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Formazione calcistica

Ieri e oggi, nella sede della Lega Serie A a Milano, si è svolto il primo corso rivolto a operatori e dirigenti Uisp dedicato a "Il Calciastorie", il progetto per la diffusione nelle scuole di storie di integrazione tratte dal mondo del calcio

della redazione Uisp Emilia-Romagna


MILANO
- "Il punto di partenza sarà discutere con i ragazzi della loro percezione e interpretazione del concetto di razzismo". Sulla libertà e sull'autonomia degli studenti ha insistito Mauro Valeri, sociologo e funzionario dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) e responsabile dell'Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio, intervenendo ieri, nella sede della Lega Serie A a Milano, al primo corso di formazione de' "Il Calciastorie". Il progetto - nato dalla collaborazione tra Uisp, Lega Serie A, Ministero del Lavoro, Associazione Italiana Calciatori (Aic), Panini, Sky (Sport) e Telecom Italia - porterà nelle scuole delle città che ospitano squadre del campionato di calcio storie di integrazione tratte dal mondo del calcio.

Due i giorni di formazione rivolti a operatori e dirigenti Uisp che porteranno il progetto negli istituti secondari di 15 città italiane. I lavori si sono aperti nella mattinata di venerdì con la presentazione generale de' "Il Calciastorie" e l'inquadramento teorico dell'iniziativa all'interno delle politiche di lotta alle discriminazioni razziali. "Il progetto - ha spiegato Carlo Balestri, responsabile Uisp delle politiche internazionali - prevede quattro fasi: si inizia con due ore di lezione aperte a tutto l'istituto con la proiezione del documentario di Federico Buffa su Arpad Weisz e un incontro sul tema 'calcio e intercultura'. Nel secondo momento i ragazzi  saranno accompagnati dai loro docenti in una ricerca sociologica su razzismo e antirazzismo mentre nel terzo insceneranno, attraverso un gioco di ruolo, situazioni incentrate sul tema dell'integrazione. Infine i ragazzi avranno la possibilità di narrare una propria storia nella forma che preferiranno, da un testo scritto a un film fino anche a una canzone".

Il racconto, inteso come mezzo per aprire una riflessione autonoma degli studenti sul tema della discriminazione, sarà la base del lavoro che si svolgerà nei vari istituti. "Negli Stati Uniti - ha affermato Fabio Santoro, direttore marketing della Lega Serie A - sono molto più bravi di noi a raccogliere dal mondo dello sport grandi storie, di cui sarebbe ricco anche il nostro calcio e non solo. Con questo progetto, in cui crediamo molto, noi vogliamo dare il nostro contributo per una narrazione profonda del calcio e dei suoi valori, con particolare riguardo rispetto al tema dell'intercultura". Si partirà dalla storia di Arpad Weisz, riscoperta e narrata nel libro "Dallo scudetto ad Auschwitz" da Matteo Marani. "La ricostruzione delle tracce che mi hanno portato alla storia di Weisz nella sua unità - ha raccontato il direttore del Guerin Sportivo - che ho inserito in fondo al libro, era per me decisiva, perché ha rappresentato quella parte della storia che mi ha coinvolto di più. E che a questa storia è riuscita a dare nuovo movimento". Nel corso di questa mattina, invece, il corso si è rivolto soprattutto alle "istruzioni" pratiche per la realizzazione del progetto nelle scuole, dai metodi per la scoperta di nuove storie da sviluppare assieme ai ragazzi al rapporto da instaurare con i dirigenti scolastici e le famiglie degli studenti.

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