REGGIO EMILIA - L'alza bandiera sotto le note dell'inno di Mameli. Lo sciatore reggiano Giuliano Razzoli che accende la torcia olimpica. Sono cominciati così i Giochi internazionali del tricolore, edizione numero cinque, che resteranno a Reggio Emilia dal 26 al 30 agosto. Per l'evento, che vede tra gli organizzatori anche la Uisp reggiana, sono arrivate da tutto il mondo delegazioni con ragazzi dagli 11 ai 19 anni pronti a divertirsi e fare sport in compagnia. Germania, Spagna, Stati Uniti, Moldova, Repubblica Ceca e altri ancora. In tutto sono 18 i Paesi coinvolti. Avranno cinque giorni per mostrare alla città reggiana un sacco di sport: dalla scherma alla ginnastica ritmica, dal taekwondo al salto con l'asta, senza dimenticare sport come parkour, flag football, bmx e arrampicata.
Questa nuova edizione dei Giochi è partita con una cerimonia d'apertura ispirata a quella delle Olimpiadi. Sullo sfondo di piazza Prampolini si sono alternate prima la sfilata di tutte le delegazioni, poi l'alza bandiera, mentre il tenore Fabio Tamagnini cantava "Fratelli d'Italia", fino ad arrivare al via ufficiale della manifestazione. A scandire la partenza c'erano il sindaco di Reggio, Luca Vecchi, il presidente regionale del Coni, Umberto Suprani e il presidente del Comitato organizzatore, Doriano Corghi. Reggio Emilia non ha dimenticato però i suoi atleti, che si sono distinti in giro per l'Italia, e non solo, nelle varie discipline. Oltre al campione olimpico Giuliano Razzoli, c'erano la nuotatrice e campionessa paraolimpica, Cecilia Camellini e la pallavolista Francesca Ferretti. Sono loro a essere diventati tedofori per una sera.
Lo sport al centro di tutto, insomma. Per questo prima della cerimonia è stata organizzata una conferenza sui suoi valori. Questi Giochi devono essere un'occasione per "promuovere lo sport giovanile", si augura Luca Vecchi, primo cittadino di Reggio Emilia. Presenti all'evento anche il campione del mondo, Giancarlo Antognoni, Barbara Facchetti, figlia dell'ex calciatore Giacinto, che si è molto soffermata sul problema del maschilismo all'interno del calcio. Una piaga che però si sta pian piano risolvendo anche grazie a "progetti avviati", come la finale di Champions League femminile, che si terrà proprio in terra reggiana il 26 maggio del prossimo anno. A salutare l'inizio dei Giochi del Tricolore è passato anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha annunciato una nuova legge sullo sport che preveda "maggiore integrazione con le scuole e più cultura sportiva".