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Emilia-Romagna

Poco sport in Italia nel tempo libero dei bambini

Un minore su cinque non fa attività motoria: nel 27% dei casi per motivi economici. Lo rivela la ricerca Ipsos su "Stili di vita dei bambini e ragazzi italiani"

della redazione nazionale Uisp

 

ROMA - Quasi un bambino su cinque (17%) in Italia non fa sport nel tempo libero e per il 27% di loro la motivazione deve essere ricercata nella mancanza di possibilità economiche delle famiglie di affrontare questa spesa. Circa un minore su dieci, invece, non pratica attività motorie neppure a scuola (11%), per mancanza di spazi attrezzati o per l'assenza di attività nel programma scolastico. Questi i dati principali che emergono dalla ricerca "Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi", realizzata da Ipsos per Save the Children e Gruppo Mondelez in Italia e presentata giovedì 16 luglio ad Expo 2015, in occasione dei quattro anni di "Pronti, Partenza, Via!", progetto promosso da Save the Children insieme a Mondelez International Foundation nelle aree periferiche di dieci città italiane (Ancona e Aprilia, Bari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Sassari e Torino) a favore della pratica motoria e sportiva e dell'educazione alimentare dei bambini.

La ricerca Ipsos descrive bambini e ragazzi abbastanza attenti all'alimentazione, che per una buona parte praticano attività sportiva, ma passano anche tanto tempo chiusi in casa davanti alla televisione, con i videogiochi o leggendo un libro. I ragazzi trascorrono in casa o a casa di amici (62%) molto del loro tempo libero, anche perché non ci sono spazi all'aperto dove incontrarsi o, anche quando ci sono, sono sporchi e poco sicuri (66%). La considerazione che i ragazzi hanno dell'importanza della pratica sportiva e dell'attività motoria resta bassa: solo per meno della metà degli intervistati "uno che pratica sport viene considerato molto bene, perché piacciono i ragazzi sportivi" (46%). Per uno su tre questo elemento non è rilevante per la "popolarità" tra i coetanei (32%) e più di uno su cinque dichiara che tra amici bisogna invece saperne di videogiochi, campionato di calcio e cartoni animati (22%).

Le occasioni di sport e movimento non si esauriscono però nella pratica sportiva e la sedentarietà dei ragazzi si conferma un tratto distintivo: un intervistato su quattro dichiara di camminare non più di 15 minuti al giorno, dato che aumenta a uno su tre nel centro Italia; solo il 4% afferma di percorrere a piedi più di un'ora al giorno. Due su cinque vanno a scuola accompagnati in macchina da un familiare e gli altri si muovono utilizzando mezzi pubblici (17%), a piedi (28%) o con la bicicletta (15%). Tra i ragazzi che utilizzano la bicicletta, si segnala un incremento del 6% rispetto alla precedente rilevazione nell'utilizzo delle due ruote, percentuale che sale fino al 22% tra i ragazzi fra gli 11 e i 13 anni.

Ma cosa mangiano questi ragazzi? Secondo quanto dichiarano i loro genitori, il 74% di loro mangia frutta e verdura almeno una volta al giorno, ma il 22% dei bambini e ragazzi non ha l'abitudine di fare colazione tutte le mattine. Un bambino su due mangia a pranzo con almeno un genitore (52%) e il 27% lo fa a mensa con i compagni. A cena la famiglia italiana sembra riunirsi intorno al tavolo: l'87% dei ragazzi dichiara infatti di cenare sempre o quasi con i genitori. Quattro bambini su 10 affermano però di farlo ogni giorno con la TV accesa.

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