Strade sportive

di Fabrizio Pompei

SPORT di strada. Solitamente con questa formula si intendono tutte quelle attività "destrutturate" che naturalmente nascono e crescono in contesti urbani: nuove discipline come il parkour e lo skate o adattamenti di sport "classici" come le versioni "street" di calcio e basket. Nel nuovo numero di FuoriArea.net, il trimestrale digitale di cultura sportiva e sociale della Uisp Emilia-Romagna, si guarda invece alla strada vera e propria, alle storie di chi ha dedicato la propria vita all'asfalto. È l'asfalto della pista di Formula 1 di Imola dove vent'anni fa disputava il suo ultimo gran premio Ayrton Senna, e quello delle strade italiane degli anni Cinquanta su cui pedalava "il treno di Forlì" Ercole Baldini.

Strade come luoghi fisici dello sport ma anche come vie da intraprendere per dare nuovi significati all'attività motoria. Ecco allora che si parla di riforma del sistema sportivo con il Move Congress di Roma, con i progetti del governo italiano e con Eurydice, il rapporto della Commissione Europea sull'educazione fisica nelle scuole. Ci sono poi nuovi generi di sport che possono essere raccontati attraverso singole storie come quella dell'Asdre, squadra di basket in carrozzina di Reggio Emilia, o delle piccole ditte che hanno presentato alla fiera ExpoBici di Padova modelli di "due ruote" che si rivolgono a qualcosa di diverso dal solito ciclismo.

C'è spazio poi anche per i progetti Uisp con la nuova proposta di staffetta in natura dell'ambientathlon, con la promozione del movimento sotto casa e a costo zero del MuoviBo e con il primo corso di formazione de' Il Calciastorie per la diffusione nelle scuole di storie di integrazione tratte dal mondo del calcio. Nelle pagine locali, infine, tutti gli aggiornamenti, le curiosità e le proposte dei vari comitati territoriali della Uisp Emilia-Romagna.