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Edilcoop QT8

La società di ginnastica artistica e ritmica di Piacenza tessera 520 bambine, di cui circa 400 indirizzate all'agonismo. Ci racconta questa realtà la presidente Loredana Pagani

Una gara di ginnastica artistica Uispdallo speciale "I campioni dello sportpertutti"

 

PIACENZA - Edilcoop QT8 è la società di ginnastica artistica e ritmica affiliata alla Uisp Piacenza e diretta dalla presidente Loredana Pagani che, in quel territorio, si distingue per occuparsi da anni, e con successo, contemporaneamente sia di attività di promozione che di agonismo. "In totale - spiega la Pagani - abbiamo 520 bambine, di cui 300 tesserate con la Federazione Ginnastica d'Italia (Fgi) e 220 con la Uisp. Iniziamo l'attività con bambine di quattro anni e proseguiamo fino ai 15/16; solo qualcuna rimane fino ai 18/19. Abbiamo due squadre, una di ritmica e una di artistica, con dieci bambine per ciascuna squadra. Poi abbiamo altre fasce che fanno gare di ginnastica per tutti, per un totale di circa 60/70 ragazze. Per il resto l'attività è legata ai corsi. In quelli prescolari, aperti a entrambe le discipline e anche ai maschi, promuoviamo una forma di attività ludico-motoria senza caratterizzazione specifica. Poi a partire dai 6 anni c'è una netta separazione fra settore artistico e ritmico. C'è però un corso sperimentale in cui l'allenamento è diviso a metà tra artistica e ritmica. Le due squadre a volte lavorano in contemporanea con i corsi; poi più sale il livello più la preparazione diventa personalizzata, con poche bambine e molti. L'unico momento vero in cui ci s'incontra tutti è il saggio finale, che svolgiamo in un palazzetto con duemila posti e che rappresenta anche un momento di visibilità di un settore verso l'altro.


Quando le ragazze finiscono l'attività agonistica continuano a fare gare più alla loro portata, compiendo un passo indietro in un settore pur sempre agonistico ma con programmi più accessibili. I proventi dei corsi servono a pagare anche l'agonismo, il cui costo è maggiore di quanto introita. In percentuale il 40% del bilancio viene investito nell'agonismo a copertura delle spese di istruttrici, palestra e gare. Credo che i buoni risultati determinino un ritorno di visibilità, tant'è che da anni abbiamo smesso di fare pubblicità. Ma la cosa più importante è fare un ottimo lavoro con la base. Le mamme che vengono da noi e ci scelgono ci dicono di aver sentito ottime cose sul nostro conto proprio in riferimento alla base.


Con la crisi è cresciuta una richiesta quasi di babysitteraggio: i genitori ci portano i bambini anche se non cercano una disciplina specifica e sanno per sentito dire che la ginnastica è una buona attività. È aumentato quindi il numero delle bambine, ma con lezioni mono anziché bisettimanali. Gli incassi quindi sono rimasti uguali. Il vero calo d'iscrizioni è coinciso invece con il marzo caldo che abbiamo avuto, in cui si è registrata una perdita del 50% delle iscrizioni. Questo non ha comportato la necessità di scelte drastiche. Sicuramente nel prossimo anno dovremo fare una programmazione più oculata, non più su otto mesi ma su sei, perché temo che il trend di marzo si ripeterà. Ma se ci sarà da tagliare ridurremo sicuramente l'agonistica, perché non voglio penalizzarne 400 bambine a favore di cento. Lo sport di base è per noi la cosa più importante, l'altro ti dà visibilità ma è lo sport di base per cui esistiamo".

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