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Emilia-Romagna

"Primo è l'Ambiente 2": Tarsogno e il legame con il territorio

In occasione della premiazione del 2 novembre per il progetto "Primo è l'Ambiente 2" Rossana Guasti dell'Asd Spirito Tarsogno ci ha raccontato l'esperienza del territorio tarsognino nel coniugare la cura per l'ambiente e la passione sportiva.

 

 

di Sofia Borelli e Chià Rinaldi

BOLOGNA - Il 2 novembre si terrà la premiazione online della seconda edizione del concorso "Primo è l'Ambiente", iniziativa finanziata dalla Regione Emilia-Romagna, coordinata da Uisp Emilia-Romagna con il sostegno di Punto 3 Srl. Il progetto, che sostiene le manifestazioni sportive con un'attenzione particolare alla sostenibilità ambientale, quest'anno ha visto come vincitrici ben 13 associazioni, di cui la prima classificata è l'Asd Spirito Tarsogno.

Ci siamo fatti raccontare da Rossana Guasti, consigliera dell’associazione - alla seconda partecipazione consecutiva al progetto - la loro esperienza, il loro interesse alle tematiche ambientali e il forte legame con il territorio tarsognino.

Ciao Rossana, ci racconti come è nata l’associazione?

"Spirito Tarsogno nasce dalla volontà del nostro Presidente, Pier Luigi Ravella, figlio di Pierino, un tarsognino doc. Il ricordo del padre e del suo attaccamento al paese han creato in lui il desiderio di far conoscere ad altri, abitanti e non, quanto la natura ci dona. Nel 2015 l'unione delle forze di frequentatori e abitanti di Tarsogno comincia ad organizzare attività ludico sportive e nel 2017 visto il successo e l'entusiasmo si costituisce la Asd Spirito Tarsogno. In questi anni, i volontari hanno sistemato e continuano a mantenere puliti 115 km di sentieri che non erano più agibili, proponendoli ad appassionati di sport e natura." 

Come nasce il vostro interesse verso le tematiche ambientali?

"L'ambiente dove svolgiamo le nostre attività è la nostra casa, la nostra base per qualsiasi attività vogliamo proporre. L'ambiente-natura va recuperato e utilizzato con rispetto, proprio come fosse casa nostra. Recuperiamo ogni anno chilometri di terreno che la natura ricopre con rase, erbacce e che l'uomo, maldestro, sporca con rifiuti. Cerchiamo di tenere puliti i sentieri, di istruire le nuove leve ad utilizzare cose riutilizzabili, borracce, bicchieri in silicone, zaini in tessuto."

Nel giorno dell’evento Tarsogno è stata travolta dal maltempo. Tra protocolli e pioggia battente, come è andata la gara?

"La manifestazione prevedeva 4 gare competitive di 12 km, 17 km e 34 km e la nuovissima ultramarathon di 52 km. La gara si è svolta seguendo scrupolosamente tutti i protocolli anti Covid. La voglia di ripartire dal periodo pandemico di chiusura allo sport era tale che le 12 ore di pioggia ininterrotta sferzata dal vento non hanno smorzato l'entusiasmo di partecipanti e volontari. Noi dell’organizzazione siamo stati veramente contenti e appagati dai commenti positivi rilasciati dagli atleti intervenuti."

Anche le scuole del territorio erano coinvolte nel progetto. Che attività sono state pensate per loro?

"Abbiamo chiesto la collaborazione della scuola elementare e medie di Tarsogno. I bambini hanno ideato un gadget, "i CCTappi", riutilizzando tappi di sughero che hanno pitturato creando dei simpatici portachiavi a bassissimo impatto ambientale! Hanno fatto disegni in classe da apporre a cassonetti realizzati con materiali di riciclo per la separazione dei rifiuti e con i bancali hanno anche allestito dei podi per le premiazioni. I bambini erano orgogliosi di lasciare una loro firma nell'evento e sono stati molto contenti di regalare nuova vita a materiali di scarto." 

Quanto ha contribuito il progetto a migliorare e ad accrescere l’attenzione rispetto alle tematiche ambientali dei partecipanti e dell’associazione?

"I partecipanti sono rimasti colpiti dalla capacità di organizzare un grande evento senza l’utilizzo di mezzi troppo dispendiosi e hanno molto gradito i nostri ristori a km 0. Molto apprezzata è stata la cassa acustica VAIA, realizzata con il recupero di legname proveniente dalla distruzione dei boschi della tempesta in Trentino. Avevamo predisposto un servizio di trasporto con autobus ma il timore del contagio ha dimezzato le prenotazioni, quindi non siamo riusciti a ridurre gli spostamenti ma sicuramente lo riproporremo in futuro. Noi di Spirito Tarsogno continuiamo a ricercare sempre nuove idee ecologiche ed ecosostenibili per migliorare i nostri eventi e renderli sempre più GREEN."

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