Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Il mondo del fitness

Riccardo D'Ambrosio, responsabile attività della Uisp Imola-Faenza, racconta il panorama di attività proposte alla cittadinanza: 800 tesserati tra i 20 e 50 anni, corsi tutto l'anno per circa 250 anziani, costi bassi e grande attenzione alla formazione dei tecnici

Attività di fitness Uispdi Stefano Miglio


IMOLA - Continua il nostro reportage sugli sport postmoderni, dopo aver parlato di windsurf, kitesurf e parkour ci occupiamo adesso di fitness. La ricerca del benessere fisico spinge sempre più persone ad interessarsi a questo tipo di attività, specialmente in previsione dell'estate. E il luogo comune che vorrebbe le sole donne alla ricerca della forma fisica in questa stagione, a ben guardare, non è così veritiero. Si registrano infatti sempre più uomini che si avvicinano al fitness. Nella maggior parte dei casi il praticante di questa disciplina sembra avere obiettivi salutistici o estetici piuttosto che di performance ma, per farci spiegare in modo più esauriente lo sviluppo di questa disciplina, abbiamo parlato con Riccardo D'ambrosio, responsabile delle attività del comitato Uisp di Imola-Faenza, che conta più di 800 persone tesserati nel settore fitness.

Riccardo, proviamo innanzitutto a fare il punto della situazione nel vostro territorio. Com'è inquadrata la vostra attività? Quali discipline del fitness fate praticare?
"Quello che noi facciamo è attività di fitness e ginnastica dal 1980. Per cui, all'interno del nostro comitato, si tratta di un settore radicato. Produciamo un opuscolo che riepiloga tutte le nostre attività, in programma da ottobre fino alla fine di maggio. Non so se nel fitness possiamo far rientrare anche il pilates, un'attività che da noi va tantissimo, oltre a tutti i corsi di posturale, strechting, tonificazione. Ma i nomi sono tanti: training, che è sostanzialmente potenziamento muscolare; 'elastic bug', un corso esclusivamente fatto con tutti i tipi di elastici; 'circuit training', che è praticamente aerobica con esercizi di condizionamento muscolare; il 'circuito forma', un'insieme tra tonificazione, pilates e allungamento. Poi abbiamo il circuito 'fitness più stretching', che ha una prima fase di riscaldamento aerobico, una seconda fase centrale un po' più veloce e si chiude con un po' di bug e stretching finale. C'è poi il 'cardio raton', esercizi di fitness con intensità abbastanza elevata con blocchi di 15 minuti per una durata totale di un'ora e mezza. In questo esercizio viene utilizzato il cardiofrequenzimetro, un ottimo strumento per lavorare in maniera ottimale con il proprio corpo. Poi abbiamo un corso che è 100% 'bug', destinato cioè a gambe, addominali e glutei. Un altro corso che proponiamo è quello di 'step-aerobic', della durata di un'ora e un quarto, in cui i primi 45 minuti sono di step e gli altri 30 di fitness: un allenamento quindi di attività motoria che dopo verte anche su equilibrio e allungamento posturale. Abbiamo inoltre un corso di danza, aerobica e step ad alta intensità. Infine lo 'step coreografico', unione di aerobica, step e tonificazione con le coreografie. In estate la proposta è ridotta a 3 corsi tra giugno e luglio: pilates, stretching e bonificazione, circuito attivo. Nel circuito attivo praticamente le persone si ritrovano, fanno una camminata fino al parco e poi qui fanno ginnastica".

Quante persone riuscite a coinvolgere in queste attività?
"Questi sono corsi frequentatissimi, con più o meno 800 iscritti. C'è poi a parte il blocco della terza età, con 250 anziani a Imola, che frequentano corsi di mantenimento e ginnastica di attività popolare nelle palestre dislocate nei quartieri e nei distretti. Sono numeri in costante crescita".

Indicativamente che tipologia di persone coinvolgete con queste attività?
"L'età va dai 20 ai 50 anni; al 90% donne. Tra gli uomini c'è ancora una certa ritrosia, anche se negli ultimi anni il numero sta aumentando di uomini".

Quali tipo di esigenze ritenete di intercettare sul territorio?
"Quello che la Uisp promuove è attività popolare, quindi anche palestre popolari, che in questo periodo hanno un'importanza fondamentale, vista la crisi. Noi magari non possiamo dare gli stessi servizi delle palestre private, visto che utilizziamo impianti comunali, però possiamo garantire accessibilità economica e professionalità dei nostri tecnici, persone aggiornate continuamente, qualificate, che vanno incontro alle esigenze delle persone. Questa attività che proponiamo tocca anche fasce deboli: c'è chi è in cassa integrazione, alcuni hanno perso il lavoro. Per questo i distretti popolari sono il nostro punto di forza: una cosa che credo sia nel pieno spirito della Uisp, visto che fare attività popolare è nel nostro dna".

Com'è strutturato il rapporto con il Comune nella gestione delle palestre?
"Paghiamo l'affitto al Comune di Imola che fa un'assegnazione degli impianti anno per anno. Anche se gli questi spazi non sono un fiore all'occhiello ci mettiamo un impegno concreto nella loro gestione: nell'ultimo anno abbiamo allestito completamente a spese nostre uno spogliatoio, cercando di venire incontro sul piano sociale all'istituzione che non ha fondi da investire".

Avete anche altri partner?
"Lavoriamo con due centri sociali proponendo attività a Imola e in un impianto di una nostra società sportiva. È il secondo anno che questo percorso va avanti. Loro hanno grande bisogno di riempire di persone questi spazi e ci hanno chiesto una mano".

C'è qualche differenza nella promozione del fitness rispetto agli sport tradizionali?
"Il nostro comitato ha un'attività ormai consolidata sugli sport tradizionali, anche se la situazione cambia da territorio a territorio. Mentre su questo piano stiamo facendo sicuramente una buona promozione."

Dal tuo punto di vista, quale motivazione spinge le persone alla pratica del fitness?
"Come ti dicevo prima, sempre più persone si stanno rendendo conto che muoversi fa bene. Questo mette in piedi un ciclo: tante persone fanno attività perché si rendono conto che fa bene, ne trovano giovamento, poi c'è il passaparola".

Quindi resta il passaparola l'arma di comunicazione più efficace?
"Ovviamente noi abbiamo i nostri canali informativi: un settimanale, con una distribuzione a fine agosto di 40 mila copie che coprono tutte le famiglie di Imola. Ma abbiamo riscontato che il passaparola funziona di più. E questo è frutto della competenza dei nostri tecnici: se gli insegnanti lavorano bene si creano dei bei gruppi e la gente torna. Una delle cose su cui abbiamo sempre puntato è la formazione e la professionalità dei tecnici, una cosa secondo me fondamentale che riguarda tutti i nostri settori, non solo il fitness. Questo è il punto di partenza che ci garantisce buoni risultati".

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