Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Siglato il Patto regionale per il lavoro. Anche il Forum tra i firmatari

Bonaccini: "Il Forum Terzo Settore interlocutore fondamentale per creare una buona occupazione"

fonte: ufficio stampa Forum Terzo Settore

 

BOLOGNA - Dimezzare la disoccupazione in Emilia-Romagna, creando 120.000 posti di lavoro in cinque anni. Ma soprattutto promuovere un'occupazione di qualità, attenta ai bisogni sociali delle persone più fragili e svantaggiate. Sono questi gli obiettivi del Patto per il lavoro siglato ieri, 20 luglio, in Regione dal presidente Bonaccini, assieme ai rappresentanti di tutte le forze sociali ed economiche che hanno partecipato a questo importante percorso. Dalle associazioni di imprese, ai sindacati, alle banche, alle scuole, Università, fino al Forum Terzo Settore, la cui importanza è stata rimarcata anche dallo stesso Bonaccini, che ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale di questo mondo per creare una buona occupazione.

Un traguardo importantissimo, che arriva a meno di sei mesi dall'insediamento di questa Giunta. A dimostrazione che, come ha sottolineato lo stesso Bonaccini, "lavorando con impegno si possono fare le riforme in modo veloce, senza trascurare l'importante confronto con le parti sociali". E proprio insieme a loro sono state delineate le priorità enunciate nel Patto, che definisce l'impegno e le strategie regionali per i prossimi cinque anni. Tra queste, appunto, anche il welfare per ridurre le disuguaglianze e generare coesione sociale e l'innovazione nella produzione e nei servizi alle imprese, alla persona ed alla comunità. Centrale inoltre la piena affermazione della legalità in ogni ambito e in particolare in ogni relazione di lavoro. Infine gli investimenti in grado di generare nuova occupazione.

Sul piatto ci sono quasi 15 miliardi di euro (tra fondi europei, fondi per la tutela del territorio, fondi per la mobilità), di cui 584.000.000 espressamente dedicati all'obiettivo di una società equa e inclusiva. Perché, ha rimarcato Bonaccini, "il lavoro deve puntare all'inclusione dei più fragili, così che anche l'ultimo della fila possa arrivare a tagliare il traguardo". E in tutto questo il Forum Terzo Settore con la sua rete di 26 organizzazioni regionali - che contano complessivamente 11.083 organizzazioni di base, 1.583.973 soci e 51.279 lavoratori sociali - rappresenta un interlocutore fondamentale per promuovere crescita economica e coesione sociale. "Il terzo settore, che da sempre si occupa di persone in difficoltà, sa bene che la prima forma di welfare è il lavoro - sottolinea il portavoce del Forum Terzo Settore Emilia-Romagna, Luca De Paoli - la dignità del lavoro, l'autonomia economica che fornisce il lavoro sono pilastri imprescindibili per creare davvero una società coesa e inclusiva".

"Per questo non possiamo che ringraziare il presidente Bonaccini e l'intera Giunta regionale per l'importantissimo lavoro fatto in questi mesi - aggiunge De Paoli - per avere riconosciuto l'importante ruolo del Forum di rappresentanza del ricco universo del non profit della nostra regione. Ma soprattutto per aver dato ampio spazio, anche accogliendo le nostre sollecitazioni, al ruolo del welfare, dell'economia sociale e del terzo settore come leve per creare una occupazione di qualità, senza mai lasciare indietro i più deboli".

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE
SERVIZIO CIVILE: Mettiti in gioco con Uisp!

 

UP! Uisp Podcast - Sport, politica e attualità

SPORT POINT - Consulenza accessibile per lo Sport

Differenze in Gioco - Sport libera tutt*

PartecipAzione: AssociAzioni in-formazione

Briciole di Pollicino: la formazione Uisp

Il calendario degli appuntamenti di formazione per istruttori Uisp

Forum Terzo Settore Emilia-Romagna

Il sito del Forum del Terzo Settore Emilia-Romagna