Sette giorni da Màt

della redazione Uisp Emilia-Romagna

MODENA - Incontri, dibattiti, teatro, arte, musica e sport per aprire una discussione sul disagio mentale. Sono stati 80 per questa quarta edizione gli appuntamenti di Màt, la settimana della salute mentale promossa dalla Provincia di Modena che si è svolta dal 18 al 24 ottobre. Molti i temi presi in esame, interessanti non solamente per gli addetti ai lavori: primo fra tutti le conseguenze della crisi economica in ambito di salute mentale e la risposta offerta dai sistemi sanitari. Anche la Uisp ha partecipato all'iniziativa mostrando, in quattro appuntamenti, l'importante ruolo terapeutico dello sport e dell'attività motoria.

Lunedì 20 ottobre, nell'osteria Del pozzo, si è parlato dell'importanza dell'alimentazione e del movimento per le persone affette da patologie degenerative con "Aggiungi un posto a tavola", un appuntamento scientifico e, allo stesso tempo, conviviale che ha fatto registrare il tutto esaurito. Il giorno seguente si è svolta sul campo della polisportiva Saliceta la seconda edizione del torneo di calcio a 7 "Buttala dentro o sei fuori" con otto squadre di ragazzi dei centri di salute dei loro parenti e amici. A dare il calcio d'inizio alle partite, che hanno coinvolto più di duecento persone, è stato l'ex portiere di Milan e Manchester United, Massimo Taibi, oggi responsabile del settore giovanile del Modena.

Mercoledì 22, invece, è stata organizzata assieme al centro di salute mentale locale una visita guidata al centro storico di Vignola che ha raccolto un centinaio di adesioni tra utenti, accompagnatori e concittadini, mentre la giornata di giovedì ha visto la prima edizione del Pallavullo, il torneo di volley nel quale i ragazzi dei centri di salute mentale hanno giocato - a Pavullo - assieme agli studenti degli istituti superiori locali. "La più grande soddisfazione - afferma Andrea Abate, responsabile delle attività della Uisp di Modena - è stata la partecipazione dei non addetti ai lavori. L'obiettivo era infatti quello di 'uscire allo scoperto', coinvolgendo non solo i ragazzi dei centri e i loro familiari, che già conoscono i nostri servizi, ma i semplici cittadini".