Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Bologna, cittadella della legalità

Daniele Borghi, referente di Libera Emilia-Romagna, presenta la Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie e delle stragi che si terrà il 21 marzo nel capoluogo emiliano-romagnolo. Eventi anche in tutta la settimana precedente

Lo stand di Libera in piazza XX settembre a Bolognadi Camilla Di Pace


BOLOGNA - Sono novecento i nomi che verranno ricordati sabato 21 marzo a Bologna, in occasione della ventesima "Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie". La marcia partirà da via Andrea Costa e rappresenta una prima volta assoluta nel capoluogo emiliano per l'evento principe nel calendario di appuntamenti di Libera. L'intero evento, organizzato con la collaborazione dell'associazione Avviso Pubblico e della Uisp Emilia-Romagna, coinvolge l'Emilia-Romagna a breve distanza dalle inchieste legate all'operazione Aemilia, che hanno mostrato quanto profondo sia il radicamento in regione della criminalità organizzata. A raccontare i dettagli e le particolarità di questa iniziativa è Daniele Borghi, referente di Libera Emilia-Romagna.

Daniele, può fornirci qualche dettaglio in più sull'iniziativa e sulla giornata?
"Vorrei iniziare dicendo che la giornata del 21 è certamente la importante, ma non l'unica iniziative in questo mese di marzo. La settimana, infatti, si è aperta venerdì 13 marzo ed è stata preceduta da un ampio calendario di appuntamenti, chiamati i 'Cento passi verso il 21 marzo'. Per sette giorni Bologna diventa quindi la cittadella della legalità. Ci sono due stand , uno in piazza Maggiore e uno in piazza 20 settembre. Nel primo è stata allestita una libreria e lì sarà possibile assistere a seminari e dibattiti sul tema della legalità. Nel secondo invece si trovano il ristorante di Libera, con i prodotti di Libera Terra, e lo stand della Uisp. Molto importante è anche la giornata del 20, quando a palazzo Re Enzo verrà fatto un consiglio comunale solenne in cui verranno ricordate tutte le vittime delle mafie. Nel pomeriggio le famiglie delle vittime incontreranno Libera e parteciperanno a una messa solenne. La giornata di sabato 21 è invece divisa in due parti: una prima caratterizzata dalla marcia del corteo che attraverserà tutte le vie del centro e si concluderà alle 14; al pomeriggio invece ci saranno 25 seminari, ai quali prenderanno parte tutti i cittadini. Infine ci sarà la lettura dei nomi delle vittime innocenti di mafia, dall'Ottocento a oggi, da parte di don Ciotti. Tutto si concluderà con uno spettacolo teatrale all'Arena del Sole, promosso dal gruppo di teatro 'Zona Franca'. Al termine della giornata verranno liberati in cielo 1.000 palloncini, numero delle vittime innocenti di mafia".

Non erano novecento le vittime?
"Quest'anno, in accordo con le associazioni dei parenti delle vittime delle stragi verranno ricordati anche i nomi di chi ha perso la vita in eventi come la strage della stazione di Bologna o l'Italicus, perché soprattutto per quest'ultima crediamo ci sia anche la mano della mafia. In oltre circa il 70% delle vittime delle stragi politiche, così come quelle di mafia, non ha ancora trovato giustizia. Per la prima volta ci sarà anche un'associazione di donne di Srebrenica, che ricorderanno in modo simbolico le oltre 8.000 vittime in quel campo in Bosnia. L'Europa in quel caso è stata a guardare e ha permesso che avvenisse quel terribile genocidio".

Chi seguirà mediaticamente l'iniziativa?
"Oltre alla Rai, ci seguono Radio Città Fujiko e Libera Radio".

Che lavoro avete fatto nelle scuole?
"Lì è stata fatta grande attività di promozione. Gli alunni degli istituti superiori hanno ottenuto il permesso di assentarsi da scuola per presenziare al corteo, mentre quelli delle scuole medie ed elementari accoglieranno il corteo in piazza Maggiore. In oltre arriveranno con pullman studenti di tutte le età e da tutte le zone d'Italia".

E lo sport cosa c'entra con la lotta alle mafie?
"Lo sport non è esente dal giro sporco delle mafie: il calcio scommesse, il doping agonistico, quello finanziario sono fenomeni all'ordine del giorno. I presidenti delle squadre usano la mafia per ottenere consenso. Ma lo sport sano invece può essere portatore di un forte messaggio di riscossa e rinascita sociale".

Come nasce la collaborazione con la Uisp?
"Libera nasce il 25 marzo del 1995, la sua nascita venne decretata in un teatro a Roma. Io ero lì con altri in qualità di rappresentante della Uisp. Dunque la Uisp è stata una delle associazioni fondatrici di Libera".

Questa giornata è importante anche alla luce dei recenti scandali che hanno colpito l'Emilia-Romagna?
"Certamente, anche se più che lo scandalo sul terremoto ha fatto scalpore quello dell'operazione Aemilia, che ha visto circa 148 emiliani arrestati perché coinvolti in rapporti di forza con criminali locali".

Qual è lo slogan della giornata?
"La verità illumina la giustizia, perché crediamo che non c'è verità senza giustizia".

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