Comitato Regionale

Emilia-Romagna

"Abbiamo ancora molto da fare"

Dopo le esequie di ieri e l'estremo saluto a Oddone Giovannetti, dirigente tra i padri fondatori della Uisp, il ricordo di Mauro Rozzi, presidente Uisp Emilia-Romagna

Oddone Giovannetti, con il presidente nazionale Uisp Vincenzo Manco, riceve la targa celebrativa per i suoi 90 annidi Mauro Rozzi

 

LA città di Reggio Emilia e tutta la Uisp hanno perso un amico. Nel pomeriggio di ieri, nella sua città, l'ultimo saluto a Oddone Giovannetti, storia e memoria della Uisp nazionale, della città e dello sport reggiano. Un dirigente sportivo, appassionato e tenace. Una vita passata in parallelo con l'associazione, della quale ha firmato l'atto costitutivo. Infinte le discussioni con lui, sulla data esatta di fondazione di quell'ente che per lui è sempre rimasto, nel senso e nei valori, quello dello sport popolare.

Oddone, una figura storica, dalle idee chiare, rispettoso e fine conoscitore delle regole, acuto osservatore dei cambiamenti che non sempre condivideva ma che criticava con quella disponibilità e apertura mentale che lo hanno sempre contraddistinto. Saggio riferimento per i tanti educatori e dirigenti sportivi, che ha accompagnato e indirizzato, fuori e dentro l'associazione. Chi ha avuto il piacere di collaborare con lui ne ha apprezzato la caparbietà, l'energia, la contagiosa passione per il mondo della promozione sportiva e l'attenzione a fare "le cose fatte bene".

Quante volte ci ha ricordato la necessità del rispetto delle regole, delle persone e dei soci, lui che dopo pochi minuti di discussione era in grado di puntare il dito e centrare subito il nocciolo della questione. Quell'insegnante di "ginnastica" che nelle sbiadite foto dell'archivio storico Uisp, troviamo con baffetti neri e cappello modello "panama", non ha mai lasciato quell'eleganza che è anche forma di rispetto per gli altri. Sempre giacca e cravatta e negli ultimi tempi, con quel bastone che però restava un oggetto estraneo, che cercava di non usare e forse apposta dimenticava ovunque, quasi a voler dimostrare di non averne bisogno.

Salutato e premiato al congresso del Comitato territoriale della Uisp di Reggio nel 2013 per l'impegno di guida del comitato etico nazionale e per quella sua capacità di mettere sempre al centro, come principi ispiratori, la democrazia e gli obblighi morali. A ottobre scorso, per la festa a sorpresa dei suoi 90 anni aveva ancora una volta stupito tutti, con una lucidità di pensiero, una visione dello sport e delle persone, proiettata in avanti di anni. Anziché limitarsi a ricevere gli auguri e ringraziare, aveva, come era sua consuetudine, ribaltato la parte e trasformato anche la sua festa in una lezione su cosa e come ogni dirigente dovrebbe fare, dando indicazioni e suggerimenti a tutti, dal dirigente di società al presidente nazionale, poi aveva salutato tutti con un emblematico "abbiamo ancora molto da fare".

Avevi e hai ragione Oddo, abbiamo ancora molto da fare e proveremo a farlo anche nel rispetto del tuo impegno e nel tuo ricordo.

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