Walking football

dalla redazione Uisp Emilia-Romagna

BOLOGNA - La passione per il calcio, ma la difficoltà di praticarlo così come siamo abituati a vederlo, con corsa e contrasti. Per questo si è pensato di proporre un modo diverso di fare questo sport. Restano, ovviamente, il pallone, la porta e i gol, ma cambiano alcune regole. Vietato correre, innanzitutto, e poi palla bassa e niente scivolate. Tutto questo si chiama walking football, calcio camminato, per dirla in italiano, ed è stato inventato dagli inglesi nel 2011. In Italia sta arrivando in questi giorni grazie alla Uisp di Bologna, che ha organizzato una prova gratuita per gli interessati domenica 15 novembre al  centro sortivo Vasco de Gama. Dalle 17 alle 19, due ore per scoprire un nuovo modo di fare calcio. L'attività è rivolta a tutti, uomini e donne, che, per problemi di età o di fisico, non riescono ad affrontare una partita intera correndo. "Possono partecipare non solo gli over 50 – spiega Roberto Terra, responsabile del progetto – ma anche ragazzi e ragazze che hanno avuto un infortunio, o persone in sovrappeso". A ospitare il walking football un campo da calcetto, dove giocare sei contro sei per circa trenta minuti, divisi in due tempi.

L'idea è nata nel 2011 in Inghilterra per far sì che tutti si avvicinassero allo sport, tenendo però conto delle esigenze di ciascuno. Stesso scopo in Italia. E pare che, anche se fatto senza correre, il calcio possa essere comunque utile al fisico. Così dice una ricerca del professor Peter Reddy, secondo la quale ci sono benefici per la salute e la socialità.