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Emilia-Romagna

Forlì Roller

Loris Zanotti racconta problemi e possibilità di sviluppo del pattinaggio artistico e di corsa sul territorio forlivese

Una gara di pattinaggio artistico di coppia dallo speciale "I campioni dello sportpertutti"

 

FORLÌ - Loris Zanotti è il presidente della Forlì Roller, storica realtà del pattinaggio artistico e della corsa del territorio forlivese. È lui a raccontarci nel dettaglio problemi e particolarità di questa realtà. "Gli atleti di punta che abbiamo nella corsa sono circa una ventina, un centinaio invece quelli dell'artistico che sono in categoria e fanno agonismo. Nel settore corsa abbiamo poi numerosi piccolini, più di 250, che seguiamo dai 4 fino ai 22 anni. Siamo una delle società in Italia con i numeri maggiori e facciamo molti corsi anche nelle scuole durante l'estate, coinvolgendo un migliaio di ragazzi tra elementari e medie. I nostri atleti prendono parte a circa quindici trofei all'anno: due o tre a livello nazionale, poi quelli regionali e nelle circoscrizioni locali.

Sono tre gli allenatori impegnati nel settore corsa, cui si aggiungono due giovani che si occupano dei i primi passi per gli amatori. Nell'artistico abbiamo invece 13 allenatori. Proprio nella corsa risulta più difficile far crescere il movimento degli amatori, che per approccio spesso sono più vicini all'atleta agonista, vista la maggiore vicinanza tra questi settori in questo sport. E inoltre, far crescere questo movimento necessita di spazi che non abbiamo.

Economicamente la situazione è difficile. Avevamo due sponsor grossi che ci seguivano da anni, anche perché siamo molto conosciuti sul territorio, ma le sponsorizzazioni sono calate del 50%. Per cui abbiamo dovuto ridurre la proposta di attività, cosa migliore di quanto accaduto a molte società che hanno chiuso. Entrambe le attività costano molto tra materiali, scarpe e ruote che si consumano rapidamente. La corsa, anche se individuale e con minori spese, però ha meno risorse e obbliga a girare molto per partecipare alle iniziative e alle gare. Per cui patisce di più. Cosa strana è che l'artistico, pur costando molto, sembra reggere. E questo dipende dal fatto che è una disciplina di gruppo, con tante categorie come il singolo, la coppia, il ballo. In totale ci sono 15 categorie differenti, per cui c'è posto per tutti. In generale poi l'equilibrio tra le due discipline è cambiato. A livello mondiale una volta l'Italia nella corsa era tra i paesi più forti del mondo e l'artistico non era niente; adesso si è invertita la situazione. Siccome non siamo uno sport olimpico nelle forze armate non ci puoi andare, diversamente invece da quanto accade nel pattinaggio su ghiaccio. Qui i genitori devono avere i soldi per mandarti avanti, perché la Federazione non ha fondi disponibili. E se non si diventa discipline olimpiche sarà difficile far crescere questo movimento, che poi dal basso ha parecchia partecipazione".

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