". Parole che forse hanno stimolato una riflessione anche tra gli studenti più distratti, rievocando gli episodi di violenza sportiva che la cronaca racconta quotidianamente. Sono questi un sintomo di involuzione culturale e sociale? "Di sicuro sono in contrasto con una realtà a me molto vicina per questioni personali, dato il mio legame con la Uisp. Un ente del quale voglio sottolineare il legame con uno sport 'altro', espressione di una cultura basata sul collettivismo e sull'associazionismo. Questo sport diverso, in Italia, è purtroppo fortemente limitato, anche da una realtà unica al mondo: la delega totale della gestione dello sport al Coni".

di Carla Naddeo

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11. MTB DA RECORD

Domenica 15 dicembre si è svolto a Bologna il settimo raduno escursionistico di mountain bike pro Telethon. Oltre seicento ciclisti hanno contribuito alla raccolta fondi per la ricerca sulla distrofia muscolare

"Ottima organizzazione, bellissimo percorso e finalità importanti". Ecco come Romano Rangoni, presidente dell'associazione sportiva dilettantistica Ciclistica Bitone, elenca i motivi del successo del settimo raduno escursionistico di mountain bike pro Telethon che si è svolto domenica 15 dicembre a Bologna, all'interno del parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa. Con 639 bikers la manifestazione, valida come tredicesima prova del XIV Challenger invernale, ha fatto registrare infatti il maggior numero di iscritti ad una delle prove del calendario di quest'anno. "Per eventi di questo tipo - spiega Rangoni - sono cifre record e molto si deve alla stretta collaborazione con le leghe ciclismo dei comitati Uisp di Imola-Faenza e della bassa Romagna".

Oltre agli appassionati di mountain bike, hanno contribuito alla raccolta fondi per la ricerca sulla distrofia muscolare anche i duecento ciclisti che, lo stesso giorno, hanno preso parte al nono Ciclo raduno di Natale "su strada", nei pressi della sede della Ciclistica Bitone. "La giornata - continua Rangoni - era aperta alla partecipazione di tutti e noi stessi organizzatori ci siamo stupiti di trovare oltre cento ciclisti non tesserati Uisp". Dedicata ai soci dell'Unione Italia Sport Per tutti è stata invece la serata precedente il raduno. La sera di sabato 14 dicembre, infatti, si è svolto il Gala del ciclismo Uisp di Bologna a cui hanno partecipato circa 450 persone. "Oltre a premiare le società e gli atleti che si sono distinti durante l'anno, la festa è stata anche l'occasione per partire in anticipo con la raccolta fondi Telethon tra i nostri soci".

di Brei

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12. SI FISCHIA A TEATRO

Arbitri sul palco, laboratori per bambini e incontri per i più grandi. Sono "I Fis'cén dl Uisp", "Tutti in gioco" e il raduno sociale "perlagrandetà". Tante virgolette tra le proposte di dicembre della Uisp di Parma

Progetti, spettacoli e incontri. Si è aperto così il mese di dicembre per la Uisp di Parma. Dopo il debutto del mese scorso, torna "Tutti in gioco", l'iniziativa promossa da Save The Children Italia assieme alla Uisp e al Csi, che si concentra nel quartiere San Leonardo per offrire momenti di attività motoria per bambini e ragazzi. Muoversi in libertà nel contesto urbano, trasformando l'ambiente circostante in una grande palestra dove esprimere la propria creatività motoria. È questo che, alle 10 di lunedì 23 dicembre, animerà il secondo appuntamento di "Tutti in gioco" nell'area verde di via Micheli o, in caso di pioggia, nella palestra dell'omonima scuola. Durante la mattina tutti i bambini potranno divertirsi con l'immancabile "Truccabimbi" oppure correre tra percorsi con e senza palla o ancora sfidarsi con giochi tradizionali. Durante il pomeriggio, invece, il parco sarà scaldato dalla musica con alcuni workshop di hip hop, breakdance, e con un laboratorio di parkour.

Tante risate invece per lo spettacolo natalizio della compagnia teatrale della lega calcio e arbitri Uisp Parma "I Fis'cén dl Uisp" tenutosi la sera del 7 dicembre al circolo Castelletto di Parma. Divertire, essere un esempio di "teatro per tutti" con un cast aperto a persone con disabilità e raccogliere fondi sono stati gli obiettivi dell'iniziativa. Il ricavato degli spettacoli, tutti a ingresso libero, verrà devoluto in beneficenza. Quest'anno sono stati scelti quattro destinatari: la lega calcio ha voluto sostenere la raccolta fondi per la piccola Chanel Bocconi, affetta da fibromatosi aggressiva, per la quale servono costose cure in un centro specializzato di Boston. Gli altri enti sono invece: Munus onlus, Fondazione di comunità, per il "Fondo Giacomo Truffelli" destinato alla realizzazione di progetti e azioni per l'inclusione sociale dei migranti presenti nel territorio della provincia di Parma; l'associazione "Parma per il Centro Giovani Kamenge - Burundi", onlus che ha avviato e gestisce il "Centre Jeunes Kamenge" di Bujumbura in Burundi; infine l'associazione Tsiry che agisce in Madagascar per la tutela dell'ambiente.

