ROMA - Alla vigilia dei giochi olimpici di Sochi, in Russia, la Uisp, con l'adesione del Forum del Terzo settore, lancia "A Sochi per i diritti", un appello all'opinione pubblica, al governo italiano, al Parlamento, alle istituzioni locali, al Coni e al Cio, alle associazioni e alle forze sociali e sindacali, per chiedere che in Russia, così come in altri paesi, siano affermati i diritti civili e contrastate politiche discriminatorie nei confronti delle donne, degli immigrati, dei disabili, di persone di diverso orientamento religioso.
In particolare, si legge nell'appello, "La Uisp chiede che siano riconosciuti i diritti Lgbt, superando leggi omofobe e discriminanti nei confronti degli omosessuali. Chiediamo che anche l'Italia dia segnali diplomatici visibili e significativi, che mettano al centro il tema dei diritti. Così come ha fatto il presidente degli Stati Uniti d'America, che ha chiesto a Billy Jane King, grande ex atleta dichiaratamente lesbica, impegnata sul terreno dei diritti Lgbt, di rappresentare gli Usa nella sfilata di apertura dei Giochi".
"Le Olimpiadi - si conclude l'appello - devono essere un'occasione per riaffermare il ruolo dello sport a difesa dei diritti di tutte e di tutti, partendo dai principi fondamentali della Carta olimpica. Chiediamo un impegno chiaro al nostro governo affinché i Giochi Olimpici invernali di Sochi siano l'occasione, anche in Italia, per il riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt e per superare politiche discriminatorie nei confronti degli omosessuali".
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