SANT'ILARIO D'ENZA (RE) - Giunto alla sua ventisettesima edizione, domenica 8 marzo, nel palazzetto dello sport di Sant'Ilario d'Enza, il Giocagin ha coinvolto ancora una volta centinaia di bambini accompagnati dai genitori e dalle associazioni sportive di tutta la provincia. Oltre 250 giovani atleti si sono susseguiti sul parquet del palazzetto con più di venti esibizioni di boogie, hip hop, break dance, pattinaggio, coreografie di danza moderna e danza latino-americana, dimostrazioni di judo e ginnastica artistica. "Grazie alla collaborazione con la Uisp e alla gestione diretta del palazzetto - ha dichiarato il sindaco di Sant'Ilario d'Enza, Marcello Moretti - l'offerta sportiva sul territorio è aumentata a beneficio delle società e della popolazione locale".
Dedicato a tutte le donne invece, in occasione dell'otto marzo, lo spettacolo di danza del ventre curato dalle ragazze del gruppo Rebelly. A ricordare il senso della manifestazione - a cui il comitato di Reggio Emilia aderisce dalla prima edizione del 1988 - è stata la presidente Silvana Cavalchi: "Giocagin - ha affermato - celebra il diritto di tutti i bambini e le bambine a vivere e praticare lo sport come un modo per giocare, divertirsi e stare insieme". Un diritto che dovrebbero avere i bambini di tutto il mondo e per il quale la Uisp si spende a livello nazionale con progetti di cooperazione e sviluppo realizzati sul campo dalla sua ong Peace Games e che hanno come scopo quello di diffondere la cultura dello sport come strumento di integrazione sociale attraverso la formazione di operatori locali.
Anche quest'anno Giocagin, con le oltre 60 edizioni in tutta Italia, sostiene due progetti in Africa. Nei campi profughi saharawi, i fondi raccolti serviranno per permettere a 30 educatori locali di svolgere otto mesi di attività sportiva per più di 6.000 bambini e preadolescenti di 14 scuole e due case dello sport. A Foundiougne, in Senegal, è prevista invece l'organizzazione di un corso di formazione tenuto da operatori Uisp per favorire la conoscenza sportiva di insegnanti, donne pescatrici e operatori dei vigili del fuoco.