Il 13 dicembre, infine, è stato il giorno del primo raduno sociale "Uisp Grandetà" che ha coinvolto nel circolo Tulipano tesserati e operatori. Una novità assoluta per il settore nata dalla volontà di "fare rete" e creare un maggior senso di appartenenza all'associazione e un più stretto legame tra chi partecipa alle attività. "A darci i primi consigli - racconta Sara Conversi, responsabile del settore perlagrandetà della Uisp di Parma - sono stati i nostri stessi soci: noi non abbiamo fatto altro che farne tesoro. Ci piaceva l'idea di approfittare dell'iniziativa per riunirci come si fa in tutte le grandi famiglie, farci gli auguri di Natale e darci l'arrivederci al prossimo anno salutandoci in allegria".

di Maria Elisabetta Bellini - redazione Uisp Parma

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13. UNA SCUOLA DI INDYSCIPLINATI

Skate, giocoleria, hip hop e parkour a scuola per promuovere uno stile di vita attivo e favorire la socialità tra i ragazzi. È attivo anche a Reggio Emilia il progetto Uisp "Percorsi Indysciplinati"

Studenti indysciplinati senza problemi di condotta, note sul registro o interrogazioni di ritorsione. Tutto grazie a quella "y" che probabilmente farà storcere il naso agli insegnanti di italiano: "Percorsi Indysciplinati" è infatti il nome del progetto Uisp nato per contrastare, con laboratori di sport di strada, sedentarietà e abbandono sportivo dei più giovani direttamente nelle scuole. Reggio Emilia - con i tre istituti scolastici Filippo Re, Zanelli e Ipsia Lombardini - è una delle dieci città che aderiscono all'iniziativa. "Assieme al provveditorato e all'assessorato alla scuola - spiega Mauro Rozzi, presidente della Uisp Emilia-Romagna - sono state individuate cinque classi miste di scuole professionali in qualche modo 'impegnative', in cui momenti di aggregazione come questi possono aiutare i ragazzi in un sano percorso di crescita".

Chi nella mattina del 4 dicembre fosse entrato nella palestra dell'Ipsia reggiano avrebbe assistito ad una lezione di educazione fisica diversa dal solito. Dopo il riscaldamento niente partitella di pallavolo, calcetto o basket ma laboratori di skate, giocoleria, hip hop e parkour. A seguire i ragazzi, insegnando loro il modo corretto di saltare un ostacolo urbano o di restare in equilibrio sulla tavola, i tecnici educatori Uisp Enrico Ragazzi, Greta Fratti e Chiara Ticini. "Finalmente - afferma Rozzi - mettiamo in rete con gli studenti le esperienze destrutturate che da tempo portiamo avanti nella nostra associazione. Entriamo nelle scuole, infatti, con una professionalità acquisita negli anni attraverso i molti corsi di formazione per in nostri operatori. Per il futuro saremmo felici di poter proseguire i laboratori avviati all'interno delle classi anche al di fuori dell'orario scolastico".

Uscire dalle mura degli istituiti e creare spazi di aggregazione per i ragazzi è infatti uno degli obiettivi primari del progetto. "Con quest'iniziativa - dichiara Daniela Rossi, responsabile Uisp delle politiche su stili di vita e salute - vorremmo anche spingere le amministrazioni a ragionare su un ridisegno urbanistico delle città per la riqualificazione di spazi da dare in gestione a ragazzi per attività permanenti. Le scuole devono essere un punto di partenza per creare gruppi, 'crew' di giovani in grado di partecipare e organizzare manifestazioni e contest delle varie discipline apprese nei laboratori".

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di Fabrizio Pompei

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14. LA CULTURA OLTRE LA TECNICA

Un anno dell'area discipline orientali della Uisp Emilia-Romagna raccontato dal suo presidente, Michele Chendi

"Un lavoro di polmoni". Così Michele Chendi definisce il suo primo anno da presidente dell'area discipline orientali della Uisp Emilia-Romagna. "Non basta - afferma - darsi da fare per organizzare attività e manifestazioni. Bisogna anche far conoscere quello che si fa, uscire dai soliti schemi e puntare su nuove modalità di relazioni con i nostri soci. Un primo passo l'abbiamo fatto con la creazione di un profilo facebook che, permettendo una divulgazione delle iniziative meno tradizionale, incentiva il 'passaparola' tra i soci e altri soggetti interessati".

