Dentro e fuori le mura

di Simona Silvestri

PARMA - Il 15 maggio, all'interno dell'istituto penitenziario di via Burla di Parma, torna "Vivicittà - porte aperte", la consueta corsa podistica che va oltre lo sport diventando un momento di incontro tra la realtà del carcere e quella esterna. "Questo momento - osserva Francesco Ciusa, responsabile di Programma sanità penitenziaria Ausl Parma - rappresenta una grande opportunità per i detenuti: il significato di questa iniziativa va ben oltre il veicolare l'importanza dell'attività motoria e dell'ambiente: con Vivicittà - Porte aperte si parla di inclusione sociale".

La giornata rientra nel progetto "La promozione del benessere psicofisico negli istituti penitenziari" promosso dall'Ausl e finanziato dalla Fondazione Cariparma. "Siamo orgogliosi di poter ripetere quest'esperienza - commenta Luigi Amore, segretario generale della Fondazione - attraverso una collaborazione che, anche per questa edizione, si concretizzerà con la partecipazione di un gruppo di atleti Cariparma. Crediamo molto in questo progetto che promuove l'integrazione, l'inclusione sociale e l'idea di una pena finalizzata alla rieducazione".

Le attività motorie previste dal progetto sono realizzate con la collaborazione della Uisp di Parma, della Direzione degli istituti penitenziari e del personale di polizia penitenziaria. Dalla mattina un gruppo di detenuti, alcuni studenti dell'istituto Pietro Giordani e di altre scuole superiori dei territori limitrofi, istruttori e atleti Uisp saranno impegnati in una gara di resistenza a tempo e in una di velocità sui 100 metri.