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Emilia-Romagna

Cerco un centro… di accoglienza che…

Uisp Parma ha iniziato un lavoro nei centri d’accoglienza della provincia, presentando ai rifugiati lo sport come possibilità educativa e di cittadinanza attiva
dalla Redazione Uisp Parma

BOLOGNA – Il nome del progetto suona sulla musica di Battiato: "Cerco un centro… di accoglienza che… mi faccia cambiare idea sulle cose sulla gente" ed è stato presentato ieri in conferenza stampa. Nella veste di relatori il presidente del comitato, Donato Amadei, il prefetto di Parma, dott. Giuseppe Forlani, lo psicologo Fabio Cola e il coordinatore del progetto, Alfredo Notartomaso. Un gruppo di lavoro che, già da febbraio, coinvolge 45 ospiti dei Centri di Accoglienza Straordinari (CAS), divisi in 3 gruppi all'interno di due distretti della Provincia di Parma (Parma, Valli Taro e Ceno).

Questa sperimentazione prende le mosse dagli obiettivi della Legge Regionale n. 8/2017, per la promozione di attività che tutelino salute fisica e psichica dei cittadini. Le discipline motorie rappresentano molto più di un sano passatempo: sono una straordinaria occasione per promuovere integrità e buone relazioni tra esseri umani. Si parte quindi dalla formazione dei soggetti, per 116 ore complessive, al fine di insegnare loro alcuni aspetti delle scienze motorie e competenze educative.

"L'attività sportiva – spiega Fabio Cola, psicologo formatore ed ideatore del progetto –facilita i processi relazionali ed aiuta a conoscersi. Alcuni dei ragazzi che stanno seguendo il corso si sono spinti ad affermare che, per la prima volta da quando sono in Italia, qualcuno si è preso cura di loro chiedendo come stessero, chi fossero, quali fossero le loro origini e la loro storia".

Dunque si punta a formare persone consapevoli, in grado di svolgere compiti di cittadinanza attiva. In seguito a questo percorso verrà loro proposto il coinvolgimento in forma volontaria nelle manifestazioni nazionali quali Vivicittà Bicincittà, ed un coinvolgimento retribuito in attività ludiche, sportive ed educative organizzate da Uisp Parma, quali per esempio i Centri Estivi nei Comuni di Parma e Collecchio. Sarà anche incentivato lo sviluppo di una squadra di calcio formata dagli ospiti dei Cas e preparata dai tecnici educatori, che parteciperà al Torneo antirazzista Matteo Bagnaresi realizzato da Uisp a Vigheffio (Collecchio).

In futuro altre collaborazioni potranno nascere e proseguire secondo le reciproche volontà; ad ogni modo, questi stranieri espatriati porteranno con loro una testimonianza importante del clima sportivo e culturale italiano.

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