Per quanto riguarda l'attività vera e propria due sono state le novità principali di quest'anno delle discipline orientali. Da un lato è stato strutturato il gruppo di kung fu che ha visto tra le iniziative maggiori il primo workshop regionale di kung fu ‐ wu shu interstile che si è svolto a Modena. Dall'altro la creazione del settore di sicurezza e difesa personale (Sdp). "Come Uisp - sottolinea Chendi - quello che realmente ci interessa non è la tecnica di combattimento ma la cultura che c'è dietro ogni gesto. Perciò puntiamo molto sulla formazione degli istruttori, che oltre a essere esperti della disciplina devono soprattutto essere educatori culturali".

In questo senso un appuntamento importante sarà il 18 gennaio, a Sant'Ilario d'Enza, in provincia di Reggio Emilia, con lo stage tecnico regionale di karate Shotokan. Le lezioni, aperte a tutti, si svolgeranno dalle 15,30 alle 18,30 e sarà possibile iscriversi direttamente sul posto presentandosi in anticipo. Mercoledì 5 febbraio, invece, nello Sport Village Karate di Bologna, si terrà lo stage di kata su storia, cultura e filosofia del karate Shotokan. "Abbiamo più difficoltà - conclude Chendi - nel creare momenti di condivisione per discipline come lo yoga che, d'altro canto, conta moltissimi praticanti. Il nostro progetto è quello di creare almeno un appuntamento annuale capace di coinvolgere le diverse scuole che, pur differenziandosi, condividono comunque molti principi basilari".

di Brei

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15. FINALI IN CIRCOLO

Oltre cento tennisti per le finali Uisp dei campionati di tennis a squadre indoor, amatoriali e giovanili che si sono svolti sabato 14 dicembre a Carpi, in provincia di Modena

Per la lega tennis Uisp di Modena è stato un appuntamento di grande prestigio quello di sabato 14 dicembre, con le finali dei campionati a squadre indoor, amatoriali e giovanili, per la prima volta in sede unica, nel Circolo tennis di Carpi (MO). Nei sei campi coperti disponibili - che dal prossimo gennaio saranno in gestione alla Uisp Modena - si sono affrontate le 18 formazioni convocate per la finalissima.

Nelle gare amatoriali, exploit per il San Faustino nella categoria Golden, vincitori al tie-break decisivo del doppio di spareggio contro i favoriti giovani del Castelfranco Emilia, che comunque hanno ottenuto la seconda piazza. Nel Silver, il campionato da sempre più combattuto, altra sorpresa: a spuntarla sono state le new entry del Tennis Concordia, dopo aver disputato un campionato perfetto che li ha visti sempre protagonisti dal primo turno alla finalissima. La vittoria nei due singolari contro il Tennis Villa d'Oro ha regalato loro il titolo. Riconferma invece nel misto per il Sacca Team che, dopo aver sofferto per tutta la manifestazione, ha conquistato il titolo contro il Castelfranco, dopo l'alloro di dicembre 2012. Le vincitrici, oltre all'accesso di diritto allo stesso campionato del prossimo anno, hanno ufficialmente ottenuto il pass per la supercoppa di settembre, che le vedrà contro le formazioni che vinceranno le competizioni primaverili.

Nelle categorie Junior, grande entusiasmo e divertimento per tutti i giovani accorsi alle Final Four. Nella Easy Cup vittoria finale per Soliera Rossa, nel derby con Soliera Bianca seconda classificata. Terza piazza per il Maranello che ha avuto la meglio sull'Olimpia Vignola. Quinto posto per il Sacca Team, sesto Piumazzo, settimo il Castelfranco e ottavo Uisp Tennis Formigine. Nella Roli Cup, vittoria al fotofinish per Uisp Tennis Formigine che ha salvato una situazione "disperata" vincendo per differenza game contro il Soliera, grande favorito alla vigilia. Terzo posto per il Sacca Team e quarto per Piumazzo. Al termine degli incontri si sono svolte le premiazioni con Simone Tosi, assessore alla pianificazione urbanistica, ambiente e comunicazione del Comune di Carpi, e Nilo Diacci, presidente della consulta dello sport di Carpi.

