"Le ragazze del '43 e la bicicletta": la Uisp per il 25 aprile

della redazione Uisp nazionale

ROMA - Una corsa indietro nel tempo, una corsa su due ruote che significano libertà. Uisp e Udi hanno fatto omaggio alla Resistenza, alle donne e alle due ruote attraverso il documentario "Le ragazze del '43 e la bicicletta". Se ne è parlato molto sul web e sulla stampa in questi giorni nei quali il 25 aprile e gli ideali della Liberazione hanno vissuto un sussulto in tutto il Paese. Anche grazie alla Uisp che, come ogni anno, più di ogni anno, ha dedicato a questa data una serie infinita di iniziative e grazie ad un logo che continuerà a contrassegnare le iniziative dell'associazione anche durante il resto dell'anno: una partigiana in bicicletta e il tricolore sullo sfondo.

Un logo divenuto familiare che nel corso del documentario "Le ragazze de ' 43 e la bicicletta" (ideato da Raffaella Chiodo e Vittoria Tola, con la regia di Francesca Spanò) viene ulteriormente rielaborato: non solo il tricolore italiano ma la bandiera arcobaleno, perché i valori di liberazione e democrazia sono un tutt'uno con i valori di pace. Se ne è parlato e scritto di questo video. Lo ha fatto Gianni Mura su "la Repubblica": "Vista e ascoltata Tina Costa, novantenne che si definisce incazzatissima con chi vuole cambiare la Costituzione. L'avevo già vista in un documentario sul sito della Uisp: "Le ragazze del '43". Le staffette in bicicletta. Con lei raccontavano anche Lidia Menapace, Luciana Romoli, Marisa Rodano. Raccontavano con calma e leggerezza, senza retorica, di posti di blocco, trasporto di messaggi ma anche di armi…".

Anche Valerio Piccioni sulle colonne de' "la Gazzetta dello Sport", a proposito di "Bici e Resistenza" scrive: "Ma anche le donne pedalarono tanto: le mitiche staffette - la Uisp ha prodotto in questi giorni un documentario che racconta quelle imprese - ebbero un ruolo fondamentale per nascondere armi e carte". Anche il sito internet del Tg3 Rai ha pubblicato e rilanciato il video in home page.