28 giugno: Il presentatore in microfono

di Vittorio Martone

In una vecchia scenetta de' "La Smorfia", trio comico napoletano composto da Massimo Troisi, Lello Arena ed Enzo Decaro, i tre saltimbanchi si improvvisavano nell'introduzione formale di uno spettacolo teatrale. Nello sketch i tentativi di rendere la situazione credibile da parte di Arena e Decaro venivano puntualmente resi vani da Troisi, che si presenta in palcoscenico vestito di una tutina nera aderente (e con il suo fisico l'effetto comico era bell'e ottenuto prima ancora che aprisse bocca) e con un microfono dal filo lunghissimo. "Senza questo gesto qua 'o presentatore in microfono nun 'o può ffà", sostiene Troisi ripetutamente nella scenetta, mentre con la mano fa scorrere il filo nero allargando il braccio verso la propria destra e sciorinando le peggiori banalità da presentatore di quart'ordine.

Io il "presentatore in microfono" non ho potuto farlo; la tecnologia wireless odierna - che ahimè ci ha privato dei fili - mi ha impedito di emulare il mio conterraneo. E la tutina nera ho scelto di evitarla. Ma di ridicolo su un palco mi sono comunque coperto. Il tutto è cominciato quando Giorgio Gollini, membro della Lega basket e mio compagno di stanza a Rimini, mi ha fermato nel pomeriggio di lunedì scorso chiedendomi di fare da speaker nel corso della rassegna di gruppi coreografici della Lega ginnastica provenienti da tutta Italia che si sarebbe tenuta alla sera. "Loro in genere hanno il proprio speaker, che però è malato e non è potuto venire. Perché non lo fai tu che scrivi e hai la parlantina sciolta?". A nulla sono valse le distinzioni di genere tra lingua scritta e orale: ho dovuto dare la mia disponibilità, con la riserva che se si fosse riuscito a trovare qualcun altro per me sarebbe stato meglio. Sapendo che alle sue orecchie il tutto equivaleva ad un sì pieno e convinto, dopo un paio d'ore sono andato retoricamente a chiedergli se fosse saltato fuori qualcuno per coprire l'influenzato speaker. "Guarda, ho cercato come un matto - la risposta sorniona di Giorgio - ma non ho trovato proprio nessuno". Bene! Capita l'antifona, sono andato incontro al mio nuovo destino di presentatore.

Di attività in questa prima settimana ce ne sono state tantissime. Molte di queste, alla sera, hanno usufruito dei miei "servigi di introduzione". Nel corso di questa manifestazione, che chiaramente è anche una vetrina per l'associazione, si è cercato di condensare in pochi giorni tutte le attività che l'Uisp porta avanti nel settore sportivo e, attraverso lo sport, nel sociale. Oltre alle finali nazionali di tutte le discipline Uisp, che si sono svolte nella settimana precedente l'inaugurazione del Villaggio dello Sport, dal venti giugno ad oggi si sono susseguiti concerti di samba, rock, blues, pizziche e tarante, serate di danze con musica da discoteca, lisci, polke e mazurche (ricordatevi che siamo in Romagna), oltre a dibattiti, proiezioni cinematografiche e presentazioni di libri. Un programma culturale molto vasto, e decisamente ben integrato, accompagnato dalla presentazione e dalla conclusione annuale di numerosi progetti che si sono svolti in questo 2008. Tra questi, le finali di "Matti per il calcio", il torneo per ospiti dei centri di igiene mentale che hanno giocato a squadre miste con operatori sanitari e medici, il torneo "Palla prigioniera" con squadre miste di detenuti, ex detenuti e guardie carcerarie - cui ieri ha fatto seguito un bellissimo concerto di coriacei bluesman del gruppo "Terapia d'urto" proveniente da Rebibbia. Molte altre iniziative ci sono invece in programma da qui alla fine di Rimini 2008. Dai corsi di formazione per operatori sociali nell'area balcanica organizzati dalla nostra ong Peace Games, fino alle escursioni gratuite in barca a vela per ragazzi fino ai trent'anni previste dal progetto Terre Alte Alto Mare o alle attività subacquee per i più piccoli organizzate dagli istruttori della Lega Sub (ogni mattina guardo con bramosia la loro piscina autoportante mentre raggiungo il mio ufficio in Darsena).

Sempre ieri c'è stata la mia più recente "performance" nelle vesti di presentatore per la premiazione del torneo "Biliardino Mix", organizzato dalla Lega sport e giochi tradizionali, che ha visto sfidarsi squadre miste per provenienza, sesso, età ed abilità. Un momento abbastanza toccante per me, che già ogni volta faccio uno sforzo enorme sul piano emotivo per vincere la timidezza e dare sul palco una parvenza di professionalità (visto che ancora mi chiamano, ahimè, pare che ci riesca), soprattutto per il legame personale che ho con alcuni membri di questa lega. Per questa sera invece sono esentato. La presentazione odierna sarà fatta da Luca Abete di Striscia la Notizia, venuto a premiare i vincitori del concorso "Colpire di Striscio", che ha visto ragazzi delle scuole materne, elementari e medie confrontarsi su temi come diritti, solidarietà, ambiente e sessantesimo dell'Uisp attraverso una gara allo striscione più divertente e significativo.

E questo mentre si aspettano con ansia le delegazioni internazionali della Csit, la Confédération Sportive Internationale du Travail, che domani arriveranno a Rimini per concludere per la prima volta dal 1913 in un'unica sede tutti i propri campionati internazionali. Un evento storico per la confederazione belga, che dall'inizio del secolo opera attraverso lo sport nella diffusione della solidarietà e dell'uguaglianza tra i lavoratori, rispetto al quale alle volte viene da domandarsi chi ce l'abbia fatto fare...