di Alessandro Trebbi - redazione Uisp Modena

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16. DA BOLOGNA A LAMPEDUSA

Il 18 dicembre, in concomitanza della giornata internazionale dei diritti dei migranti, anche a Bologna si è svolta una manifestazione contro la riapertura del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di via Mattei

Mercoledì 18 dicembre in tutta Europa si sono tenute mobilitazioni per la giornata internazionale dei diritti dei migranti e dei rifugiati, contro le politiche di sfruttamento, esclusione e detenzione dei cittadini stranieri. Questa data è stata usata a Bologna per manifestare contro il Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di via Mattei, per esprimere il rifiuto di tutta una città alla riapertura di una struttura violenta e illegittima. Dopo 15 anni di rivolte, manifestazioni, smontaggi ed evasioni, dopo tentativi di suicidio, pestaggi, inchieste e commissioni, dopo che anche il Comune di Bologna si è dichiarato contrario alla riapertura, la decisione del ministro Alfano di riattivare il Cie bandendo l'appalto di gestione è un attacco alla democrazia. Un'imposizione dall'alto che annulla e censura la chiara volontà espressa da tutto un territorio, ribadita con una conferenza stampa cittadina lo scorso 12 dicembre.

La strage di Lampedusa ci ha dimostrato che questo paese non ha bisogno di fabbriche di sfruttamento e disumanizzazione, né di dispositivi di militarizzazione e controllo delle frontiere. Bologna non vuole un nuovo Cie, ma chiede accoglienza, dignità, diritti, reddito, alloggio, istruzione e libertà per tutti noi, per chi in Italia vive da anni e oggi è privato del diritto di esistere e per tutti coloro che in questi giorni fuggono da guerre e persecuzioni. A fine gennaio saremo a Lampedusa per scrivere insieme ad associazioni e movimenti antirazzisti euro-mediterranei la carta di fondazione di un'Europa accogliente, aperta e solidale. Ci andremo portando il patrimonio di rifiuto alla detenzione amministrativa che distingue questa città, consapevoli che il legame tra le salme sulla banchina del molo dell'isola, i migranti che si rivoltano nei Cie e nei centri accoglienza richiedenti asilo (Cara), e i braccianti agricoli sfruttati nei campi del sud Italia, è molto più stretto di quello che appare nelle dichiarazioni dei politici a Roma e a Bruxelles.

Partiamo da Bologna allora, per affermare una politica dell'immigrazione che nel Mediterraneo e nel cuore dell'Europa archivi per sempre la detenzione amministrativa ma anche le proposte per la sua umanizzazione, le leggi razziste come la Bossi-Fini, i pattugliamenti di Frontex e della Marina Militare, gli accordi bilaterali per le deportazioni e i respingimenti. Da via Mattei dove i superstiti della mala-accoglienza "made in Italy" ieri hanno rivendicato cittadinanza e asilo europeo. Solo una tappa nella costruzione di un percorso per i diritti e la dignità che continuerà con le prossime scadenze euro-mediterranee, come l'appuntamento per Carta di Lampedusa e la marcia dei rifugiati a Bruxelles nel mese di giugno.

del collettivo Tpo

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17. QUI CONVIENE SCIARE

Inizieranno nelle domeniche del 12, 19 e 26 gennaio i corsi organizzati dallo Sci Club Guastalla (RE) sulle piste tra Bellamonte e Moena (TN). Per i principianti e i ragazzi under 16 le lezioni sono gratuite

Tre domeniche sulla neve. I giorni 12, 19 e 26 gennaio lo sci club Guastalla organizzerà corsi di sci e snowboard sulle piste tra Bellamonte e Moena (TN). Le lezioni saranno gratuite per i principianti di ogni età e per tutti gli under 16. "Ormai - afferma Monica della Salda, presidente dell'associazione sportiva - la nostra iniziativa è diventata una vera tradizione che riesce ad avvicinare molte persone al mondo degli sport invernali. Grazie alla collaborazione con diverse aziende locali inoltre possiamo garantire un'offerta sportiva che tiene conto delle esigenze delle famiglie in questa delicata fase economica".

I corsi - che vedranno la collaborazione degli istruttori della locale scuola di sci e snowboard e degli operatori dello sci club Guastalla - avranno una durata di tre ore giornaliere per lo sci e di due per lo snowboard. "Per garantire un buon livello di insegnamento - spiega Carlo Rodolfi, uno degli operatori responsabili dell'evento - abbiamo deciso con i maestri di non creare gruppi troppo numerosi. Pertanto invitiamo tutti gli interessati a contattarci al più presto per le iscrizioni".

Per ulteriori informazioni visitare il sito dello sci club Guastalla o chiamare la segreteria al numero 0522/830758.

della redazione Uisp Emilia-Romagna

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